ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS

di Agatha Christie

Assassinio sull'Orient Express

a cura di Elide

Assassinio sull’Orient Express di Agatha Christie
Genere: Giallo
Editore: Mondadori ( Collana Oscar gialli)
Pagine: 210
Edizione: 6 marzo 2017

Cari amici lettori,

quanti di voi conoscono Agatha Christie e quanti di voi hanno amato i suoi gialli così magistralmente strutturati? Oggi abbiamo deciso di parlarvi di uno dei suoi titoli più famosi: “Assassinio sull’Orient Express”. Protagonista di questa grande opera è niente meno che Hercule Poirot uno dei suoi personaggi più amati.

Sinossi

L’Orient-Express, il leggendario treno delle spie e degli avventurieri internazionali, occupa un posto importante nell’immaginario collettivo degli appassionati di letteratura poliziesca. Il merito è di Agatha Christie, la regina del giallo, e della sua creatura, l’impareggiabile Poirot. In quella che rimane probabilmente la più celebre delle sue imprese, l’investigatore belga, salito a bordo di un vagone di prima classe partito da Istanbul e diretto a Calais, è costretto a occuparsi di un efferato delitto. “Assassinio sull’Orient-Express”, apparso nel 1934, è da molti considerato il capolavoro di Agatha Christie, sicuramente uno dei libri gialli più conosciuti in tutto il mondo. Prefazione e postfazione di Oreste Del Buono.

Recensione

Hercule Poirot, investigatore di origine belga, non ha alternative: giunto da pochissimo a Istanbul riceve, in albergo, un telegramma che lo costringe a raggiungere l’Inghilterra per motivi sopravvenuti, ma improrogabili, di lavoro. Non c’è tempo da perdere, prenotare un biglietto è cosa d’obbligo, ritrovarsi in viaggio sull’imponente Orient Express diretto a Calais, conseguenza logica.

Una volta a bordo conosce i vari passeggeri e tra questi intrattiene un colloquio con l’americano Samuel Edward Ratchett, sul treno per ragioni d’affare, che comunica al detective di temere per la propria incolumità personale. Non nasconde di ritenere che la sua vita sia in pericolo e per questo chiede protezione all’investigatore. A riprova di ciò mostra a quest’ultimo anche due lettere minatorie nonché un’arma della quale dispone e della quale si dichiara non essere timoroso di far uso laddove se ne presenti la necessità. Poirot non fa in tempo nemmeno a valutare la sua richiesta d’aiuto che questo viene rinvenuto privo di vita nel proprio scompartimento a seguito di dodici fendenti violentemente scagliati all’altezza del cuore. Il treno, nel mentre, è fermo in Jugoslavia a causa dell’abbondante neve sui binari, per questo l’investigatore sospetta senza troppe remore che il colpevole dell’efferato delitto sia uno degli occupanti del convoglio. Ma chi può aver nutrito interesse ad ucciderlo? Chi può aver avuto così tanto sangue freddo da profittare del momento per compiere un siffatto gesto in un luogo quale quello di un treno in viaggio?

Poirot sa benissimo di non poter contar altro che sul proprio ingegno per sbrigliare questa così annodata matassa. A suo sostegno nelle indagini vi sono il signor Bouc, amico di vecchia data, e il dottor Constantine, un medico di origine greca.

Tassello dopo tassello il belga inizierà a raccogliere i vari indizi valutando gli alibi dei dodici passeggeri più del controllore a bordo della vettura, ricostruendo le ore antecedenti alla morte dell’americano, ricomponendo le fila dell’omicidio tra depistaggi e indizi che faranno ricadere la responsabilità dell’omicidio quando sull’uno quando sull’altro viaggiatore. Il tutto in quello che sembra essere un assassinio inspiegabile, addirittura irrealizzabile, per le dinamiche con le quali è stato posto in essere.

L’impossibile non può essere accaduto, quindi l’impossibile deve essere possibile malgrado le apparenze

L’investigazione si rivelerà essere molto più complessa del previsto e per questo l’eroe sarà chiamato a sfoggiare tutte le armi a propria disposizione. Riuscirà Hercule a risolvere il mistero che si cela attorno a questa morte? Troverà l’assassino?

È da queste brevi premesse che ha inizio una vera e propria ricerca dell’omicida con tanto di interrogatori, perquisizioni e teorie che si susseguono, smentiscono e riconfermano in un continuo di colpi di scena e di rivelazioni che tengono il lettore con il fiato sospeso. L’arcano che viene ad essere rivelato non avrà un finale univoco lasciando, la regina del giallo, libertà all’avventuriero di decidere dell’interpretazione prediletta dell’epilogo.

Dal ritmo ben cadenzato, dalla trama solida e lineare che può essere mentalmente suddivisa in tre parti con una centrale caratterizzata da tutti gli interrogatori che hanno luogo e dalla strategia che prende sempre più campo per la risoluzione del caso, dai personaggi ricchi e ben articolati, concreti e tangibili con mano, Agatha Christie dona al conoscitore un componimento che avvince e conquista e che è semplicemente intramontabile. Pagina dopo pagina la sensazione è quella di trovarsi davanti al tipico giallo all’inglese che illustra analiticamente i fatti, esplorandoli con meticolosità, esaminandoli con la cura e la dovizia di chi non vuol lasciare niente al caso.

Una lettura che al contempo rappresenta un ottimo esempio di tecnica narrativa per chi desideri intraprendere la strada della scrittura. Il risultato è quello di uno scritto compatto, stratificato, privo di sbavature, godibilissimo e di gran interesse. Un elaborato per appassionati del genere e non semplicemente imperdibile.

Se vuole prendere un coniglio, mon ami, metta un furetto nella sua tana, e se il coniglio c’è, scappa. È quello che ho fatto.

Il nostro giudizio:

Stile Voto 5

TramaVoto 5

PiacevolezzaVoto 5

CopertinaVoto 5

Voto finaleVoto 5

agatha christie

Agatha Christie nasce a Torquay, nella contea inglese del Devon nel 1890, è considerata la regina del romanzo giallo e una delle maggiori scrittrici della letteratura mondiale.Il vero nome era Dame Agatha Mary Clarissa Miller, Lady Mallowan, ma è con lo pseudonimo Agatha Christie che fece il suo esordio letterario nel 1920, inaugurando con Poirot e il mistero di Styles Court la fortunatissima saga dell’investigatore belga Hercule Poirot. Attraverso le avventure di quest’ultimo e dell’arzilla Miss Marple ha fornito un importante contributo al genere del giallo arrivando a influenzare anche le generazioni successive. Tra i suoi capolavori ricordiamo Assassinio sull’Orient Express e Dieci piccoli indiani . Muore a Wallingford nel 1976.