30 GIORNI A NATALE

di Chiara Bonacini

“30 Giorni a Natale” di Chiara Bonacini
Editore: Independence publishing
Genere: Romanzo natalizio
Pagine: 235
Data di pubblicazione: 22 novembre 2021

Cari amici lettori per nostro progetto NOVELLE PER NATALE, vi presento “30 Giorni a Natale” di Chiara Bonacini, questo è un romanzo natalizio molto divertente e allo stesso tempo dolce, ci parla della simpaticissima Natalie, una ragazza che a dispetto del suo nome (Natalina), odia il Natale ma che si ritrova coinvolta in un lavoro veramente pazzesco e inimmaginabile!
Buona lettura!

a cura di Manuela Morana

Sinossi di 30 GIORNI A NATALE

Ma questa porta è sempre stata qui?

Inizia così la breve storia di Natalina, per gli amici Natalie, una novella natalizia fatta di umorismo, biscotti e maglioni natalizi.

Nat è una ragazza di 24 anni che odia il natale, universitaria sempre alla ricerca di lavoretti stagionali. Questo Natale si ritroverà a lavorare nientemeno che per Babbo Natale! Assieme al collega dalla strana voce e modi di dire Christopher dovranno smistare le letterine dei bimbi buoni e cattivi per facilitare il lavoro del vecchio Babbo. Ma sarà davvero così facile?

Una semplice commediola romantica con un tocco fantasy è il primo racconto che pubblico come scrittrice, racconto che avevo già proposto come web comic un paio d’anni fa abbastanza apprezzato dal mio seguito sui social con il titolo “Christmas Deadline” ma che ho pensato avere più potenziale come novella.

Recensione

Mi chiamo Natalie.
Beh, Natalina, in effetti, sono nata la vigilia di Natale di ventiquattro anni fa e le mie dolci e bigottissime nonne convinsero i miei genitori a chiamarmi in questo modo assurdo.
Loro pensavano fosse un’idea grandiosa, io invece penso sia stata un po’ una vendetta verso non so chi, in quanto si chiamano rispettivamente Pasqualina e Domenica.
L’unica cosa che mi chiedo è perché mai se la siano presa con me e non con i miei genitori. Loro hanno nomi normalissimi e musicali: Lucia e Giovanni, ma questo probabilmente perché sono nati in periodi poco festivi.
Tutti i miei amici mi chiamano comunque Natalie da sempre, perché neanche a mamma e papà faceva impazzire l’idea di chiamarmi così.



Natalie è una ragazza veramente fortissima e molto divertente, come potete notare già dalle sue parole è anche molto autoironica e senza peli sulla lingua. L’ho adorata sin dalle primissime battute di questa novella natalizia.
La sua migliore amica si chiama Carol (coincidenza abbastanza buffa in realtà), le due sono inseparabili sin da quando, ancora bambine hanno scoperto di avere entrambe un nome che richiama le feste natalizie e di amare l’arancione, e beh da bambine non serve poi molto per diventare amiche.
Crescendo Nat e Carol hanno trovato moltissimi lavoretti che permettevano alle due ragazze di mettere da parte qualche soldino per comprare ciò che più desiderano. Quest’anno però, a causa di un taglio di fondi, non ci sarà posto per loro nel negozio nel quale di solito impacchettavano i regali di Natale.
Così per la prima volta le due ragazze si separano. Mentre Carol trova subito un’offerta vantaggiosissima, Nat arranca e riesce a trovare un posto di lavoro solo grazie all’aiuto del suo fratellino Giacomo.

Ma sin da subito Nat si rende conto che questo è un posto di lavoro molto diverso dagli altri, è pieno di quelli che a prima vista le sembrano bambini ma poi guardandoli bene e parlandoci si convince che debbano essere dei nani, con uno strano colorito e molto dediti al loro lavoro, sembrerebbero quasi elfi se solo esistessero davvero. Inoltre si ritrova dentro una stranissima fabbrica con un uomo che somiglia incredibilmente a Babbo Natale, si fa chiamare Signor Klaus e ha la stessa identica risata dell’uomo più famoso del mondo.
Nat è convinta di essere finita in un set cinematografico, mentre dalle poche foto rubate Carol è stra sicura che lavori davvero per Babbo Natale.
La protagonista di “30 giorni a Natale” non riesce a capacitarsi di come la sua migliore amica possa ancora credere a queste baggianate, e dire che studia medicina e dovrebbe avere una mente logica e scientifica!
Certo che però il suo nuovo posto di lavoro è davvero strano forte…

Cioè, siamo all’ultimo piano di una fabbrica e c’è davvero una stalla?!
Non è possibile che ci siano davvero degli animali, nonostante il tanfo che aleggia nell’aria, in video gli odori non si sentono però, a che scopo riprodurre anche quello?
II pavimento è composto da varie travi di legno, ricoperte di paglia e terriccio, alzo lo sguardo e vedo nove recinti distinti fatti a casetta, che si fronteggiano due a due con uno singolo in testa a tutte le altre, tipo capobranco. Ogni casetta ha un elegante cartello in legno intagliato, ognuno di essi decorato con un fiocco di colore diverso.
“Blitzen, Prancer, Dasher, Cupid…” Chris con quasi lo stesso entusiasmo che avrebbe potuto avere mio fratello in una situazione del genere si è avvicinato ai recinti e sta leggendo tutte le targhette: “Donner, Vixen, Dancer, Comet e ovviamente Rudolph! Sono meravigliose!”



Renne, in quella che sembra una fabbrica di giocattoli, e c’è pure una slitta.
Non hanno badato a spese per mettere su un set così realistico. Non c’è altra soluzione.
La sera dopo il suo primo giorno di lavoro un incontro con Carol è d’obbligo, bisogna assolutamente aggiornarla sugli sviluppi della sua nuova occupazione, peccato però che ogni volta che prova a raccontare quello che ha visto dietro quella misteriosa porta che non aveva mai visto per le vie di Bologna le si annebbia la mente e non riesce a trovare le parole. Non riesce a spiegare alla sua amica che la sua nuova mansione è leggere e smistare le lettere che i bambini inviano a Babbo Natale e alla fine Carol arriva alla conclusione che Natalie si occupa di gestire gli ordini per un negozio di giocattoli, che non è proprio la verità però un po’ ci somiglia.

Peccato che mentre le due ragazze stanno facendo l’aperitivo un fantasma del passato torna a bussare alla porta di Natalie. Si tratta di Daniele, lo stesso ragazzo che un anno prima le ha spezzato il cuore, dopo anni di relazione ha semplicemente deciso di dare buca a Natalie proprio durante la vigilia di Natale, nonché nel giorno del compleanno di lei.
Inspiegabilmente ha cominciato a non rispondere alle chiamate della sua fidanzata e si è fatto beccare a fare l’aperitivo con un gruppo di amici e una nuova fiamma che ha avuto la faccia tosta di definire “un colpo di fulmine”, mandando in frantumi il cuore della nostra bella e dolce protagonista.

Ecco Daniele è il personaggio che non potrete fare a meno di odiare, è un pallone gonfiato, un perfetto imbecille, quello che dalle mie parti non viene nemmeno definito uomo ma al massimo può aspirare a essere chiamato quaquaraquà, è infimo e scorretto in ogni sua azione (mi sto sforzando davvero tantissimo per non usare tutte le peggiori parolacce che conosco per descriverlo, sappiatelo). Tratta malissimo Nat, la sminuisce continuamente, la critica e le dice cattiverie come se fossero complimenti, la manipola, distrugge e deride i suoi sogni e desideri, parla solo lui e non tiene conto minimamente dei sentimenti di lei. È veramente uno dei più tremendi e spregevoli personaggi che abbia incrociato il mio cammino di lettrice (e deve dire grazie che non esiste nella vita vera perché mi piacerebbe fargli passare un brutto quarto d’ora e insegnargli come si trattano le donne).

Carol, che è davvero un’ottima amica, cerca di convincere Nat a non ripetere gli errori del passato, ma la protagonista di “30 giorni a Natale” è veramente una testa dura ed è convinta che tutti possono cambiare, anche se già dopo pochissimi giorni che hanno ripreso a frequentarsi si sono innescate nuovamente le stesse identiche dinamiche che dovrebbero metterla in guardia.

Daniele, invece, non mi sta degnando di risposta. Apro la sua chat in cerca di indizi sulla ricezione del messaggio, ma non ha nemmeno visualizzato. O forse ha solo tolto la spunta verde?
Sbuffo, ecco che si ricomincia.
Ripiombo nell’incertezza: i messaggi buttati nel vuoto, le ore a fissare lo schermo aspettando un cenno che forse non arriverà mai, aggiornare i social sperando in qualche suo nuovo post dove avere indizi su come sta, cosa prova, cosa pensa…
Per un attimo vacillo: sono sicura di volerlo fare?

[…]

Mi ripeto sempre che Daniele è una persona molto impegnata, ed è per questo motivo che non mi risponde mai. Ha davvero tantissimi amici, a differenza mia, tutti della Bologna bene ovviamente, alcuni sono musicisti, altri imprenditori, sono persone impegnate anche loro ed è per questo che non me li presenta, non hanno tempo per queste sciocchezze. Che poi non è vero nemmeno questo, li ho conosciuti ad alcune sue feste. La mia vita, a differenza della sua, non è poi così interessante quindi è normale che si dimentichi di me e delle cose che mi riguardano, e nonostante io sia così noiosa vuole comunque stare con me.
E non capisco perché. Chissà, forse si è già ripassato tutte le ragazze del circondario e ha dovuto ricominciare il giro.



Mai dare fiducia a narcisisti del genere, mai!
Da esseri come Daniele si deve solo scappare a gambe levate magari dopo avergli assestato due belle sberle e avergliene cantate quattro facendogli presente quanto sia piccolo e misero un uomo che ha bisogno di sminuire così il prossimo per sentirsi bene e importante.
Riuscirà Nat a capirlo? O la presenza di Daniele la riporterà sull’orlo dell’abisso?

Lo stile di Chiara Bonacini è vispo e divertente, nonostante Nat abbia passato dei momenti difficili riesce a restare una persona buona che ha fiducia nel prossimo, Giacomo è un personaggio dolcissimo, Carol è l’amica che tutti dovremmo avere e Chris, beh lui è semplicemente meraviglioso. Sarà difficile restare indifferenti a questi personaggi, la magia del Natale busserà alle porte anche dei cuori più duri se solo darete la possibilità a questo bellissimo libro di entrare nelle vostre vite!

La nostra protagonista riuscirà a cogliere le differenze tra Daniele e Chris, il suo gentile e generoso collega sempre pronto ad aiutarla, proteggerla, lodarla e dimostrare di credere in lei?
La magia del Natale riuscirà a compiere un miracolo e a regalare a Nat la felicità? Babbo Natale saprà farsi perdonare per l’errore commesso molti anni prima?
Per scoprirlo non vi resta che correre a leggere “30 giorni a Natale”!!!