CHE FATICA ESSERE UOMINI (E SOPPORTARLI)

di Anita Cainelli

Che fatica essere uomini (e sopportarli) di Anita Cainelli
Editore: PubMe
Genere: Romance
Pagine: 125
Edizione: 13 aprile 2021




Amici Lettori,
oggi recensirò per voi Che fatica essere uomini (e sopportarli) di Anita Cainelli. Uno spiritoso “decalogo” su come certi stereotipi maschili diventino consolidati e un piccolo aiuto su come sopravvivere ad essi!

Buona Lettura!

a cura di Elisa Mazza

Sinossi

Ah, gli uomini! Quante caratteristiche tipiche, quante abitudini radicalizzate, quante verità più o meno recondite, quanti luoghi comuni duri da estirpare. Ma se il mondo maschile si muove in un universo apparentemente tutto suo e anche vero che noi donne non possiamo proprio farne a meno. Di conoscerli, di cercare di comprenderli, di tentare di cambiarli, di lamentarci di loro e di innamorarcene. Dallo sconfinato elenco di tipologie maschili esistenti, ne sono state selezionate solo alcune, rappresentative per raccontare, tra l’ironia e l’esagerazione (nemmeno troppa), quanto faticoso sia essere uomini. E per noi donne, naturalmente, sopportarli. Anita Cainelli è nata l’8 maggio 1963. Abita a Bolzano e lavora come segretaria in un reparto oncologico. Ha iniziato a scrivere poesie e brevi storie fin da bambina, quando i suoi idoli letterari erano Pavese e Leopardi, e i suoi testi avevano, quindi, un carattere fortemente malinconico. Ora, invece, le piace molto creare personaggi divertenti che strappino al lettore più di un sorriso. Ma anche, a volte, far versare qualche lacrima di commozione. L’importante per lei è arrivare alle emozioni e al cuore di chi legge. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati all’interno di antologie di diverse Case Editrici. Ha partecipato a iniziative letterarie e concorsi di poesia e ha pubblicato cinque romanzi per la collana Pubme Un cuore per capello. Alcuni suoi libri sono ultimati e in attesa di destinazione, altri in corso d’opera. Sulla sua pagina Facebook autrice si diletta in poesie e brevi racconti.

Recensione

“Bisogna partire da un triste presupposto, che è, in fondo, il motivo per cui l’homo crudelis spopola tanto. E non è lo stesso del capitolo precedente, perché quello almeno un motivo per il suo comportamento, vero o presunto che sia, sembrerebbe avercelo. Purtroppo la donna si sente spesso attratta magneticamente dall’uomo che la ‘tiene sulla corda’. È vero anche il contrario, ma questa è un’altra storia. Facile quindi che, se un maschio si mostra poco disponibile, centellina le sue attenzioni, minimizza i gesti affettuosi, a ogni sofferta concessione faccia la stessa figura di uno che vi regala il mondo.”




Leggendo questo libro ho subito pensato ad un gomitolo di cotone colorato, di quelli che usavo per fare i braccialetti dell’amicizia: da quel filo che scorreva e formava un passatempo spensierato. Ho risentito lo stesso iter spirituale nello scorrere frasi con aneddoti divertenti tra l’ilare e il serissimo… che a noi donne non può che far sorridere, ma magari agli uomini un po’meno!
Anita Cainelli sfodera un humor da chiacchierata con le amiche, conviviale e mai volgare, rendendo la lettura scorrevole e leggera come una piuma al vento.


“La cosa più importante è che capiate quanto importanti siete voi. Proprio voi che non meritate attese, ritardi, sospetti, paure e delusioni. Dovete poter parlare liberamente con il vostro uomo e dirgli che tutto ciò non vi piace. Non dovete farvelo piacere per forza. Anche se siete innamorate perse. Nemmeno l’amore ha il dovere di essere poi così estremamente paziente. E poi lasciamo che entri in scena il buon vecchio destino. Se lui vorrà, resterete insieme anche se gli direte che così proprio non va.”




Nonostante possa sembrare un libro del tutto scanzonato, denota invece una certa profondità di cuore nonché conoscenza delle dinamiche relazionali tra i sessi, dove la punta d’onore è nell’accettazione del “essere umani”, spesso, anzi, molto spesso, scioccamente difettosi.
Nel testo parte un panoramica e catalogazione di vari tipi maschili e le relative reazioni scatenate dal prototipo in analisi: probabilmente ragionamenti un po’ atti al disincanto ma senza dubbio spassosi. Le giovani adolescenti dovrebbero averlo come testo formativo per riconoscere con chi avranno a che fare!


“L’uomo che: al primo posto c’è il lavoro, poi gli amici, poi lo sport, a quel punto arrivi tu (forse) Qui le azioni contano, qui le conseguenze pesano, qui alla fine i conti tornano, chè lei non dimentica. (La strada) […] Ci sono uomini che nella loro vita hanno priorità ben improntate nel loro DNA ed è molto difficile, pertanto, che rivedano la loro hit parade delle importanze, soprattutto se la richiesta arriva da una donna, seppur quella della loro vita. Quindi non illudetevi, compagne prossime o consolidate dell’uomo dotato di tale caratteristica. Lui non cambierà, né per voi, né per null’altro al mondo. Presumibilmente almeno. Perché la scaletta delle sue priorità prevede innanzitutto il lavoro.
Poi arrivano gli interessi personali. Seguono gli amici e la famiglia di origine. A quel punto, e solo ora, entrate in scena voi.”




Quest’ultima citazione del libro Che fatica essere uomini (e sopportarli) l’ho scelta perché non potevo non condividere con voi la mia personalissima “croce”, alias il marito che ho scelto!
Ho riso come una matta nel vedere in chiave comica la mia personalissima tragedia personale, avere uno stacanovista in casa! Brav’uomo per carità, ma logorante come un fiume in piena…
E per fortuna che non può offendersi dei miei scritti… tanto non ha tempo di leggerli!





Il nostro giudizio:


TramaVoto 3,5


StileVoto 4


PiacevolezzaVoto 4


CopertinaVoto 4


Voto finaleVoto 4






Si ringrazia la casa editrice per averci cortesemente fornito il materiale.