I RIFUGI DELLA MENTE

di Christian Montanaro

“I rifugi della mente” di Christian Montanaro
Editore: Les Flâneurs Edizioni
Genere: Narrativa
Pagine: 274
Data di pubblicazione: 22 dicembre 2021

Cari lettori, lo psicoanalista John Steiner ha definito i cosiddetti “Rifugi della mente” come “Luoghi mentali in cui ci si ritira quando si vuole sfuggire a una realtà insostenibile perché angosciosa. Si tratta di zone della mente in cui trionfa l’onnipotenza e, in fantasia, qualunque cosa è permessa. Il sollievo che si ricava dal ritirarsi in questi rifugi comporta però il rischio dell’isolamento e quindi della compromissione delle relazioni con gli altri.”
Questi sono ripari, seppur rischiosi, dove le persone incapaci di reagire a un grande dolore trovano un po’ di pace.
Ma se non fossero creati dalla nostra mente bensì manipolati dall’uomo con il supporto della tecnologia, come potrebbe reagire la psiche?
È lo scenario che ci prospetta il bravo Christian Montanaro nel romanzo, in bilico tra narrativa e mistero, di cui vi parliamo qui di seguito e intitolato, non a caso, “I rifugi della mente”.
Buona lettura!

a cura di Pamela Mazzoni

SINOSSI DI I RIFUGI DELLA MENTE

Cambiare la propria vita secondo i propri sogni e le proprie aspettative, lontano da ogni negatività per raggiungere la felicità eterna. È questo che il famoso psichiatra Frank Perry promette ai suoi clienti attraverso il progetto Omnilife, prodotto di punta della sua Psychologies Corporation, creando degli invitanti rifugi per menti e cuori affranti dal dolore.
Come quello di Daniela Bonetti, studentessa barese alle prese con un peso troppo grosso da affrontare per la sua giovane età.
Se da un lato il progetto raccoglie consensi, dall’altro c’è chi invece sospetta ci sia qualcosa di losco dietro e inizia pertanto a indagare sul conto del professor Perry e sulla sua misteriosa organizzazione.
Qual è, infatti, il vero prezzo della felicità?

RECENSIONE

«Il tocco del destino, signore e signori. Chissà quante volte ne avrete sentito parlare. Trovare d’improvviso la nostra vita stravolta da eventi imprevedibili. A chi non è capitato? È questo il tocco del destino. Quella mano invisibile che, di tanto in tanto, sembra divertirsi a complicarci le giornate».


La vita può essere magnanima e crudele, ti porta in paradiso ma ti mette davanti anche alle porte dell’inferno.
Quando perdi una persona cara quelle porte si aprono e l’inferno diventa la tua casa: il dolore ti annichilisce, ti toglie il fiato, e rimani inebetito di fronte all’ineluttabile.
Quella persona non c’è più.

Ma se vi fosse il modo di rivederla cambiando il passato, con una sorta di riprogrammazione dei ricordi?
Questo è quello che promette di fare l’ambiguo, arrogante e carismatico Frank Perry, eminente psichiatra dotato di un eloquio affascinante e quasi ipnotico e fondatore della Psychologies Corporation, attraverso un progetto quantomeno ambizioso, l’Omnilife.

“Alcuni di noi, come dicevo prima, preferiscono astrarsi dalla realtà, vivendo nel più confortevole mondo della fantasia. È un numero in costante aumento, mi creda, e il progetto Omnilife serve proprio a questo. A costruire realtà alternative talmente sofisticate e credibili da sembrare quasi reali e, quel che più conta, aderenti ai nostri bisogni e alle nostre aspettative».
«Mi sembra inverosimile. In che modo può accadere tutto ciò?».
Frank Perry rispose in modo tanto dolce, quanto suadente, come a voler far entrare quel concetto quasi in sordina nelle orecchie del pubblico presente.
«Dando forma ai sogni».


Daniela Bonetti, giovane studentessa barese in trasferta a Parigi, sembra la candidata ideale per la decisiva messa a punto del progetto, atta anche a raccogliere i fondi per la sua immissione sul mercato: Daniela ha subito un lutto devastante, è fragile e impotente di fronte a un divorante senso di colpa e all’immenso vuoto che sente dentro di sé.
Per questa giovane donna, dopo le iniziali e logiche perplessità, l’unica alternativa a quella sofferenza atroce è entrare a far parte di Omnilife: se il prezzo da pagare per la sua felicità è vivere in una realtà artefatta, ben venga.
Ma se il conto finale fosse più salato?

Una misteriosa “talpa” all’interno della Psychologies, però, semina dubbi sull’effettiva validità del progetto, facendo drizzare le orecchie all’abile giornalista Adam Downey che, coadiuvato dai preoccupati genitori di Daniela e da una persona molto vicina a Perry, dà inizio a un’indagine piuttosto pericolosa.
L’Omnilife è soltanto un bluff dettato da un insensato delirio di onnipotenza o una scoperta rivoluzionaria?

Con “I rifugi della mente” Montanaro ci porta all’interno degli strani meccanismi della nostra psiche e ci mette di fronte a un dilemma straziante: preferiremmo vivere in un dolore reale che sembra non avere fine oppure trovare un “rifugio” accogliente, dove i brutti ricordi spariscono e la vita si svolge secondo i nostri sogni e desideri, anche se ciò comporta un distacco dalla realtà?
Capirete bene che la risposta a questo quesito al limite del retorico è piuttosto ovvia, specialmente se rivolta nel momento giusto a persone pervase da un’infinita tristezza.
E questo il presuntuoso professor Perry lo sa bene, anche se nella sua testarda convinzione di essere infallibile nel plasmare la mente ha tralasciato la più semplice delle considerazioni: il nostro cervello risponde alle forzature esterne in modi del tutto imprevedibili e i rassicuranti rifugi possono diventare pericolose trappole…

Una narrazione molto scorrevole per un romanzo che ha una trama intrigante e niente affatto scontata; i personaggi sono interessanti e grazie alle rispettive e ben calibrate caratterizzazioni risultano funzionali alla presentazione delle tematiche piuttosto profonde, vero perno del libro, che diventano non di rado motivo di personali riflessioni durante la piacevole lettura: la perdita di una persona amata, l’impossibilità di affrontare il conseguente dolore e la fragilità che ne deriva, i limiti dell’etica professionale, l’avidità e il senso di potere.
Il tutto presentato in modo semplice e chiaro, cosa che rende “I rifugi della mente” un libro godibile e ben scritto.

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5



CHRISTIAN MONTANARO

Christian Montanaro è avvocato, giornalista pubblicista, scrittore e regista cinematografico.
Esordisce nel 2012 con “Campioni a chi?” (Società Editrice Dante Alighieri di Roma), che è stato in due diverse settimane del 2012 il secondo libro elettronico più venduto in Italia sul circuito ultimabooks.it.
Nel 2013 ha vinto il terzo premio, per la sezione cinema, al concorso “Avvocato & Scrittore 2013” indetto dall’Ordine degli Avvocati di Bari e dalla Apulia Film Commission.
Nel 2014 ha pubblicato il romanzo “Bestseller– l’incubo riNcorrente” (Mario Adda Editore), che ha ricevuto la menzione d’onore per la narrativa edita al concorso letterario nazionale “Bari città aperta”.
Nel 2017 ha pubblicato il racconto “L’allenatrice” (Mario Adda Editore).
Ha scritto anche i cortometraggi “Occhi negli Occhi”, “L’animattore” e “Il giorno del giudizio”. Attualmente per il Giornale di Puglia cura la rubrica “L’angolo dello scrittore”.
Si ringrazia la casa editrice per averci cortesemente fornito il materiale.