D’AMORE E OMBRA

di Isabel Allende

D’amore e ombra di Isabel Allende
Genere:Narrativa
Editore: Feltrinelli
Pagine: 256
Edizione:2014


Carissimi lettori, buongiorno a voi! Questo lunedì dedichiamo la nostra recensione al libro “D’amore e ombra”, pubblicato in prima edizione nel 1984 da Feltrinelli e opera dell’autrice Isabel Allende, protagonista della rubrica “Penne d’autore” di marzo.
Isabel Allende, scrittrice latino americana di fama internazionale, si esprime qui con lo stile che le è caratteristico, intenso ed appassionato, capace di narrare l’amore viscerale e il fortissimo attaccamento che la lega al suo paese, il Cile.

Sperando questo libro possa affascinarvi quanto ha fatto con noi, vi auguriamo di cuore una buona lettura!

a cura di  Mary Manasseri


Sinossi di D’AMORE E OMBRA

Sullo sfondo dell’inquieto scenario della società cilena, il sorger di una amore tra due giornalisti impegnati in una pericolosa indagine. Evangelina, una ragazza di facoltà medianiche, sparisce all’improvviso sequestrata dalla polizia.
I due giovani, Irene e Francisco, si mettono alla sua ricerca, percorrendo una triste trafila che li porta dal commissariato alle carceri, dalla morgue ai campi di concentramento, mentre l’incubo della dittatura si fa sempre più incombente.
Nell’appassionata descrizione della crescita sentimentale ed etica dei due giovani, dietro cui si cela una vicenda collettiva dura e drammatica, e nella perfetta costruzione di una trama che si fa via via sempre più avvincente, Isabel Allende dispiega ancora una volta le sue grandi doti di narratrice.

Recensione

Tra i libri di Isabel Allende, sicuramente “D’amore e ombra” è tra i suoi più noti e tra i miei preferiti. È un viaggio che muove verso la verità, sia quella celata nei misteri che coinvolgono i protagonisti, sia quella che si snoda silenziosa entro i fatti storici e sociali di una terra che la scrittrice ama e sente profondamente. Vivida e palpabile si avverte la passione che nutre per la storia della sua Patria, impossibile non rimanerne affascinati e coinvolti durante la lettura.

“Si sentivano piccoli, soli, vulnerabili, due naviganti persi in un mare di cime e di nuvole, in un silenzio lunare; ma sentivano pure che il loro amore aveva acquisito una nuova e formidabile dimensione che sarebbe stato l’unica fonte di forza nell’esilio.”

Le vicende di Irene, giovane giornalista, e di Francisco, fotografo, hanno sullo sfondo un Cile oppresso dalla dittatura di Pinochet e scosso da atmosfere di rivolta. Il loro amore germoglia nella quotidiana condivisione del lavoro e dei valori personali che hanno in comune. Si fanno coinvolgere fortemente dalle situazioni, cercando la verità in merito alla scomparsa di Evangelina e tentando di offrire il loro aiuto a Pradeio, fratello della ragazza, disertore nascosto tra i monti nel tentativo di fuggire all’arresto.
In “D’amore e ombra”, sono i protagonisti a farci da cicerone tra le pieghe degli eventi – i suoi personaggi sono credibili, plasmati in modo pertinente sulla realtà dei fatti, cosicché il romanzo possa fare da ponte tra il lettore e la storia.
L’autrice scrive con trasporto e trasforma questo suo testo in un documento di cronaca che renda onore alla verità e alla memoria. La sua anima si manifesta come nuda di fronte al dolore della sua gente e all’orrore che la dittatura ha perpetrato sul suo popolo, sporcando di sangue la terra cilena.

“Pensava alla vastità della sua perdita. Non avrebbe più percorso le strade dell’infanzia, né sentito il dolce accento della lingua creola; non avrebbe visto il profilo dei suoi monti alla sera, non l’avrebbe ninnata il canto dei fiumi, non avrebbe aspirato l’aroma di basilico nella cucina né udito la pioggia che evaporava sul tetto della casa. Non solo perdeva Rosa, la madre, gli amici, il lavoro e il passato.
Perdeva la sua patria.”

Tema ricorrente, presente anche qui, è quello dell’esilio, che l’autrice visse sulla propria pelle quando nel 1975 lasciò il Cile per raggiungere il Venezuela. Ella riesce qui a tradurre il senso di mancanza profondo e innegabile che ha sperimentato e che ha narrato tramite i suoi personaggi.
In mezzo a tanto dolore e alla fatica del vivere, rimane comunque al centro della narrazione l’evolversi di una storia d’amore che, nonostante tutto, trova il coraggio non solo di nascere e di crescere, ma soprattutto di muovere gesti e scelte, nutrendole di coraggio, fiducia e senso di giustizia. È l’amore a ricordarci che il futuro contiene in sé la speranza e la promessa che la vita vince su tutto, per poter tornare un giorno a recuperare il senso e il rapporto con le proprie radici.

“Francisco giunse a conoscere Irene quanto se stesso. In quelle lunghe notti di insonnia si raccontarono le loro vite. Non avevano più né un ricordo del passato, né un sogno del presente, né un progetto per il futuro che non fosse spartito. Si confidarono ogni segreto, si abbandonarono oltre i limiti fisici, confidandosi pure nello spirito.”

Isabel Allende anche qui si dimostra quindi abile narratrice, capace di caratterizzare luoghi e personaggi, dandogli credibilità e spessore… riuscendo inoltre a testimoniare su carta eventi vissuti da lei o da suoi conoscenti, conferendogli un’intensità come solo i migliori scrittori sanno fare.

Concludiamo consigliandovi la lettura di questo romanzo, che sicuramente rientra tra i classici della letteratura latino americana… speriamo inoltre, di conoscere presto il vostro punto di vista tra le righe della nostra pagina Facebook, nel contempo vi salutiamo e vi auguriamo buona lettura.

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 4


Voto finaleVoto 5

Isabel Allende

Scrittrice e giornalista cilena. Dopo aver terminato gli studi a Santiago del Cile, lavora dapprima per la FAO, quindi si dedica a un giornalismo impegnato, scrivendo anche per il cinema e la televisione. Nipote di Salvador Allende, vive in esilio dal 1973, anno del golpe organizzato dal generale Augusto Pinochet Ugarte, al 1988, anno della caduta di Pinochet.
In esilio scrive il primo romanzo, La casa degli spiriti (1982; ebbe una trasposizione cinematografica nel 1993).
Ha scritto romanzi basati sulle sue esperienze di vita, ma ha anche parlato delle vite di altre donne, unendo insieme mito e realismo. In Italia è pubblicata da Feltrinelli.
Tra le prime scrittrici latinoamericane a raggiungere fama mondiale, continua la sua esplorazione del tema politico e di quello personale nei due romanzi successivi – D’amore e ombra (1984) ed Eva Luna (1987) – e nella raccolta di novelle Eva Luna racconta (1992). Del 1992 è anche il romanzo Il piano infinito. Nel 1995 pubblica Paula. Tra gli altri romanzi ricordiamo Afrodita. Racconti, ricette e altri afrodisiaci (1997), La figlia della fortuna (1999), Ritratto in seppia (2001), Il mio paese inventato (2002), La città delle bestie (2003), Il regno del drago d’oro (2003), La foresta dei pigmei (2004). Zorro. L’inizio della leggenda (2005), Inés dell’anima mia (2006), La somma dei giorni (2008), L’isola sotto il mare (2009), Il quaderno di Maya (2011), Il gioco di Ripper (2013), L’amante giapponese (2016), Per Paula. Lettere dal mondo (1997), che raccoglie le lettere ricevute da Isabel Allende dopo la pubblicazione di Paula, La vita secondo Isabel di Celia Correas Zapata (2001), Amore (2013), un miscellanea delle più belle pagine della scrittrice sull’amore, e il sesso, i sentimenti.
E ancora ricordiamo: Oltre l’inverno (Feltrinelli 2017), Lungo petalo di mare (Feltrinelli 2019) che racconta la storia del Winnipeg, una nave che ha portato in Cile 2200 rifugiati spagnoli che fuggivano dalle rappresaglie franchiste e Donne dell’anima mia (Feltrinelli 2020).
È una delle autrici latine di maggior successo, avendo dato alla letteratura sudamericana un contributo enorme; le sue opere sono tradotte in tutto il mondo.

Cover D’AMORE E OMBRA