CRONACHE DI UN MESOTES. LA GUERRA DEL PORTATORE – Parte Prima

di Alberto Grandi

Cronache di un mesotes

Cronache di un Mesotes. La guerra del portatore di Alberto Grandi
Genere: Fantasy/Fantascienza
Editore:  Bookabook
L’opera ha partecipato alla campagna crowfunding della casa editrice Bookabook: è in attesa di essere pubblicata ma è già pre-ordinabile.

a cura di Samantha Ambroggi

Bentrovati cari amici, oggi vi presento un libro Fantasy molto particolare: Le cronache di un
Mesotes, La guerra del Portatore di Alberto Grandi. Vi chiedete perché un Fantasy può
essere “particolare”? Ebbene, perché questo non è solo un classico libro di fantascienza ma
una vera e propria immersione nel mondo della filosofia. Curiosi? A voi la recensione, buona
lettura!

Sinossi

Leon, un giovane praticante di arti marziali, viene scelto per unirsi ad un grande esercito
composto da diverse specie aliene, contro un nemico comune: il Portatore. Durante il suo
viaggio conoscerà diverse figure importanti, dalle imponenti guerriere Cheimatos, ai piccoli e
ingegnosi Psykines, ognuna pronta ad insegnargli qualcosa. Dovrà addestrarsi ed essere
pronto a combattere il famigerato esercito nemico mentre imparerà a confrontarsi con il più
grande avversario della sua vita… Se stesso. Un viaggio avventuroso e introspettivo che lo
porterà a visitare i più disparati mondi, da un morente imperialismo romano, al classicismo
greco, passando per la libertà piratesca e la tecnologia psykines. In un percorso interiore
verso la battaglia più difficile di tutte, quella per conoscere se stessi e migliorarsi.

Recensione

Ho iniziato la lettura di questo libro anche se un po’ titubante, in quanto la fantascienza non
mi ha mai attirata tantissimo e devo dire che inizialmente ho faticato ad immergermi nella
storia. Un ragazzo che si risveglia nell’anonima cabina di un’astronave, personaggi simil
robot, con antenne e poteri speciali, un’ambientazione surreale, nomi strani da memorizzare,
insomma…la classica narrazione fantascientifica che forse può interessare maggiormente ai
maschietti. Nonostante tutto, decido di continuare. Volete la verità? Me ne sono innamorata.
Col succedersi degli eventi ho capito che tutto il racconto gira attorno alla filosofia e ai grandi
filosofi del passato. Ed ecco che ogni pianeta diventa una città antica, ogni nome ha un
senso, ogni azione impreziosita da dialoghi ispirati a citazioni di Platone o Aristotele.

Appena alzai lo sguardo restai folgorato e meravigliato dalla bellezza di quel posto. Il
gigantesco Partenone, decorato con numerosi rilievi e molto colorato, ospitava
tantissimi fedeli e sacerdoti. Al suo interno si intravedeva una colossale statua,
raffigurante una donna, ritta in piedi e vestita come una guerriera. Indossava un elmo
e una pettorina. Il braccio sinistro reggeva una lancia ed era poggiato ad uno scudo,
mentre il destro reggeva nella mano una piccola Dea alata. Il suo colore, oro e avorio,
splendeva per l’intero tempio, quasi ad illuminarlo.

Ma non finisce qui, perché i combattimenti sono combattimenti veri descritti abilmente
dall’autore che da anni pratica arti marziali. Ci fa capire quanto sia importante la
concentrazione e la meditazione per la buona riuscita dell’impresa. Perfino quell’ ” Ehi,
svegliati
” all’inizio di ogni capitolo porta ad una riflessione.

A questo punto Leon prende vita nella mia mente, come ogni altro personaggio. Quella vita vera che “sento” seguendo le avventure di Leon, quasi percependo la presenza dell’autore stesso in ogni singolo capitolo. Il protagonista si ritrova catapultato in un mondo del tutto diverso dal suo, a dover
combattere contro un potente nemico che vuole impossessarsi dell’intero universo
servendosi di mostri assassini. Dapprima Leon combatte affianco a tre umani chiamati per lo
stesso scopo, poi si ritrova aggregato a gruppi di individui alquanto dissimili da lui. Anche
questa cosa si prefigura come una sfida: accettare le diversità, fidarsi di loro, condividere
speranze e delusioni, diventare parte integrante del gruppo. Diversi ma uniti dallo stesso
obbiettivo. Come potrebbe raggiungere la finalità senza cambiare un po’ se stesso? E come
riuscirci?
Naturalmente la risposta arriva dagli insegnamenti dei grandi filosofi sotto forma di dialoghi
tra i personaggi più importanti del racconto. Le tematiche che troviamo sono molte: la fede, il
libero arbitrio, l’organizzazione politica, le strategie di combattimento, l’amicizia, la
tecnologia.

(…) I nostri governanti lo fanno di continuo, ci spingono ad odiare il vicino perché
venera Dei alternativi , o perché è diverso da noi. In questo modo ci preoccupiamo più
di combattere loro che vedere i nostri problemi. Ma in situazioni di crisi e pericolo
come questa, forse, avere qualcosa per cui combattere o a cui credere ci aiuta, non
pensi? Anche solo per avere speranza”.
“Certo! Avere qualcosa per cui andare avanti ci aiuta…ma dovrebbe essere qualcosa
che parte da noi, non imposto indirettamente da qualcun altro (…)

La tematica più significativa resta sicuramente quella della conoscenza di se stessi e dei
propri comportamenti, cosa che già possiamo intuire leggendo il titolo: Mesotes, termine
usato da Aristotele, deriva dal greco antico e significa “via di mezzo ragionevole tra due
estremi di comportamento”. Ma non voglio anticiparvi troppo, vi invito invece alla lettura di
questo romanzo coinvolgente. Nonostante un inizio volutamente lento, la narrazione diventa
in seguito vivace e dinamica permettendo al lettore di penetrare nella storia. Ogni
personaggio ha un suo pathos, incluso il Portatore, che rimane nell’ombra suscitando nel
lettore la curiosità di sapere chi sia. Ma per questo dobbiamo aspettare il sequel che Alberto
sta già scrivendo per noi. Io non vedo l’ora di leggerlo!!!

Vi do appuntamento alla prossima recensione. A presto!

Il nostro giudizio:

TramaVoto 4/5

StileVoto 4/5

PiacevolezzaVoto 4/5

Voto finaleVoto 4/5

Alberto grandi

Alberto Grandi nasce a Milano il 22 Marzo 1994, dove tuttora risiede.
Fin da bambino pratica arti marziali sperimentandone diversi tipi e specializzandosi nello
studio del Wing Chun e del Kali filippino, diventandone istruttore. Laureato in filosofia
all’Università degli studi di Milano, sta proseguendo con la magistrale in Scienze Filosofiche.
Appassionato anche di fantascienza e tecnologia, con il suo romanzo d’esordio, Cronache di un mesotes, riunisce le sue tre più grandi passioni.
“Un tentativo di fondere tre elementi apparentemente distanti ma in realtà molto connessi: arti marziali, filosofia e letteratura. Un’unione con lo scopo di aprire la mente, conoscersi e stimolare l’intelletto… senza la presunzione di insegnare nulla, ma solo di far riflettere.Ho voluto scrivere questo romanzo proprio per cercare di trasmettere un messaggio fondamentale. Un messaggio che i nostri antichi maestri greci avevano inciso sulle porte del tempio di Delfi: Conosci te stesso”.

Si ringrazia la casa editrice per averci cortesemente fornito il materiale.