Dantedì a 700 anni dalla morte di Dante

Consigli di lettura per celebrare Dante

a cura di Rosa Zenone


Illustrazione di Rosa Zenone

Il 25 Marzo 1300 è una data immortale, è il giorno durante il quale Dante Alighieri si sarebbe perso nella selva oscura e avrebbe dato inizio al viaggio più noto e fantasmagorico di sempre. Proprio in ricordo di tale evento, il 25 Marzo è divenuto il giorno destinato a celebrare il nostro poeta, acquisendo l’epiteto di Dantedì. Ma la giornata odierna è ancor più speciale, poiché ricorre anche nell’anno dei 700 anni dalla morte del sommo poeta, dunque quale occasione migliore per onorarlo? Lo si può fare riprendendo in mano le sue opere, ma anche approfondendolo ulteriormente e riscoprendolo sotto una nuova luce. Dante Alighieri d’altronde non solo ha segnato la nostra civiltà e il nostro immaginario ma, nel suo essere incisivo ed eclettico, ha trasmesso una mole di materiale a noi posteri pressoché infinita. Molti autori e studiosi vi hanno incentrato le proprie opere e in tempi recenti, dato l’importante anniversario, l’editoria in tale settore è stata particolarmente florida. Abbiamo selezionato alcune interessanti letture incentrate su Dante, di diverso genere per andare incontro ai gusti di ogni singolo lettore, nella nostra rapida panoramica siamo sicuri che riuscirete a scovare qualcosa di allettante! 

 

A riveder le stelle di Aldo Cazzullo e Dante di Alessandro Barbero

Cominciamo il nostro iter dantesco con alcune uscite editoriali di cui si è discusso a lungo. La prima è A riveder le stelle di Aldo Cazzullo (Mondadori, 2020),  un viaggio non solo all’interno della Divina Commedia ma dell’Italia, in una lettura del passato che guarda al presente e che celebra il contributo dantesco alla base della nostra cultura nazionale. Ancor più storico è Dante di Alessandro Barbero (Laterza, 2020), una vera e propria biografia accurata e ben ancorata al contesto di ambientazione. 



Le parolacce di Dante Alighieri di Federico Sanguineti e Le donne di Dante di Marco Santagata

Naturalmente non mancano proposte incentrate sull’opera più affascinante di sempre, la Divina Commedia. La bibliografia al riguardo è più che ampia, ma noi vogliamo proporvi in particolare due opere di approfondimento che possano mostrarvi aspetti su cui potreste non esservi soffermati; basato su un aspetto poco ordinario e inedito, è Le parolacce di Dante Alighieri di Federico Sanguineti (Tempesta Editore, 2021), un saggio in grado di mostrarci anche contenuti che non ci saremmo  aspettati, una lettura tanto dotta quanto originale.  Aspetto risaputo, ma molto interessante, è la forte presenza femminile nella Divina Commedia, tematica oggetto del libro di Marco Santagata Le donne di Dante (Il Mulino, 2021), un lungo itinerario di donne, di quelle che hanno popolato non solo la vita del sommo poeta, ma soprattutto le sue opere, in particolare la più celebre.



La divina commedia riveduta e scorretta di Se i social network fossero sempre esistiti e PaperDante

Per i lettori più inclini all’ironia e alla parodia, segnaliamo La divina commedia riveduta e scorretta (Longanesi, 2020) di Se i social network fossero sempre esistiti, che sulla stessa riga seguita dall’omonima pagina social, trasformano e attualizzano il viaggio dantesco. Nel chiudere la nostra rapida rassegna di consigli, non può certo mancare qualcosa per i più piccoli, e chi è in grado di parlar loro di argomenti elevati attraverso riuscite parodie meglio della Disney? Ecco allora PaperDante (Disney Libri, 2021) dove un baby Paperino Dante, dopo essersi perso in una grotta, incontrerà poi finalmente la sua Papertrice! Nel volume vi sono anche due ulteriori storie a fumetti ripubblicate, L’ inferno di Paperino e L’ inferno di Topolino.



Nella speranza di avervi fornito interessanti spunti di lettura, vi salutiamo, e nel farlo vi invitiamo a passare qualche ora in compagnia di Dante, nel modo in cui più vi aggrada, perché ricordate che Dante è tutto ma meno che noioso. Soprattutto se a scuola non doveste averlo apprezzato, dategli una seconda chance, perché la merita ampiamente.