IL BOSCO DI LAKESTONE

di Emilio Cardaropoli

Il Bosco di Lakestonedi Emilio Cardaropoli
Editore: Bookabook
GenereFantasy/Horror
Pagine207 circa
Edizione: L’opera partecipa alla campagna crowfunding della Bookabook, è in attesa di essere pubblicata ma è pre-ordinabile.

a cura di Elisa Mazza

Amici Lettori,
oggi recensirò per voi Il Bosco di Lakestone di Emilio Cardaropoli, un horror d’esordio intrigante e sottilmente provocatorio. Preparatevi a sentirvi drizzare le radici dei capelli e farvi catturare dal romanzo: il male vi sta già cercando..
Buona Lettura!

Sinossi di Il Bosco di Lakestone

Manca poco meno di un mese all’arrivo delle vacanze invernali, ma per gli abitanti del piccolo paesino di Lakestone c’è poco da festeggiare. Ormai sono decenni che l’inverno lascia dietro sé una scia di misteriose sparizioni, ed il bosco che circonda il paese si trova sempre più spesso al centro delle inquietanti storie raccontate dai cittadini. Nonostante sia impossibile abituarsi ad una situazione tanto spaventosa, a Lakestone la gente ha comunque imparato a conviverci. Ma Julian e la sua famiglia, in viaggio verso Lakestone per passare il Natale tra il silenzio delle montagne, non sanno ancora cosa li attende, e quando capiranno di essere in pericolo sarà troppo tardi. Dovranno scegliere se nascondersi e pregare come il resto dei cittadini in paese, sperando che l’inverno finisca presto, o prendere la situazione in mano e combattere per la loro vita.

Perché ho scritto questo libro?

Ho scritto questo libro perché amo le emozioni forti, e la paura è senza dubbio una delle più forti emozioni umane, oltre che la più primordiale. Mi son voluto mettere alla prova con una storia simile con il semplice obbiettivo di far provare al lettore le forti emozioni che io ricercavo, scrivendo il medesimo tipo di storia che avrei voluto leggere io stesso.

Recensione di Il Bosco di Lakestone

“Così decise di affettare la monotonia della sua vita, si diede una spinta per uscire da quel profondo oceano di parole che ormai lo stava risucchiando, iniziando un viaggio verso la via dell’ispirazione. Forse il più grande errore della sua vita.”

Lakestone: una cittadina anonima, un bosco silente, e tanto nulla. Questa è la storia di Julian, scrittore, che in cerca di un diversivo (un grumo d’ispirazione in un momento di stanca) finisce per sceglierla come meta e parte con moglie e bimba al seguito per passarci un po’ di vacanze. Sentite già una nota ansiosa in una frase apparentemente innocua? C’è qualcosa che non torna mai in un bosco e non lo pensa solo Cappuccetto Rosso, protagonista della favola più horror di sempre; quali occhi scrutatori vi si celano? Quanto mistero e magia vi troviamo?
Emilio Cardaropoli ci dona un romanzo d’esordio accattivante e dallo stile ironico-terrificante, inconsueto, che ho saporitamente gradito. Nell’intreccio trapela una vena sardonica, una voglia di interagire con il lettore, curiosità e una bella confezione regalo di paura.

“Ma sicuramente vi starete chiedendo dove sia Julian, in fondo è da molto che non sentiamo parlare di lui. Ma è ovvio: a scrivere.”

È interessante come il tono narrativo rimbalzi da colloquiale a serio e infine all’adrenalinico e spaventevole: Julian interagisce con altri personaggi le cui descrizioni e tratti caratteriali sono abbozzati e non troppo profondi, ma esaustivi ed essenziali. Ognuno ha da raccontarci una propria piccola storia inglobata in quella principale. In effetti tutto è miscelato in una ragnatela di mistero opacizzante in cui piano piano emerge il contenuto, l’orrore più buio, il male.

“Ecco risorgere in ognuno di loro quel profondo e primitivo sentimento che è la paura, magari risorta dall’arrivo dell’improvviso buio, e con esso l’ignoto.”

Ne Il Bosco di Lakestone non si risparmiano efferati atti di violenza e sangue, colpi di scena e la presenza di elementi fantastici (poi smetto sennò faccio veri e propri spoiler): le ambientazioni lugubri, sospese nel tempo, le sensazioni di gelo nelle ossa e di trappola che ci stritola, le parole che tagliano, gli odori che soffocano e le immagini crude. Gli elementi validi ci sono tutti; vero, non abbiamo ancora la stesura finale quindi troverete qualche errore di battitura, qualche imprecisione “di pancia” anche data da una penna d’autore decisamente giovane e quindi un po’ inesperta. Ma è presente una citazione del film The Mist, che (quanto è agghiacciantemente bello!) mi ha prontamente entusiasmato, e una componente d’innocenza e ingenuità scovata tra le righe, molto interessante, da scoprire. Il romanzo scorre veloce sotto gli occhi, il ritmo è versatile, propone diverse cambiamenti per adeguarsi a suspence ed azione. Ha anche una certa saggezza, un che di filosofico se vogliamo: non nasconde l’orrenda verità. La nostra umanità e la sua patetica fragilità, l’ingiustizia che prevale sull’onestà, la bestialità. Eppure andiamo avanti.. mentre tutto scorre.

“In fondo, la situazione è ugualmente disperata e preoccupante. E quando le situazioni si fanno disperate e preoccupanti, sorge la strana abitudine umana di aggrapparsi alla speranza, anche alla più flebile. Si potrebbe credere a chiunque ci proponga soluzioni o spiegazioni. Per quanto folli esse siano.”

Il nostro giudizio:


TramaVoto 3,5


StileVoto 4,5


PiacevolezzaVoto 4


CopertinaVoto 3,5


Voto finaleVoto 4

Emilio Cardaropoli

Nato a Catania, a due passi dal mare, ed altrettanto vicino al vulcano. Quando era più piccolo ha passato qualche anno in Calabria, circondato dalle montagne, a causa del lavoro del padre. Ha iniziato ad appassionarsi alla letteratura grazie a suo nonno, che nelle calde sere estive gli raccontava di Ulisse e del suo arrivo in Sicilia, e da allora non ha più smesso di navigare con la fantasia. Da allora son passati anni, ed Emilio è cresciuto, e frequenta il quinto anno di un liceo informatico. Oltre alle sue tante passioni, quasi tutte legate al ramo dell’informatica e delle tecnologie, continua ancora ad amare le belle storie, grandi o piccole che siano, e coltiva il sogno di riuscire, un giorno, a pubblicare delle storie in grado di far emozionare i suoi lettori.