DAL LIBRO AL FILM: MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI



Carissimi lettori eccoci qui con il nostro quarto articolo della rubrica “Dal libro al film”.
L’opera che oggi vogliamo analizzare con voi è “Mio fratello rincorre i dinosauri” di Giacomo Mazzariol!
La storia vera della famiglia Mazzariol raccontata dal secondogenito Giacomo. Fulcro e protagonista indiscusso del suo racconto è il fratellino Giovanni, più piccolo di 6 anni e affetto dalla sindrome di Down.

Se non avete ancora letto la nostra recensione al libro correte a dare un’occhiata qui “Mio fratello rincorre i dinosauri”.

a cura di Marinella Santopietro

ATTENZIONE SPOILER!!!

Le cose più belle sono anche le più semplici, come in questa vicenda, tutto nasce quasi per caso: il 21 marzo del 2015, Giacomo carica su YouTube un corto, “The Simple Interview”, girato con Giovanni, in occasione della World Down Syndrome Day. Inaspettatamente il video attira l’attenzione di molti quotidiani che gli dedicano le prime pagine e gli apprezzamenti arrivano anche dall’estero.
Alla luce di questo grande successo, Giacomo viene spronato a raccontarsi, questa volta, mettendo tutto nero su bianco. Nel 2016 “Mio fratello rincorre i dinosauri” viene pubblicato da Einaudi e nel 2019 la storia della famiglia Mazzariol approda al cinema con il film del regista Stefano Cipani, girato tra Cento, Pieve di Cento, Anzola dell’Emilia e Bologna.
Sapere che ad un libro segue una trasposizione cinematografica mi incuriosisce e nel contempo mi spaventa sempre un po’. La possibilità di trovare delle incongruenze e degli stravolgimenti inesistenti nel primo, rischia di far perdere attenzione e interesse nella visione del secondo. Purtroppo in questo caso di differenze tra libro e film ne ho riscontrate diverse, proviamo ad esaminarle insieme dando prima un’occhiata al cast.
Alessandro Gassmann interpreta papà Davide, molto bravo a trasmettere l’ironia e l’attaccamento alla famiglia che caratterizzano questo personaggio, a cui ha saputo imprimere la giusta personalità; la bella Isabella Ragonese nei panni di mamma Katia, colonna portante dell’intera famiglia, ha un sorriso dolcissimo e l’espressività dei suoi occhi vi incanterà; Francesco Gheghi impersona Giacomo adolescente e purtroppo, soprattutto nella parte iniziale del film, non trasmette alcuna emozione, contrariamente a ciò che avviene leggendo le vicende del vero Jack e soprattutto imparando a conoscerlo attraverso la sua opera prima; Lorenzo Sisto nel ruolo di Giovanni, con il sorriso che va da orecchio a orecchio, gli occhi a mandorla sorridenti e i suoi abbracci che esprimono quanto di più dolce e puro possa esistere, rende giustizia al vero Mazzariol.
In conclusione su questi personaggi posso dirvi che, avendo anche visto diverse interviste alla vera famiglia Mazzariol, i miei complimenti vanno agli interpreti di mamma Katia e Gio che sono riusciti a calarsi perfettamente nelle loro parti e nel caso di Isabella Ragonese è stato molto piacevole riscontrare anche una somiglianza fisica con il personaggio che rappresenta.
Ho trovato deludente invece l’interpretazione di Giacomo, a mio modesto parere, l’attore non è riuscito a trasmettere la vera natura del ragazzo, infatti Jack, dai suoi video, risulta molto più sensibile, simpatico ed ironico e questo è uno degli aspetti del film che mi ha maggiormente delusa.
Per quanto riguarda i personaggi secondari Arianna Becheroni è Arianna, ragazza di cui Jack è innamorato, brava nel suo ruolo, nonostante il suo personaggio e le vicende legate ad esso non rispecchino fedelmente il libro; Roberto Nocchi è Vittorio, migliore amico di Giacomo, ha rappresentato un’altra grande delusione perchè, da figura fondamentale nel libro, perde quasi del tutto importanza nel film a causa di un’interpretazione scialba e priva di colore; Rossy De Palma è zia Dolores, per quanto mi sia piaciuta come attrice, non ne ho apprezzato la presenza nel film, essendo un personaggio che non trova riscontro nel libro, inserito di sana pianta al posto della mitica zia Fede, sorella di mamma Katia; Gea Dall’Orto nei panni di Chiara e Mariavittoria Dallasta nei panni di Alice, sorelle di Jack, restano personaggi secondari e poco rilevanti nel film e appena accennati nel libro; Edoardo Pagliai e Saul Nanni nei rispettivi ruoli di Scar e Brune, un duo di musicisti amici di Jack, risultano due simpatiche figure sia nella pellicola che su carta.
Spostiamo ora il nostro focus dai personaggi alla storia. Esaminiamo insieme gli avvenimenti del film paragonandoli a quelli raccontati dal giovane Mazzariol nel libro, evidenziandone le differenze.

Il film comincia con un’immagine molto bella: una station wagon con a bordo l’intera famiglia diretta presso il parcheggio deserto di un centro commerciale, nel quale Katia e Davide annunciano l’arrivo di Gio.
Una prima differenza, non sostanziale riguarda proprio il parcheggio, nel libro infatti questo è grande e desolato e appartiene ad una fabbrica ed è proprio lo stesso posto che i genitori scelgono di usare, qualche tempo più tardi, per comunicare a Jack e le sorelle che il loro fratellino Gio sarà speciale. Mentre nella pellicola Davide e Katia scoprono solo dopo la nascita di Gio della malattia e lo comunicano agli altri figli in ospedale, alla presenza della nonna e della zia Dolores.

Nel libro Dolores non esiste, in un certo senso è la sostituta simpatica, ma non all’altezza della zia Fede, idolo di Giacomo.

Sia libro che nel film è riservato un posto speciale, al migliore amico di Giacomo, Vitto, sin dall’infanzia è infatti l’unico col quale condivide i pensieri e le paure che riguardano Gio. Crescendo però, i timori di Jack subiscono una trasformazione divenendo rabbia e vergogna per quel fratello tanto strano.

Notevoli differenze cominciano proprio a questo punto.

Nel romanzo Giacomo frequenta la scuola media, ci fa assistere, addirittura, al suo esame di terza. Per tutti e tre gli anni non dice a nessuno di avere un fratello, nemmeno alla bella Arianna, sua compagna di classe di cui è segretamente innamorato.
Lui e Vitto decidono di iscriversi in due licei diversi.
Nella trasposizione cinematografica Jack e Vitto devono decidere quale sarà la scuola superiore da frequentare, ne visitano alcune ed è in una di queste che conoscono Arianna. La decisione di Giacomo ricade sulla scuola scelta dalla ragazza, trascinando con sé anche l’amico. I tre vengono collocati nella stessa classe e durante l’autogestione Giacomo dichiara di avere due sorelle e che il fratello è morto.

In entrambe le opere si nota in Giacomo un’evoluzione, una maggiore consapevolezza e soprattutto il superamento dei timori legati al futuro di Gio, che permette a entrambi, e alla famiglia in generale, di affrontare con serenità ciò che il futuro riserva.
Per questo, appena Jack si lascia andare alla tenerezza, all’amore verso il fratello qualcosa di speciale accade, e siamo qui ora a parlarne.
Per concludere posso dire che, a mio modesto parere, questa volta il LIBRO batte il FILM. Devo riconoscere che alcune scene, in particolare quelle finali, mi hanno emozionata tanto.
La famiglia riunita a dare certezze, protezione e coraggio… Gio a regalare sorrisi a tutti, non si sa se rincorrendo i dinosauri, ma di sicuro libero come nessuno di noi sarà mai!

E voi che ne pensate? Avete letto “Mio fratello rincorre i dinosauri”, visto il film o entrambi? Quale avete preferito?

Buona lettura, buona visione e arrivederci al nostro prossimo appuntamento con la rubrica “Dal libro al film”!

“The Simple Interview”