CURIOSITÀ N° 22 – SOGNARE TRA I LIBRI- Hotel letterari (seconda parte)

Un saluto a tutti i nostri lettori e benvenuti ad un nuovo appuntamento della rubrica Curiosando in  punta di libri da parte di tutte noi Penne Irriverenti. Oggi continueremo il nostro tour virtuale tra gli hotel cosiddetti letterari, dove i libri ed i loro autori animano le camere, l’arredamento e l’atmosfera. Luoghi magici dove gli appassionati lettori trovano pane per i loro denti.

a cura di Pamela Mazzoni


Partiamo con la prima tappa del nostro viaggio: Parigi. Qui sorge Le Pavillon des Lettres, un lussuoso hotel che dispone di 26 camere, come le altrettante lettere dell’alfabeto: ad ognuna di esse corrisponde il nome di un autore.
All’interno delle stanze ritroviamo citazioni scritte sulle pareti o sul mobilio e, accanto al letto, alcuni dei libri più famosi dell’autore al quale la camera è dedicata.
L’hotel offre così ai propri ospiti la possibilità di dormire nella camera Hugo, oppure nella Goethe e, perché no?, anche nella stanza Kafka.
Un tocco di classe è rappresentato dal form che i clienti possono compilare all’arrivo, indicando le loro preferenze riguardo le letture, cosicché l’hotel possa far recapitare loro il giusto libro da leggere prima di andare a dormire. 
Tutti i giorni poi sono presenti alcuni professori madrelingua, per insegnare il francese ma anche per leggere brani tratti dai libri presenti proprio in questo idioma.



Particolare dell’ascensore de Le Pavillon des Lettres – foto da internet

Ci spostiamo nel paese dei tulipani e dei mulini a vento, dato che si trova ad Amsterdam l’Ambassade Hotel, il cui Library-Bar, oltre a contenere più di 5000 libri, è degno di nota anche  per il fatto che la maggior parte dei suddetti volumi è autografata dagli autori stessi. Tutto ebbe inizio nel 1989, quando le case editrici che sorgono vicine all’hotel cominciarono a far alloggiare proprio all’Ambassade i vari scrittori che, trovandosi nel bar al cospetto di così tanti libri, iniziarono ad apporre dediche sulle proprie opere, lasciando così un indelebile ricordo che aleggia tra le stanze. Tra questi illustri ospiti, ricordiamo José Saramago, Isabelle Allende, Mario Vargas Llosa ed il nostro Umberto Eco.

Questa targa è apposta al Langham Hotel di Londra, in ricordo di una serata memorabile.                               Il 30 agosto 1889 ad un tavolo del ristorante di questo hotel erano seduti nientepopodimeno che Oscar Wilde, Arthur Conan Doyle e l’editore del Lippincott’s Magazine, con il quale entrambi gli autori firmarono un contratto per la pubblicazione rispettivamente de Il ritratto di Dorian Gray ed Il segno dei quattro. Tutto il resto è storia…
Quello che vedete nella foto sotto è il risultato dell’incontro di cui vi abbiamo parlato: sono infatti le prime pubblicazioni, una inglese l’altra americana, de Il segno dei quattro di Conan Doyle.

Trasferiamoci ora in Giappone, culla del primo Book&Bed di cui vi abbiamo accennato la scorsa volta.
Inaugurato nel 2016, il Book&Bed  Tokyo Ikebukuro è il capostipite di una serie di ostelli, che in realtà sono vere e proprie librerie, dove all’interno degli scaffali sono state ricavate delle cuccette.
Un’esperienza catartica questa di dormire non solo con i libri, ma letteralmente avvolti da essi…

Terminiamo questa seconda parte dedicata agli hotel letterari sparsi per il mondo dandovi l’appuntamento per la terza ed ultima parte al secondo mercoledì di questo gennaio 2021. Cogliamo l’occasione per ringraziarvi dell’attenzione ed augurarvi un buon proseguimento di giornata!