CURIOSITÀ: SIR ARTHUR CONAN DOYLE VS SHERLOCK HOLMES – SECONDA E ULTIMA PARTE

foto da internet
Bentrovati cari lettori,
la scorsa volta abbiamo curiosato nella vita di Sir Arthur Conan Doyle, oggi invece ci dedicheremo alla sua incredibile creatura: Sherlock Holmes.
Cominciamo sfatando due leggende metropolitane: iniziamo dalla rappresentazione di Holmes, ormai radicata nell’immaginario collettivo:
foto da interne
Ebbene il cappello, tipico da caccia, che vedete sopra è chiamato deerstalker, ma disegnare questo copricapo è stata una licenza artistica dello storico illustratore dei racconti di Doyle, Sidney Paget, che lo indossava sempre; in realtà Sir Arthur non ne fa mai cenno, parlando invece soltanto di un generico cappello di stoffa.
Anche la storica pipa curva, detta Calabash, non è quella usata da Holmes, che invece nei racconti di Doyle utilizza una pipa da tabacco diritta del tipo Claybriar, non disdegnando spesso anche sigari e sigarette.
Il secondo falso positivo è la frase che tutti citiamo: “Elementare, Watson!”, che secondo il pensiero collettivo è propria di Sherlock.
Niente di più errato! In nessun racconto è menzionata la frase così detta, che invece è stata coniata, durante una trasposizione teatrale, dall’attore americano William Gillette, caro amico dello scrittore e interprete ufficiale di Sherlock Holmes.
William Gillette nei panni di Holmes – foto da Internet
Il primo film su Sherlock Holmes risale al 1903 ed è in realtà un cortometraggio americano muto della durata di circa due minuti.
Ritrovato nell’archivio della Biblioteca del Congresso nel 1968, il titolo era “Sherlock Holmes Baffled”, che tradotto suona come “Sherlock Holmes è perplesso”.

Non tutte le storie sono raccontate dal buon dottor Watson: infatti in due racconti la voce narrante è una terza persona; in altri due, L’avventura del soldato sbiancato e L’avventura della criniera del leone, è invece proprio Sherlock Holmes in persona a narrare i fatti. Sherlock Holmes detiene un record da Guinness dei Primati: è il personaggio di finzione più rappresentato in assoluto, essendo stato interpretato da più di 75 attori in circa 400 tra film e serie televisive, senza tener conto dei vari videogiochi e manga che ha molto chiaramente ispirato.

È sicuramente un dato di fatto che il freddo e razionale investigatore sia stato fonte di ispirazione per scrittori e sceneggiatori: pensiamo ad esempio a personaggi del calibro di Poirot, Ellery Queen o Nero Wolfe, tutte costole di Holmes.
Umberto Eco ne Il nome della rosa chiama il suo protagonista Guglielmo da Baskerville le cui gesta, come frate-investigatore, hanno come voce narrante quella del suo aiutante Adso.
Le assonanze con Sherlock Holmes sono piuttosto chiare, come quelle che ritroviamo nella serie televisiva Dr House: Gregory House, il protagonista, è un medico geniale, ma burbero ed instabile, dotato di notevole capacità di osservazione; fa uso di droghe; abita a Princeton al 221/B di Baker Street; in una puntata viene ferito da un tale Moriarty; dulcis in fondo, nell’undicesima puntata della 5° stagione il miglior amico di House, il dottor Wilson, accenna ad una donna di cui il protagonista si era preso cura e di cui si era innamorato pazzamente, pur lasciandola andare via in seguito.
Il suo nome? Irene Adler

Nelle intenzioni iniziali di Sir Arthur, il nostro adorato e misantropo Holmes avrebbe dovuto chiamarsi Sherrington, poi cambiato in Sherrinford. Fortunatamente lo scrittore adorava il cricket e sembra che sia stato ispirato da un giocatore che si chiamava, appunto, Sherlock.
Forse parla il cuore, ma lo preferiamo nettamente.

In suo onore il database criminale di Scotland Yard è stato chiamato Home Office Large Major Enquiry System, ed il suo acronimo altri non è che HOLMES. Arthur Conan Doyle qui dissentirebbe vivamente, dato che la mente geniale è stata la sua, ma colui che prende il merito è comunque il suo mal sopportato personaggio.
Sherlock è sempre un passo avanti…


Si concludono qua le nostre curiosità, ma torneremo di nuovo con la rubrica Curiosando in punta di libri, come di consueto, tra due mercoledì. Nel frattempo, godetevi le nostre recensioni e buona continuazione di settimana!

a cura di Pamela Mazzoni