DESCENDENS

di Alessandra Paoloni

“Descendens” di Alessandra Paoloni
Editore:Delrai Edizioni
Genere: Fantasy
Pagine:366
Data di pubblicazione: 23/07/2018

Cari lettori,
oggi vi proponiamo un fantasy del tutto particolare ed avvincente, una storia in cui vecchi rancori, magia e maledizioni si intrecciano dando vita a qualcosa di originale ed affascinante.
Si tratta di “Descendens” di Alessandra Paoloni, un libro che vi terrà incollati alle sue pagine dall’inizio alla fine, e vi lascerà letteralmente senza parole.
Buona lettura!

a cura di Rossana Bizzarro

Sinossi di DESCENDENS

Per Emma, da Marta Vasselli.

Quelle parole scritte a mano da sua nonna sulla busta ingiallita le parevano incise con un inchiostro indelebile che sembrava aver vinto l’incuria del tempo.
Marta Vasselli. Esattamente come era accaduto per il nonno, Emma non aveva conosciuto nemmeno quella donna. Sapeva soltanto che era morta moltissimo tempo addietro. Nessuno le aveva mai parlato di lei, raccontandole di aneddoti o vecchie storie, eppure aveva indirizzato una lettera alla nipote che non aveva mai incontrato. Forse quelle righe le avrebbero indicato la sua eredità.
Un paese alle porte di Roma, una maledizione stregonica, una discendente tanto attesa per compiere chissà quale maleficio. Quando Emma e la famiglia tornano a Tiepole per la morte del nonno Achille Pagliari, la ragazza è ignara del fardello che porta da sempre: lei è la nipote di Marta Vasselli, la strega di cui tutti hanno paura. Suo padre e sua madre non le hanno mai detto la verità, nascondendole il suo futuro come diretta erede di una malefica e crudele strega. A parlarle di quanto ancora non sa di se stessa sono gli occhi dei tiepolesi, la scrutano e la studiano cercando di carpire i segreti occultati dentro di lei, in attesa di vedere compiersi ciò che stanno temendo da anni. Nessuno sa cosa celi questa maledizione, eppure gli abitanti la temono.
Uno spettacolare urban fantasy italiano, dalla penna talentuosa dell’autrice Alessandra Paoloni, dove niente è come sembra e la vera sfida è sopravvivere alla verità. Le sicurezze della vita sono labili certezze da distruggere per scoprire davvero il proprio destino.

Recensione

Un paesino ostile e chiuso, una maledizione di cui si sa poco o niente, una scomoda eredità, trasformazioni, stregonerie, segreti e vendette… come può una ragazza di appena vent’anni affrontare tutto ciò, quando fino a qualche giorno prima la sua vita trascorreva tranquilla e felice tra università, amici e shopping? Come può proteggersi dai tanti nemici che la considerano l’erede diretta, la discendente di una strega, tornata in paese per continuare ciò che sua nonna aveva iniziato? Come può farlo, se lei stessa non ha mai incontrato sua nonna, né conosce la sua storia?
Tante sono le domande che Emma Onofri ha da porre, ma solo a poche viene data qualche risposta.

Coinvolgente ed appassionante, “Descendens”, è un fantasy di tutto rispetto, cattura l’attenzione fin dall’inizio e, Alessandra Paoloni, con la sua bravura e il suo talento, ci permette di far parte di questa realtà così misteriosa ed inquietante, nuova per noi, dove nulla è come sembra, e dove tutti non sono quelli che dicono di essere.
Ogni singolo abitante di questo strano posto, Tiepole, nasconde qualcosa, tante sono le persone colpite dalla maledizione di Marta Vasselli, nonna di Emma, e molte non vedono di buon occhio il ritorno di sua figlia e di sua nipote in paese.

Tiepole non era un posto comune e i suoi abitanti conservavano segreti che la sua mente avrebbe faticato ad accettare.


Come appena detto, dunque, a fare da sfondo alla storia c’è questo bizzarro e cupo paesino, Tiepole, immerso nel verde, pieno di viuzze, vicoli e strade che sembrano tutte uguali. Non ci sono scuole o locali per i pochi giovani che vi risiedono, non c’è socializzazione, al contrario, ognuno sta per i fatti propri. C’è solo un bar, dove i tiepolesi si recano giusto il tempo per un caffè, e poi ciascuno ritorna alle proprie cose.
La descrizione di questo luogo, da parte dell’autrice è perfetta, ci sembra davvero di passeggiare per le vie fatte unicamente di sanpietrini, e guardarci attorno spaventati ma, nello stesso tempo colpiti dalla sua bellezza antica.

Dopo la morte del nonno, Emma, sua mamma Laura e suo padre Flavio, si recano a Tiepole, nella vecchia casa di famiglia. In teoria, dovrebbero rimanere solo pochi giorni, giusto il tempo di sistemare alcune cose, ma in realtà la giovane dovrà rimanerci più di quel che crede.
Lei è la discendente di Marta Vasselli, la strega che tutti temevano in paese e che temono ancora, nonostante sia morta già da un po’, e hanno paura di Emma e di quello che potrebbe fare.
Tante sono le verità che i genitori le hanno tenuto nascosto per proteggerla, per sottrarla ad un destino già scritto, ad una maledizione che non si sa in cosa consista e per evitare che diventi proprio come Marta, crudele e vendicativa.

Tua madre per anni ha avuto incubi di ogni genere. Non te lo ha mai dato a vedere, soffriva per colpa del suo passato. Ma non possiamo più scappare, certe cose ti restano addosso come una seconda pelle. E tu… era impossibile continuare a tenerti segreto tutto questo. Tiepole prima o poi ti avrebbe chiamata. È la maledizione…


Grazie all’aiuto dei Maledetti, ragazzi come lei, costretti a vivere con una maledizione fin dalla nascita, Emma, un po’ alla volta, scoprirà verità terribili da accettare, comprenderà il motivo per cui i tiepolesi odiavano sua nonna e ora odiano lei, avrà a che fare con mostri di ogni genere e con rancori e vendette covati per anni.
In tutto questo caos e lotte continue per proteggere la sua vita e quella di chi ama, capirà anche cos’è la vera amicizia e soprattutto cos’è l’amore.
Rimane però ancora da capire in cosa consiste la maledizione di Marta Vasselli…
Riuscirà Emma a venire a capo di questo complicato e ingarbugliato enigma?

Emma mi è piaciuta fin da subito, la sua determinazione, il suo coraggio e il fatto di non volersi mai nascondere dai tiepolesi, anzi, di mostrare loro che è molto diversa da sua nonna, dimostra il suo forte carattere. È delusa e ferita dal comportamento dei suoi genitori, e anche se sa che le hanno taciuto la verità solo per proteggerla, lei avrebbe preferito sapere subito tutto, e forse così molte tragedie ed equivoci si sarebbero potuti evitare.

Se all’inizio il suo unico pensiero è quello di scappare da Tiepole, questo posto così freddo, indifferente, in cui il sole non splende quasi mai, per tornare nella sua amata Roma, man mano che scopre nuove cose che la riguardano, si sente sempre più a casa, e inizia a capire che d’ora in poi è qui che vivrà, insieme ai Maledetti, a questa maledizione che incombe su di lei e alla presenza costante di Marta Vasselli.
Tutto ciò però non la spaventa, al contrario, vuole scoprire cosa ha riservato per lei sua nonna e soprattutto, vuole mostrare all’intero paese che lei non è il nemico, ma forse l’unica persona in grado di aiutarlo.

Marta Vasselli, la strega che Emma non aveva mai conosciuto in vita sua e della quale tutti parlavano avendone timore, in realtà tesseva ancora i destini di tutti. Era sempre stata lì, a Tiepole, tra quelle mura. Non se n’era mai andata. Era rimasta avvinghiata a quella terra attendendo il ritorno di sua nipote, o quello della discendente. O magari di entrambe.


Tanti e tutti diversi tra loro sono i personaggi che compaiono nella storia, e ognuno di essi riveste un ruolo fondamentale per la buona riuscita del libro, e non solo, ciascuno ha qualcosa da difendere, da rivendicare o da vendicare.

I temi trattati in “Descendens” sono vari: l’amicizia, il rapporto tra genitori e figli, la magia nera, l’amore, i vecchi rancori, l’incapacità di accettarsi per come si è, la paura costante di far del male a chi si vuole bene, i segreti, le bugie, il tradimento.

Lo stile dell’autrice è descrittivo, la sua scrittura chiara e scorrevole e il suo modo di coinvolgere ed ammaliare il lettore è notevole e innato.
Tanti sono i colpi di scena e i momenti di suspance, e il finale imprevedibile stuzzica e incuriosisce, rendendoci così impazienti di leggere il seguito.

Di un solo pensiero era sicura: dopotutto, era a casa.


Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5



Si ringrazia la casa editrice per averci cortesemente fornito il materiale.