CURIOSITÀ N°24- Librerie che passione(Prima parte)

a cura di Pamela Mazzoni

Librerie

Bentrovati ai nostri lettori al consueto appuntamento con la rubrica Curiosando in punta di Libri, con Librerie che passione. Da quest’oggi andremo insieme alla ricerca di particolarità legate a quelle che, per avidi divoratori di libri come noi, e a buon diritto, possono essere considerate dei veri e propri templi: le librerie. Ognuno di noi ha una sua libreria del cuore, quella di cui conosciamo ogni scaffale ed ogni anfratto e dove, con rispettosa attenzione, seguiamo i consigli dei commessi, che ormai ci considerano di famiglia e conoscono i nostri gusti.

Ma ogni libreria, come qualsiasi essere umano, possiede una propria personalità e noi Penne Irriverenti vi accompagneremo a conoscere quelle più curiose in giro per il mondo.
Siete pronti? Allora iniziamo!

Questo percorso prende l’avvio da Venezia: in un vicolo, non distante da Piazza San Marco, si trova quella che, a ragione, è considerata una delle librerie più belle al mondo. Acqua Alta è nata nel 2004 dalla mente creativa di Luigi Frizzo, che ne è titolare insieme al figlio Lino, ed il suo nome non è un caso: proprio per l’omonimo fenomeno che è una particolarità di Venezia, la libreria è stata concepita in modo tale che, se l’acqua supera i 110 cm ed entra così all’interno, i libri in essa contenuti sono messi in salvo. Come? In un modo semplice ma originale: i tantissimi tomi trovano infatti riparo non solo nei classici scaffali, ma anche in una gondola, in vecchie barche ed addirittura in vasche da bagno: ovverosia tutti arredi che, all’occorrenza, galleggiano.

Foto da internet, Libreria acqua alta

Tra gli stretti corridoi di questo luogo da fiaba, quasi fuori dal tempo, prendono posto circa centomila volumi di ogni genere, la maggior parte di seconda mano e molti fuori catalogo, quindi introvabili; a fare da guardiani silenziosi dei meravigliosi gatti, che si muovono flessuosi tra i tanti libri: sono loro i veri padroni di questo affascinante ed originale microcosmo letterario.

Un’altra chicca di Acqua Alta è sicuramente la scala realizzata con vecchie enciclopedie, rovinate e quindi altrimenti destinate al macero.

foto da internet

Lasciamo Venezia per giungere alla Livraria Ler Devagar di Lisbona, che ho avuto l’immenso piacere di visitare personalmente durante uno degli ultimi viaggi che ho fatto pre-Covid. Nel quartiere dell’Alcantara si trova la LX Factory, una fabbrica dismessa che adesso è occupata da negozi, bar, ristoranti e gallerie d’arte, tutto all’insegna dell’estro e della creatività.

Dietro una piccola porta si cela questa meravigliosa libreria ed appena varcata la sua soglia si ha la netta sensazione di essere giunti in una dimensione parallela: disposta su due piani, (al piano superiore anche una piccola caffetteria), con scaffali colmi di libri che arrivano al soffitto, ed una bicicletta bianca che pende dal soffitto e sembra voglia prendere il volo.

L’entrata della libreria, foto personale

Il suo nome significa “leggere lentamente”, l’ideale per un luogo dove il tempo rimane sospeso in un limbo e tutto fluttua evanescente come in un sogno.

Il cuore della Ler Devagar è una vecchia macchina tipografica, non più in uso, ma che racchiude tutto il senso di questo affascinante ambiente. All’interno della libreria vi è anche il laboratorio di Pietro Proserpio, un inventore di origini italiane, che realizza creazioni meccaniche, con materiale di scarto ed oggetti di uso quotidiano. Queste opere sono esposte tra gli scaffali e rappresentano un valore aggiunto: piccole e palpabili macchine magiche che si librano in aria, come la bicicletta di cui vi ho accennato all’inizio e che potete vedere nella precedente foto.

il secondo piano con la caffetteria, foto personale

Ci spostiamo adesso a Londra, e più precisamente sul Regent’s Canal, dove si trova Word on the Water, un’insolita e quantomeno originale libreria galleggiante, dato che è posta in una barca di legno degli anni Venti.

foto da internet

Questa libreria, nata nel 2011, è stata costretta a girovagare tra i canali londinesi per molto tempo, considerato che l’ormeggio è gratuito solo per due settimane; adesso però, grazie alla perseveranza dei tre giovani proprietari ed alle rimostranze dei molti clienti affezionati, la barca ha un ormeggio fisso. Word on the Water ospita libri nuovi ed usati, ma non è solo questo: vi vengono organizzati infatti molti eventi letterari e sul tetto non sono rare le performance di musicisti.

Per oggi le nostre curiosità terminano qui, ma vi aspettiamo tra due settimane per continuare il giro tra le librerie più originali del mondo. Un buon proseguimento di settimana dalle Penne Irriverenti!