CURIOSITÀ N°27 – HANS CHRISTiAN ANDERSEN: oLTRE LE FIABE – PRIMA PARTE

Un saluto a tutti i lettori! Carissimi lettori,
le Penne Irriverenti dedicano il mese di aprile ad Hans Christian Andersen, uno dei più famosi scrittori di fiabe senza tempo che hanno incantato ed appassionato, e continueranno a farlo, grandi e piccini.
Nel nostro blog potrete leggere la scheda autore e le recensioni ad alcune delle sue fiabe più famose, ma all’interno di Curiosando in punta di libri andremo invece a caccia di alcune curiosità ed aneddoti legati a questo celebre autore.
Siete pronti? Allora iniziamo!

a cura di Pamela Mazzoni

Il murales che ritrae H.C. Andersen, posto su di un edificio al numero 24 di Bangs Boder a Odense, la cittadina svedese che ha dato i natali al grande scrittore – foto da Internet
Andersen era alto 1,85 m. che, per i tempi di oggi, sarebbe un’altezza non eccessiva, ma per i target della sua epoca equivaleva ad essere considerato un gigante, dato che mediamente ci si aggirava intorno a 1,60 m.
Oltretutto aveva una misura di piede non indifferente: indossava infatti scarpe numero 47!
Nella sua cittadina natale, Odense, le sue grosse impronte tappezzano molte vie, accompagnando i visitatori lungo un percorso che porta a diversi luoghi cari ad Andersen, come la casa natale, l’abitazione dove è cresciuto, la Cattedrale ed i giardini.
Un tratto del percorso caratterizzato dalle impronte originali delle scarpe di Andersen – foto da Internet
Hans Christian Andersen, prima di intraprendere la sua onorata carriera di scrittore, provò ad inseguire i suoi sogni: voleva diventare ballerino o attore, purtroppo per lui però non aveva il phisique du role adatto e, fortunatamente per noi, abbandonò presto questo tipo di velleità artistiche, dedicandosi anima e corpo alla scrittura.
In compenso era un apprezzabile cantante e possedeva una bella voce da soprano, registro che però cambiò con la crescita.
Andersen era un appassionato viaggiatore e, come molti suoi colleghi dell’epoca, intraprese un lungo viaggio attraverso l’Europa, fermandosi in Italia per circa un anno. Tra il 1833 ed il 1834, infatti, girò in lungo ed in largo la nostra bella penisola, rimanendone affascinato tanto da scriverne un diario, Il bazar di un poeta. Fu però durante la sua permanenza a Roma che Andersen iniziò la stesura del suo primo romanzo, pubblicato poi nel 1835, L’improvvisatore.
Quest’ultimo è considerato anche il primo romanzo moderno danese.
 Nella nostra capitale una targa in marmo, posta sulla facciata del palazzo in via Sistina 104, dove soggiornò lo scrittore, ricorda questo periodo – foto da internet
Il nostro autore di fiabe preferito è sicuramente lo scrittore straniero più conosciuto ed amato in Cina.
Uno dei suoi più grandi estimatori è stato sicuramente Mao Tse Tung.

Anche per oggi siamo giunti al termine della nostra rubrica, ma vi aspettiamo tra due mercoledì per continuare a curiosare, con affetto e rispetto, nella vita di Hans Christian Andersen.

Buon proseguimento di settimana dalle vostre Penne Irriverenti!