C’ERA UNA VOLTA ADESSO

di Massimo Gramellini

C’era una volta adesso di Massimo Gramellini
Genere: narrativa contemporanea
Editore: Longanesi editore
Pagine: 288
Edizione: 3 dicembre 2020

Cari lettori,
questo anno è stato un anno molto particolare, un anno che ci ha messo a dura prova ma che ci ha insegnato anche tanto. Massimo Gramellini lo rivive con noi per mezzo degli occhi di un bambino di nove anni che ci condurrà tra queste pagine tra presente e passato. Buona lettura!

a cura di Elide

Sinossi

Cosa racconteremo di noi e della nostra vita ai nostri nipoti? Mattia decide di iniziare dalla primavera dei suoi nove anni, nel 2020, quando, mentre il mondo da un giorno all’altro si rinchiude in casa, si ritrova costretto nel microcosmo di un condominio di ringhiera a fronteggiare il suo più grande nemico: quel padre che l’aveva abbandonato quando aveva solo tre anni. Mentre tutto si stravolge, l’ansia e la paura prendono il sopravvento, la scuola viene racchiusa in un computer, i vicini cantano dai balconi e gli amori vivono storie impossibili, il piccolo Mattia, grazie all’aiuto di una nonna che dai libri e dalle stelle ha appreso la tenera saggezza della vita, e di una sorella ribelle e affettuosa, comincerà a capire qualcosa di nuovo e importante: diventare grandi significa anche provare a scommettere sugli altri e imparare a fidarsi. Persino dei più acerrimi nemici. Massimo Gramellini, con la sua straordinaria empatia, ci racconta in una storia di sentimenti e speranze la sorprendente scoperta di potersi continuamente reinventare.

Recensione

«Sono diventato grande da piccolo, quando un virus mi costrinse a chiudermi in casa con una persona che detestavo. In una storia degna di questo nome, l’eroe si allontana dal suo ambiente naturale per avventurarsi in un mondo sconosciuto, dove combatte il mostro che ha dentro finché non lo uccide o viene ucciso da lui. Ho compiuto quel viaggio a nove anni, senza mai oltrepassare il portone del mio condominio. Non ero solo. Tutto il mondo affrontava la stessa prova. Qualcuno ne approfittò per cambiare. Qualcun altro non ci riuscì.»

Tutto ha avuto inizio per caso, inaspettatamente. Mattia, che ha solo nove anni, non è nemmeno proprio certo di aver capito cosa sia successo e cosa stia succedendo, sa soltanto che da adesso in poi nessuno può più uscire di casa, che nessuno può più abbracciarsi e che dovrà convivere con la presenza del padre. Sì, quell’uomo che se ne è andato da tanto tempo è tornato a far parte della sua vita anche se temporaneamente a causa di questa cosa chiamata pandemia e a causa di questa cosa chiamata quarantena. E dire che per lui sarebbe stato un vero e proprio paradiso se non ci fosse stato Andrei. Niente scuola, niente prese in giro e niente sveglia alle sette. Quale miglior sogno divenuto realtà? Fortuna che lui, nonostante tutto, non è solo. Ha il suo migliore amico Puff e il suo nuovo gattino dal pelo striato d’oro che si chiama Piccipò e anche sua madre e sua sorella e la nonna anche se la nonna vive al piano di sopra e pare che sia destinata a prendersi il virus visto che è anziana. O almeno così dicono i grandi, lei non sembra tanto contenta e sembra essere ben certa che non lo prenderà.

Da questi brevi passi ha inizio “C’era una volta adesso”, opera a firma Massimo Gramellini che ci riporta ai giorni del primo lockdown per mostrarci con occhi esterni quel che abbiamo vissuto. Perché cosa resterà, alla fine, di questi giorni? Cosa ne sarà di questo essere stato? Ecco perché con gli occhi puri di un bambino di nove anni ma anche con quelli più maturi degli adulti riviviamo quel che è stato, un passato remoto di fatto ancora presente che ha sconvolto le nostre vite ma che ci ha insegnato anche tante cose, un passato remoto ma presente che ci ha privato di tante certezze e di quelle risposte a quelle domande che credevamo essere certe.

Da qui in “C’era una volta adesso” ha inizio una riflessione che prende campo da toni falsamente fiabeschi che ci portano a interrogarci su quegli eroi in corsia, su quel che ci circonda, sui valori, sulla vita e sul vivere, che ci invita a soffermarci su quegli aspetti del nostro quotidiano che troppo spesso diamo per scontati.

“C’era una volta adesso” è un titolo magnetico, caratterizzato da una penna fluida e pulita, da personaggi solidi e ben orchestrati, da una melodia retrostante che non manca di solcare il nostro animo e di sedimentarvisi. Un titolo rapido, che resta e che si divora, letteralmente.

«L’amore, Matti, è una danza. E la vita è un’orchestra che suona canzoni sempre diverse. I due ballerini devono adeguarsi ai cambi di ritmo senza pestarsi i piedi e cercando un Perché che dia loro la forza di continuare a ballare.»

Il nostro giudizio:
Trama
Voto 5/5
Stile
Voto 5/5
Piacevolezza
Voto 5/5
Copertina
Voto 5/5
Voto finale
Voto 5/5

Massimo Gramellini

Torinese di sangue romagnolo, è giornalista e vicedirettore de La Stampa. Da anni scrive quotidianamente un corsivo sulla prima pagina in taglio basso, intitolato “Buongiorno”, dove commenta uno dei fatti principali della giornata.
Inoltre gestisce la rubrica della Posta del cuore sull’inserto settimanale Specchio. Collabora con la trasmissione televisiva di Rai Tre Che tempo che fa. Oltre ai saggi e alle raccolte di articoli, ha pubblicato i romanzi: L’ultima riga delle favole (2010), Fai bei sogni (2012), Avrò cura di te (con Chiara Gamberale, 2014), Prima che tu venga al mondo (2019) e C’era una volta adesso (2020).