ALLA RICERCA DI NINO MANFREDI

di Andrea Ciaffaroni con Carlo Amatetti

Alla ricerca di Nino Manfredi di Andrea Ciaffaroni con Carlo Amatetti
Genere:Biografia
Editore: Sagoma
Pagine:448
Edizione: 18 Marzo 2021


a cura di  Pamela Mazzoni


Cari lettori, in occasione del centenario dalla nascita di uno degli attori italiani più rappresentativi è uscita in libreria questa esaustiva biografia, intitolata non a caso Alla ricerca di Nino Manfredi. L’autore Andrea Ciaffaroni, grande appassionato di Manfredi e legato allo stesso da curiosi episodi, è qui coadiuvato da Carlo Amatetti: insieme ci regalano un’opera assolutamente da non perdere per conoscere meglio il Manfredi uomo ma soprattutto l’artista a tutto tondo nonché, non da meno, per riappropriarsi di un pezzo fondamentale di storia del nostro cinema. Ed allora “Ciak, si gira!”

Sinossi

Nino Manfredi (1921-2004) era uno dei cosiddetti quattro colonnelli della commedia all’italiana, assieme a Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi e Alberto Sordi. In cinquant’anni di carriera – come attore, cantante, regista, autore – ha sempre messo la propria sensibilità e la propria recitazione misurata e piena di sfumature al servizio della gente comune, raccontandone difetti e virtù in film memorabili come Il padre di famiglia, La ballata del boia, Straziami ma di baci saziami, Per grazia ricevuta, Pane e cioccolata, Il giocattolo, Nell’anno del Signore. Questo libro ne racconta il lungo percorso artistico, dall’Accademia d’Arte Drammatica alle prime esperienze teatrali con Orazio Costa ed Eduardo De Filippo, dagli esordi al Varietà, fino alla radio, al cinema e alla TV, senza trascurarne la vita privata. Non a caso la sua storia è raccontata anche attraverso la voce della moglie Erminia, dei colleghi e ricorrendo alle parole della critica dell’epoca. La biografia si avvale di approfondite ricerche nel suo archivio personale, del recupero di soggetti inediti ed è arricchita da fotografie rarissime. Così, tanto pe’ fa’ qualcosa.

Recensione

Un Manfredi inedito e dai tratti sconosciuti ai più è quello che traspare dalle pagine di questa dettagliata biografia, Alla ricerca di Nino Manfredi che, attraverso la carriera artistica di questo grande attore, ci fa rivivere mirabilmente un periodo fondamentale per il cinema e la televisione italiani, oltre ad offrirci uno spaccato su vari contesti storici: dal secondo conflitto mondiale, al dopoguerra, alla ricostruzione, al boom economico fino ad arrivare agli inizi del nuovo millennio.

Le ricerche certosine degli autori, con incursioni negli archivi; le testimonianze dirette, come quella della moglie Erminia; gli spezzoni di interviste e le bellissime foto, molte delle quali inedite e che hanno la forza di riportare alla mente momenti ormai purtroppo sbiaditi nella memoria, rendono il lettore emotivamente partecipe alla storia di un uomo schivo, riservato e fragile, ma con la capacità camaleontica di dare volto e notevole spessore a personaggi che rimarranno indimenticabili.

Tutto ha inizio a Castro dei Volsci, nel cuore della Ciociaria, dove vede la luce Saturnino Manfredi: un ragazzo timido con una salute cagionevole, tanto che da adolescente rimase tre anni in un sanatorio per tubercolosi.

“Scriverà Nino nella sua autobiografia: “Tra quelle mura ho fatto amicizia con ragazzi straordinari e con uomini ricchi di esperienza e di curiosità umana. Tutto ci appariva meraviglioso nella misteriosa terra di nessuno tra la vita e la morte dove ci aggiravamo con animo quasi giocoso; nessuno di noi era veramente angosciato, sebbene fossimo consapevoli del nostro destino. Mi sarebbe piaciuto rimanere amico per sempre di alcuni miei compagni, ma li ho persi tutti. Molti non sono usciti vivi dal sanatorio, gli altri se ne sono andati poco dopo. Il periodo di sopravvivenza che veniva garantito ai cosiddetti guariti era al massimo di due anni e veniva puntualmente rispettato. Mi sono domandato tante volte perché sono sopravvissuto proprio io, ma non ho saputo darmi una risposta.”

È stato proprio questo brutto periodo della vita a plasmare il suo carattere e ad appassionarlo alla recitazione: succede così che, parallelamente agli studi universitari, intrapresi per volontà del padre, inizia a seguire anche i corsi dell’Accademia Salvo d’Amico. Alla fine, con in tasca la laurea in giurisprudenza ed il diploma in recitazione, Manfredi segue il suo cuore e comincia a calcare i palcoscenici dei teatri con l’avanspettacolo, ma la strada per arrivare al successo sarà ancora lunga, come anche la gavetta. La passione e la dedizione hanno sempre accompagnato la scalata dell’attore verso la notorietà, passando dai programmi alla radio, poi agli sceneggiati in televisione, per arrivare fino al cinema, con incursioni anche nella pubblicità, nel doppiaggio, nella musica e dietro la macchina da presa.

“È spesso accaduto che, nell’evoluzione delle forme di spettacolo, il repertorio si ripetesse con lo scopo di raggiungere più pubblico possibile. Accadde quando i volti del teatro approdarono al cinema, e anche quando la radio “traslocò” le sue
voci sugli schermi della neonata televisione: cambiava “il metodo”, ma gli sketch erano gli stessi, bastava adattarli ai “tempi” del nuovo media.                           Nino Manfredi saltava senza soluzione di continuità dalla radio al piccolo e grande schermo, benedetto da un’innata telegenia, una simpatia immediata e una forte presenza scenica, ottenuta grazie alla sua formazione all’Accademia e alla sua esperienza teatrale, tanto che il suo volto fu associato alla TV già nei primissimi passi dell’emittente pubblica. La televisione, infatti, sfruttò subito il talento suo e del suo abituale entourage formando un gruppo ribattezzato Compagnia Stabile di Rivista.”

Non ci sono né pedanteria alcuna né momenti di noia durante la lettura di Alla ricerca di Nino Manfredi; la scrittura è leggera e fluida, lo stile, quasi saggistico per i dettagli e la puntigliosità nella narrazione, non risulta affatto pesante, anzi è un libro che scatena emozioni riportando in superficie la nostalgia per il bel periodo che fu: grazie agli autori, infatti, si riscoprono tanti film dell’epoca, gli aneddoti, le imposizioni della censura, i dietro le quinte, le invidie e le gelosie, ma anche i forti legami d’amicizia; si ritrovano attori del calibro di Sordi, Gassman, Tognazzi; registi quali Scola, Monicelli e Magni. Una degna cornice ad una carriera incredibile, che ha regalato a questo grande attore gioie e dolori, onori e sconfitte, per un successo meritato ma ottenuto con fatica, sudore e tanta abnegazione.

Un talento non comune quello di Manfredi, quasi con accenni pirandelliani tanto era capace di indossare mille maschere diverse, calandosi con scioltezza in tanti personaggi, arricchendoli di sfumature molto personali con i suoi intensi sguardi, la mimica, i silenzi carichi di significato: saltava con leggiadria dai ruoli drammatici a quelli comici ed era capace di giocare con ironia sui vizi e le virtù di italica matrice, come esigeva la famosa commedia all’italiana, della quale era uno dei più degni rappresentanti.

E, come ci racconta Alla ricerca di Nino Manfredi, lui questo mestiere lo farà fino alla fine dei suoi giorni come sempre, con pignoleria e disciplina, quasi pedante nella sua ricerca della perfezione, cosa questa che nel corso degli anni gli ha attirato non poche antipatie tra i colleghi; ma sempre mantenendo inderogabilmente il rispetto e l’onestà per il suo pubblico che, forse, lo ha dimenticato troppo in fretta.
Il nostro giudizio

TramaVoto 5/5

StileVoto 5/5

PiacevolezzaVoto 5/5

CopertinaVoto 5/5

Voto finaleVoto 5/5

Andrea ciaffaroni

Nato a Roma nel 1982, è scrittore, ricercatore e consulente editoriale. Ha scritto le biografie In arte Peter Sellers (2018), e, in coppia con Sandro Paté, Cochi e Renato, la biografia intelligente (2019). Alla ricerca di Nino Manfredi è la sua terza opera.

Caro amatatetti

Nato a Milano nel 1970, è editore, scrittore, traduttore, esperto in comunicazione e linguaggio umoristico e, in quest’opera, anima nera dell’autore…