FU SERA E FU MATTINA

di Ken Follett

Fu sera e fu mattina di Ken Follett

Genere: romanzo storico
Editore: Libri Mondadori
Pagine: 781
Edizione: 16/09/2020

a cura di Elide

Bentrovati amici lettori,
per tutti voi che come noi avete amato la trilogia de “I Pilastri della Terra”, che amate il romanzo storico e il romanzo a firma Ken Follett, ma anche per coloro che al contrario ancora non conoscono la sua penna, oggi abbiamo il piacere di parlarvi e di presentarvi “Fu sera e fu mattina” il prequel all’opera più famosa del narratore e classe 1989.

Sinossi di FU SERA E FU MATTINA:

Questo romanzo è il prequel della magnifica saga di Kingsbridge amata da milioni di lettori nel mondo. Ken Follett conduce il lettore in un viaggio epico pieno di sorprese, avventura, coraggio, amore, odio e ambizione che termina dove I pilastri della terra hanno inizio. 17 giugno 997. Non è ancora l’alba quando a Combe, sulla costa sudoccidentale dell’Inghilterra, il giovane costruttore di barche Edgar si prepara con trepidazione a fuggire di nascosto con la donna che ama. Ma i suoi piani vengono spazzati via in un attimo da una feroce incursione dei vichinghi, che mettono a ferro e fuoco la sua cittadina, distruggendo ogni cosa e uccidendo chiunque capiti loro a tiro. Edgar sarà costretto a partire con la sua famiglia per ricominciare tutto da capo nel piccolo e desolato villaggio di Dreng’s Ferry. Dall’altra parte della Manica, in terra normanna, la giovane contessa Ragna, indipendente e fiera, si innamora perdutamente del nobile inglese Wilwulf e decide impulsivamente di sposarlo e seguirlo nella sua terra, contro il parere di suo padre, il conte Hubert di Cherbourg. Si accorgerà presto che lo stile di vita al quale era abituata in Normandia è ben diverso da quello degli inglesi, la cui società arretrata vive sotto continue minacce di violenza e dove Ragna si ritroverà al centro di una brutale lotta per il potere. In questo contesto, il sogno di Aldred, un monaco colto e idealista, di trasformare la sua umile abbazia in un centro di erudizione e insegnamento entra in aperto conflitto con le mire di Wynstan, un vescovo abile e spietato pronto a tutto pur di aumentare le sue ricchezze e il suo potere. Le vite di questi quattro indimenticabili personaggi si intersecano, in un succedersi di continui colpi di scena, negli anni più bui e turbolenti del Medioevo.

Recensione di FU SERA E FU MATTINA:

Anno 997 d.C., Combe, Inghilterra sudoccidentale. Edgar sta per realizzare il sogno della sua vita, sta per fuggire con quello che è il suo grande amore, Sunni. La ventunenne, di tre anni più grande di lui, è sposata con Cyneric da quando aveva quattordici anni ma non lo ama. Ha deciso di seguire il suo cuore e ad attendere i giovani vi è un futuro fatto di momenti di condivisione e crescita insieme. O almeno così credono e sperano. Perché proprio quando tutto sembra essere pronto per prendere forma e realizzarsi ecco che un nemico inaspettato si propone all’orizzonte, l’attacco delle navi vichinghe è imminente. Sunni perirà in uno scontro ravvicinato con uno degli invasori dedito a volerla rendere schiava e Edgar, costruttore di barche, non potrà far altro che fuggire insieme alla sua famiglia nel villaggio di Dreng’s Ferry. Non c’è più nulla per loro, tutto quel che avevano è andato distrutto e Pa’ è morto dissanguato a causa di una amputazione al braccio destro da parte del nemico. Nel contempo Ragna, figlia del conte Hubert di Cherbourg decide di sposare Wilwulf e di seguirlo nel suo regno. Si ritrova in una Normandia fatta di violenza e lotte di potere, un luogo in cui non ci sarà spazio per i sentimenti e in cui è l’arretratezza a regnare sovrana. Infine, il monaco Aldred è mosso dal desiderio idealista di erudizione e spera di poter trasformare la sua abbazia in un luogo di insegnamento. Questo lo pone in collisione con Wynstan, il vescovo assetato di potere e arrivista che non vede per questo di buon occhio i suoi piani.

«Il suo pensiero andò a Aldred. Era dispiaciuto per il monaco, un uomo che voleva solo fare del bene. Era stato coraggioso a mettersi contro un vescovo. Forse troppo coraggioso: la giustizia non era di questo mondo, ma dell’altro.»

“Fu sera e fu mattina” è un romanzo corposo, succoso, che si lascia divorare e che resta. È uno scritto in cui l’autore offre al suo lettore un grande approfondimento storico e che è il frutto di un grande lavoro di ricerca durato due anni a cui è seguito un ulteriore anno di stesura.
L’opera si apre al suo lettore offrendo una panoramica ristretta, e qui la prima differenza con gli altri titoli, a soli dieci anni. Le vicende che iniziano nel 997 d.C. terminano infatti nel 1007. Siamo in pieno Medioevo e non mancano colpi di scena fatti di emozione, tradimenti, vendetta, amore, odio, desiderio di rivalsa, speranza per il futuro e coraggio. I protagonisti di “Fu sera e fu mattina” conquistano chi legge per la grande empatia che suscitano. Si è in simbiosi con Edgar e la sua volontà di costruire e si è in simbiosi con la natura antipatia suscitata da Wynstan. Un caleidoscopio di personalità ciascuna magistralmente costruita e dipinta.
Assistiamo, ancora, a quello che è l’antefatto di quella che sarà la futura Kingsbridge e in un battito di ciglia giungiamo al finale di un componimento che scuote e resta. Notevoli sono le ricostruzioni storiche e le ambientazioni che vengono ricostruite con cura e nel rispetto di usi e consuetudini del tempo.
“Fu sera e fu mattina” è il perfetto prequel de “I pilastri della Terra”, è meritatamente il libro più atteso dell’anno, un titolo che si lascia divorare e che si sedimenta nel cuore.

Il nostro giudizio:
Stile:5
Trama:5
Piacevolezza:5
Copertina:5
Voto finale:5

Ken Follett

Scrittore inglese. Laureato in filosofia, poi cronista in un quotidiano, è diventato uno dei più popolari autori di best-seller con La cruna dell’ago (Eye of the needle, 1978).
Nell’infanzia è nata la sua passione per la lettura “Non avevo tanti libri, e sono sempre stato grato alla biblioteca pubblica. Senza libri gratuiti non sarei diventato un lettore accanito, e se uno non è lettore non può essere neanche scrittore” ha dichiarato. Nel settembre del 1970, appena uscito dall’università, lavora come cronista per il «South Wales Echo» di Cardiff e poi come editorialista dell’«Evening News» di Londra. Non avendo sfondato come “il giornalista investigativo fenomenale” che aveva immaginato di poter essere, Ken Follett si dedica alla scrittura di romanzi. Nel 1974 lascia il giornalismo e comincia a lavorare per una piccola casa editrice, la Everest Books. È La cruna dell’ago che lancia Follett come scrittore di best-seller. Pubblicato nel1978, vince il premio Edgar e vende rapidamente più di 10 milioni di copie: l’inizio di una carriera travolgente. I suoi romanzi, che hanno trame ben congegnate e ricche di suspense, combinano avventura, ricostruzione storica, spionaggio e thriller: fra i molti, spesso portati con successo sullo schermo, si ricordano Il codice Rebecca (The key to Rebecca, 1980); L’uomo di Pietroburgo (The man from St. Petersburg, 1982); Sulle ali delle aquile (On wings of eagles, 1983); I pilastri della terra (The pillars of the earth, 1989); Una fortuna pericolosa (A dangerous fortune, 1993); Il terzo gemello (The third twin, 1996); Il martello dell’Eden (The hammer of Eden, 1998, premio Bancarella); Codice a zero (Code to zero, 2000); Il volo del calabrone (Hornet flight, 2002). Mondo senza fine, pubblicato nel 2007, è il seguito del popolarissimo I pilastri della terra. Il libro fa ritorno a Kingsbridge duecento anni dopo e mette in scena i personaggi de I pilastri. La saga di Kingsbridge prosegue con l’ultimo romanzo, La colonna di fuoco (2017). I protagonisti del ciclo epico successivo in tre romanzi abbracciano cinque generazioni su tre continenti, nella Trilogia del Secolo. La caduta dei giganti (2010); L’inverno del mondo (2012); I giorni dell’eternità (2014). Del 2019 il breve scritto Notre-Dame, omaggio alla cattedrale prigina dopo l’incendio. Del 2020 Fu sera e fu mattina un viaggio epico che termina dove I pilastri della terra hanno inizio.