DAL LIBRO AL FILM: DIECI PICCOLI INDIANI



Carissimi lettori eccoci qui con il nostro terzo articolo della rubrica “Dal libro al film”.
L’opera che oggi vogliamo analizzare con voi è “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie!
Potete trovare la nostra recensione al libro qui!

a cura di Manuela Morana

ATTENZIONE SPOILER!!!

Voglio iniziare dicendovi che di questo meraviglioso libro non esiste un’unica trasposizione cinematografica ma ne esistono diverse.

Personalmente ho deciso di analizzarne e metterne a confronto tre:

Film del 1945

-Il film del 1945 è stato girato dal regista René Clair e ha vinto il Festival del Cinema di Locarno. Realizzarlo è costato 1.200.000 dollari e ha un cast di prim’ordine fatto da numerose star dell’epoca.

Presenta alcune differenze nei nomi dei protagonisti ad esempio il Generale Macarthur qui risponde al nome di Mandrake, Tony Marston è stato sostituito da un principe russo, Nikita Starloff, e il Giudice Wargrave si chiama Quinncannon ed è interpretato da un magnifico Barry Fitzgerald. Oltre alla sua interpretazione ho particolarmente apprezzato Richard Haydn nei panni di Thomas Rogers, Roland Young che si è assolutamente calato nella parte del Detective Blore, June Duprez e Louis Hayward che sono stati dei sorprendenti e innovativi Vera Claythorne e Philiph Lombard.

Qui la filastrocca dei “Dieci piccoli indiani” è in realtà uno spartito musicale e non si trova nelle stanze di ogni invitato.

Alcune delle accuse che vengono rivolte agli invitati sono diverse: ad esempio la Signorina Brent non è più accusata di essere responsabile della morte della sua cameriera (che ha deciso di suicidarsi dopo che lei l’ha cacciata fuori di casa perché ha scoperto la sua gravidanza) ma stavolta è responsabile della morte di suo nipote, Peter Brent, la spietata zitella lo ha mandato in riformatorio perché lo riteneva un “ragazzo tarato” e lui lì si è impiccato.
Vera in questa versione è accusata di aver ucciso il fidanzato di sua sorella, Richard, e non il piccolo Cyril (nipotino di Hugo, l’uomo che Vera amava).

La barca in questa trasposizione si reca sull’isola solo due volte a settimana invece che tutti i giorni come nel libro (anche se poi, anche lì, di fatto non si presenta nessuna barca).
Anche alcune delle morti avvengono seguendo un copione diverso rispetto a quello del libro. Ma nel complesso la storia è abbastanza fedele (a parte il finale) e i personaggi molto ben riusciti.

Film del 1965

-Il film del 1965 è stato diretto da George Pollock, anche in questo caso è stato usato un cast stellare e devo sinceramente dire che gli attori più belli e affascinanti sono quelli di questa pellicola, soprattutto per quanto riguarda Shirley Eaton che interpreta Ann Clyde (e non Vera Claythorne), Hugh O’Brian nei panni di un affascinante Hugh Lombard (non Philiph come nell’originale) e la bellissima Daliah Lavi che recita nel ruolo di Ilona Bergen (una star del cinema tutta pepe che sostituisce la vecchia e bigotta Signorina Brent risultando decisamente più accattivante e simpatica rispetto a quest’ultima).

Di tutte le versioni questa è quella che più si discosta dal libro e forse è anche per questo che è quella che mi è piaciuta meno, sembra proprio di aver a che fare con un’altra storia.
Innanzitutto non c’è alcuna Nigger Island ma qui la villa si trova in montagna, è raggiungibile solo grazie ad una teleferica e nevica (quindi ritengo assai improbabile che la vicenda si svolga ad agosto come nel romanzo).

I nomi dei personaggi sono stati quasi tutti cambiati, a parte quelli che ho menzionato precedentemente, vediamo che: i coniugi Rogers si chiamano Grohmann, il Giudice Wargrave è diventato Cannon, il Generale Macarthur è chiamato, anche qui come nel film del 1945, Mandrake. Il povero Tony Marston non ha pace e, dopo essere stato sostituito da un principe russo nel precedente film, qui si trasforma in un cantante pieno di zelo e con poca fama che si chiama Mike Raven!

In compenso la filastrocca dei “Dieci piccoli indiani” torna nelle camere di ogni ospite come nel libro ma Mike la canticchia comunque dopo cena.

Ci sono ulteriori differenze rispetto al libro come ad esempio il fatto che i coniugi Grohmann arrivano da Vienna e litigano di continuo e il fatto che nella villa c’è “un’interessante collezione di armi da caccia” che non compariva in nessuna delle opere precedenti.

Anche qui alcune accuse sono diverse rispetto al libro: il Generale ha mandato a morte sicura cinque uomini per aumentare il suo prestigio di soldato (mentre nel libro aveva inviato in una missione suicida l’amante di sua moglie); Ilona ha provocato, a sangue freddo, la morte di suo marito; Ann ha, anche qui come nel film del 1945, ucciso il fidanzato di sua sorella; Lombard non ha sterminato una tribù di ventuno indigeni come nel libro ma ha causato il suicidio di Jennifer, la sua fidanzata che era incinta del loro bambino; infine Mike non ha investito due fratellini ma una coppia di sposini.

Anche alcune morti seguono uno schema diverso rispetto a quello del libro e del film precedente ma questo è dovuto dall’ambientazione diversa, ad esempio uno dei personaggi muore cercando di scappare con la teleferica e un altro mentre prova a calarsi con delle funi.

La cosa che accomuna questi due film è che in entrambi il finale è completamente diverso rispetto al libro, “merito” anche di un adattamento teatrale fatto dalla stessa Agatha Christie, ma devo dirvi, in tutta sincerità, che questo mi ha delusa moltissimo.

Nei film si inserisce prepotentemente una vena romantica che rovina completamente il giallo e la perfezione che il libro era riuscito a raggiungere.

In entrambe queste opere non tutti i presenti sono dei veri assassini, infatti Vera/Ann ha “solo” coperto sua sorella che è la vera assassina del suo fidanzato.
Lombard invece non è davvero chi dice di essere, in realtà si chiama Charles e ha preso il posto del suo amico che si era già suicidato poco prima di ricevere l’invito per cercare di scoprire il perché del suo gesto.
Tra i due innocenti scoppia l’amore e nelle trasposizioni cinematografiche si salvano riuscendo alla fine a tornare a casa con gran disappunto dell’assassino che scopre, dopo aver ingerito il veleno e intimato all’ultimo sopravvissuto di impiccarsi da solo (prima che lo faccia la polizia perché trovandolo solo su un’isola con nove cadaveri è impossibile sfuggire a quella sorte), di essere stato ingannato e muore dicendo la frase “mai fidarsi di una donna!”.
Sinceramente l’idea che i due innocenti riescono a salvarsi e che è l’amore e la fiducia che nutrono l’uno nell’altro a salvarli mi è piaciuta, ma avrei preferito che tutto fosse lasciato esattamente com’è nel libro perché questo finale un po’ sdolcinato lo snatura e lo rende quasi un film romantico invece che un giallo.

Miniserie televevisa del 2015

-Miniserie televisiva britannica del 2015, infine è questa l’ultima opera che voglio portare alla vostra attenzione, la sceneggiatura è stata scritta da Sarah Phelps con la regia di Craig Viveiros.
Gli attori ancora una volta sono molto famosi e bravi, mi hanno colpita particolarmente Maeve Dermody che interpreta Vera Claythorne, Aidan Turner (volto noto per aver recitato in film come “Lo Hobbit”, “Shadowhunters – Città di ossa” e “Being Human”) qui nei panni di Philip Lombard e Sam Neill (che ha recitato in film come “Jurassic Park” e “L’uomo bicentenario”) che dà vita a un energico Generale MacArthur.

Questa versione è sicuramente la più fedele (almeno per quanto riguarda i nomi dei personaggi) e attuale, hanno infatti provato ad adeguarla ai tempi introducendo scene che, secondo il mio modesto parere, poco o niente hanno a che vedere con un classico intramontabile come quello ideato dalla Christie, e così ecco comparire cocaina come se piovesse, festini e anche un po’ di sesso che tanto non guasta mai (la cosa che mi ha maggiormente infastidita è che mentre nelle altre due versioni l’amore tra Vera e Philiph era vero e leale qui invece si riduce a un semplice passatempo e i due si rivelano meschini, opportunisti e falsi, inoltre sono entrambi colpevoli dei crimini dei quali sono accusati).
Alcuni omicidi vengono compiuti in modi diversi ad esempio: i coniugi Rogers soffocano con un cuscino l’anziana signora che dovevano accudire (invece di non darle le medicine e avvisare il medico in ritardo); Blore non pronuncia falsa testimonianza per far andare in carcere un innocente che poi lì trova la morte ma picchia fino a far morire un ragazzo innocente solo perché quest’ultimo era omosessuale e il nostro detective un pazzo omofobo.
Anche alcune morti non rispecchiano in modo del tutto fedele quelle del libro.

Il finale è leggermente più vicino a quello reale, ma, mi dispiace, non ci siamo ancora!

Qui almeno muoiono tutti (come nel libro) ma l’assassino parla con l’ultimo superstite prima che questo si impicchi (con più di un piccolo aiutino e dopo aver cercato in tutti i modi di salvarsi anche a costo di ricorrere a bugie e lusinghe) e gli spiega le sue motivazioni cosa che invece nel libro non avviene affatto.
Sinceramente questa versione l’ho trovata abbastanza “viscida”, i personaggi sono tutti più corrotti e meschini per questo devo dire che pur essendo più simile all’originale non ha trovato il mio consenso.

Nel romanzo il finale è meraviglioso, tutta la verità è affidata a una lettera dentro una bottiglia che viene lanciata in mare e poi riportata alla polizia. Nella missiva viene spiegato per filo e per segno tutto quello che è successo e le cause che hanno spinto l’autore di questo folle piano diabolico ad agire così come ha fatto, emerge un certo senso di giustizia e un “convincimento morale” che sta alla base di tutto e ci fa quasi capire e accettare le motivazioni dell’assassino.
Dopo avervi presentato le quattro opere posso in tutta sincerità darvi la mia personalissima classifica:

4° Posto FILM 1965
3° Posto MINISERIE TELEVISIVA 2015
2° Posto FILM 1945
1° Posto LIBRO!!!
Il romanzo in questo caso vince senza ombra di dubbio su qualsiasi trasposizione cinematografica e, tra queste, quella che ho preferito è quella del 1945… Le altre sinceramente non mi hanno entusiasmato e non le rivedrei…


E voi?
Avete letto il libro e visto qualcuno di questi film?
Che impressioni avete avuto?
Qual è il vostro vincitore?

Grazie e arrivederci al prossimo appuntamento con la nostra rubrica “Dal libro al film”!