AUDACE (Swiss Stories #3)

di Carmen Weiz

Audace di Carmen Weiz
Genere: Thriller/romance
Editore: Edizioni Quest
Pagine: 395
Edizione: marzo 2019

a cura di Rossana Bizzarro

Amici lettori, eccoci arrivati all’ultimo capitolo della serie “Swiss Stories” di Carmen Weiz. Con “Audace” la talentuosa scrittrice lascia tutti noi sbalorditi e senza parole.
Se nei capitoli precedenti abbiamo imparato a conoscere alcuni dei protagonisti, in questo libro finale approfondiremo maggiormente la loro conoscenza, venendo anche a capo di alcuni misteri, intrighi e comportamenti che li riguardano.
Buona lettura!

Sinossi

“Audentes Fortuna iuvat”
“La fortuna aiuta gli audaci”

Direttamente dalle foreste di pini in Svizzera arriva…

In quanti modi diversi ci si può camuffare?
Dietro a quante maschere ci si può nascondere?
Per quanto tempo lui riuscirà a fare il doppio gioco?
Vivendo nella penombra, dissimulando, sfidando costantemente il destino?
Tic… tac…. tic… tac…
Mettendo la sua vita in pericolo, collaborando con il SIC – Servizio di Informazioni della Confederazione Svizzera.
Cercando di fermare uno spietato maniaco, in perenne lotta contro il tempo.
Sapeva che innamorarsi sarebbe stato uno sbaglio, ma lei… lei non era come tutte le altre donne, non chiedeva niente in cambio, prendeva solamente ciò che desiderava; anche lei indossava delle maschere e quando tutte le maschere cadranno niente sarà più come prima.

Questo libro può essere letto singolarmente, ma per entrare meglio nella storia si consiglia di leggere anche i due libri precedenti: “La Ragazza nel Bosco” e “Mistificami”.
Contiene alcune descrizioni particolarmente intense, pertanto la lettura non è consigliata a minorenni o ad un pubblico sensibile.

Serie Swiss Stories – esclusività Amazon
Libro 1 – La Ragazza nel Bosco
Libro 2 – Mistificami
Libro 3 – Audace
Spin off (libro extra della serie) – Il confine dell’amore

Recensione

Per tutta la vita mi ero spinto sempre al limite, come se ogni momento fosse diventato una sfida personale contro Dio, incoraggiandolo a venire a prendermi, spronandolo a portarmi via da quell’inferno.
Un inferno personale.

Con “Audace”, Carmen Weiz chiude la trilogia “Swiss Stories” e c’è da dire che lo fa in modo davvero eccezionale in quanto, a mio avviso, questo volume racchiude in maniera dettagliata tutto ciò che di bello, di misterioso, di magico e di esaltante si prova a leggerla per intero.
Inoltre, non poteva scegliere titolo migliore per questo capitolo finale: audace è la storia in sé, audace è la passione che c’è tra i protagonisti principali, audace è la descrizione di ogni singolo evento o momento, ed infine, audace è questo amore che nasce e che rende forti, coraggiosi e determinati a renderlo unico e vero.
A fare da sfondo alla storia non poteva non essere nuovamente la Svizzera, questa terra che il lettore ha ormai imparato ad amare e apprezzare volume dopo volume, una terra meravigliosa, dalle mille sfumature, dai verdeggianti paesaggi, con una foresta misteriosa e immensa.

Oliver è sempre stato considerato da tutti un ragazzo simpatico, divertente, sempre pronto allo scherzo e ad aiutare gli altri. È bello, alto, biondo, con un fisico statuario, per cui di certo le attenzioni delle donne non gli mancano. Nessuno però si rende conto di quanti segreti nasconda, di quante maschere debba indossare mettendo costantemente in pericolo la sua vita.

Ed ecco la teoria della grande bugia: se menti in continuazione nessuno crederà più alle tue verità. E alla fine non ci crederai nemmeno tu stesso.

Leonie è sempre stata una donna ligia al dovere, ha fatto della sua professione di medico la sua unica ragione di vita: non esistono divertimenti, amici, amori, feste. Vive per il lavoro.

L’incontro improvviso tra i due scatena qualcosa che all’inizio può sembrare odio ed insofferenza reciproca, con il tempo però si trasforma e diventa un sentimento diverso, un sentimento che entrambi cercano di soffocare ma a cui non riescono a sfuggire.

Aveva lo stesso sorriso professionale e fasullo sulle labbra, era avvolta da un’aria di freddezza che le delineava anche i tratti del viso ed emanò un’aria di superiorità quando tese la mano per salutarmi. Mentre gliela strinsi pensai di farlo con più forza del solito, solo per metterla a disagio, ma non feci in tempo perché una scossa mi percorse il braccio quando i nostri palmi si unirono.

Tanti sono i pericoli che li circondano e da cui non sempre riescono a sottrarsi, molti sono i segreti tenuti nascosti e terribile è la vendetta che il nemico potrebbe attuare.

Molto brava e abile è stata l’autrice nell’idealizzare e caratterizzare non solo i protagonisti principali ma anche i personaggi secondari, soprattutto il grande e invincibile nemico, colui che mette timore, che ama guardare soffrire gli altri e che trova piacere solo uccidendo.

Niente, nessuna parola a noi conosciuta può descrivere quel preciso momento. Il momento in cui sai di avere il totale potere!

Particolarmente interessante è il viaggio che intraprende la protagonista femminile, Leonie: se all’inizio il lettore si trova davanti ad una donna rigida, apparentemente insensibile, indifferente a qualsiasi sentimento, durante la narrazione assiste ad un suo cambiamento, ad una maggiore maturazione. Inizia a mostrare le sue insicurezze, le sue paure e le sue vere emozione senza più timore o vergogna, si lascia finalmente andare a pianti liberatori ed è in grado di amare e di provare sensazioni a lei sconosciute.

Piansi come non facevo da anni: piansi per la donna che ero diventata, per mio padre e per quel ragazzo che amava così poco la vita.

Anche se si tratta di una figura già incontrata nei capitoli precedenti, in questo volume finale impariamo a conoscerla meglio e a comprendere la motivazione di molte sue scelte precedenti.

Ha sempre vissuto per compiacere il padre, per avere la sua approvazione, la sua adorazione e tutto ciò che non rientrava nei loro piani andava messo da parte, sentimenti ed affetti compresi.
Con Oliver però è diverso, con lui si sente protetta, felice come non mai, per cui è combattuta, non sa se continuare a vivere come ha fatto fino ad ora o lasciarsi finalmente andare.

Quanti anni ho passato a pensare al mio futuro, alla carriera? Forse è stato tutto inutile, forse ho sprecato tempo, il mio tempo, il mio futuro. Quanti anni buttati… a quale prezzo… per quale futuro…

Oliver è un ragazzo deciso a portare a termine la sua missione, a vincere laddove i suoi amici hanno fallito e a trovare il pericoloso maniaco con cui hanno avuto a che fare, anche se costretto a mentire alla donna che lo ha conquistato.

Efficace a rendere la storia più intrigante ed accattivante è la narrazione a tre voci, quindi non solo quelle dei protagonisti ma anche quella del “cacciatore”, l’acerrimo nemico. Si tratta di un espediente in grado non solo di approfondire la loro conoscenza ma anche di chiarire episodi di capitoli precedenti, rendendo così molto più chiara ed avvincente la narrazione.

Tra i vari temi affrontati dalla Weiz, alcuni sono molti delicati: la droga, la prigionia, il rapimento, la malattia, la fiducia, la terribile vendetta, il lutto, l’amicizia, la mafia, il traffico di denaro ma anche di persone, soprattutto di donne.

Non c’è che dire, con “Audace”, Carmen Weiz ha superato di gran lunga tutte le aspettative dei lettori e personalmente mi ha letteralmente conquistata e resa impaziente di leggere altre sue storie.

Avevo paura, una paura folle di perdere quel ragazzo, il mio grande amico, il mio amante, colui che si era intrufolato nella mia vita come un ladro, rubando i miei sospiri e lasciando in cambio la sua tenerezza, il suo amore. Non mi aveva mai chiesto niente, mi aveva donato tutto di sé.
Mentre continuavo a osservarlo, sentii nascere un nuovo sentimento dentro al mio cuore: assomigliava tanto all’amore.

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 4


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 4,5


Voto finaleVoto 4,5

Carmen Weiz

Carmen Weiz è nata in Brasile da madre tedesca e padre italiano. Si è laureata in Architettura nella città di São Paulo. Ha vissuto per più di dieci anni in Italia e poi si è trasferita in Svizzera. Ama leggere e la passione per i libri e la multiculturalità l’hanno portata a diventare una scrittrice.