IL CERCHIO DI PIETRE

di Enrico Graglia

Il cerchio di pietre

Il cerchio di pietre di Enrico Graglia
Genere:Dark fantasy
Editore: goWare
Pagine: 390
Edizione:3 Dicembre 2020

a cura di Rosa Zenone

Bentrovati lettori onnivori, oggi vogliamo farvi conoscere il libro di Enrico Graglia, Il cerchio di pietre, un’opera dark fantasy, dove a far da padrona è una forte tensione… Curiosi di scoprire questo libro? Se sì sarà sufficiente seguirci!

Sinossi

Vincenzo, ragazzo di provincia, fa una strana scoperta al fiume. Ne derivano sogni oscuri e vivide allucinazioni, che ostacolano la sua relazione con l’intraprendente e affascinante Lavinia e lo spingono a credere che in gioco ci sia più della propria sanità mentale. È possibile che qualcuno – o qualcosa – stia cercando di mettersi in contatto con lui? E cosa ci fa un antico e misterioso cerchio di pietre nella campagna piemontese? Ad aiutare Vincenzo, lo scrittore-guru Saverio, in cerca di riscatto da un’esistenza mediocre. I tre protagonisti di questa storia dark, che affonda le sue radici nella provincia italiana, si confronteranno con l’ignoto, causa delle nostre più grandi paure, in cui a decidere l’esito dell’eterno scontro fra Bene e Male è la fragilità stessa dell’animo umano.

Recensione

Vincenzo è un ragazzo diciannovenne piemontese, ha appena affrontato la maturità e sente il mondo ai suoi piedi, si prepara a vivere quella che si prevede un’estate spensierata, ma nulla potrebbe essere più lontano da ciò che si verificherà.

Tutto comincia durante un bagno nel fiume Erro, lì Vincenzo si accorge di strani segni incisi nella roccia, una sorta di geroglifici non interpretabili.

“Poco sopra la scritta, c’è un’altra incisione. Un cerchio con un’ellisse intorno: un occhio stilizzato. Vincenzo fa per toccarlo e viene investito da una corrente d’acqua gelida, che risale dal fondale al torrente.”

Dalla strana scoperta nulla sarà uguale a prima, numerose allucinazioni cominceranno a coinvolgere sempre più spesso il ragazzo.

“(…) è stato come avere un proiettore acceso dentro alla testa, una cosa assurda. La potenza dell’allucinazione, la paralisi, il formicolio che gli attraversava il cranio, l’odore sgradevole nell’aria.”

Le immagini di queste rappresentazioni cominciano ad acquisire sempre più spessore nella vita del giovane, sono immagini vivide e inquietanti, che l’autore trasmette con grande ricchezza di particolari anche al lettore, inducendo anche quest’ultimo ad avvertire sulla propria pelle la forte tensione crescente.

La vita del protagonista è sconvolta in quelli che sono i lati ordinari della sua vita, le scorribande con gli amici ma soprattutto la nascente relazione con Lavinia, tutti aspetti che rischiano di essere messi a repentaglio dalle sue visioni popolate di esseri sovrannaturali e forme deformate.

“ (…) elementi ricorrenti col il nome Otis, la presenza dello scarabeo e i serpenti lecca-lecca ,che sono dappertutto. Merda, pensa. Ce n’è abbastanza da far impazzire chiunque.”

La situazione getta sconcerto su Vincenzo, intenzionato a scoprire tutta la verità: cosa significano le sue allucinazioni? Da cosa/chi sono indotte? Nella sua ricerca ruolo preponderante avrà uno studioso di tali fenomeni, Saverio Morbelli, il quale si troverà altrettanto immischiato in un’atavica lotta di bene e male, dove le certezze e la sicurezza verranno pian piano soppiantate dall’angoscia e l’inquietudine di ciò che ha tutti i connotati per sembrare un incubo senza esserlo; un viaggio che si muove dall’inconscio per portare a galla e nella realtà elementi difficili da rimuovere, sentimenti negativi soffocati ma soprattutto paure inenarrabili.

“ Le vostre paure sono intatte. Le avete iscritte nella vostra struttura genetica, non potete strapparvela di dosso. E così ogni epoca ha i suoi mostri. E noi li incarniamo tutti.”

Le allucinazioni miscelano elementi mitici, suggestioni territoriali e altri creati ex novo tramite una fantasia che si rivela vivace e fertile, con un effetto di grande espressività. Grande cura è impiegata nel descrivere non solo le visioni, ma anche l’ambientazione, che non viene mai persa di vista e che intrattiene con gli eventi un carattere fortemente interattivo, e i personaggi. Questi ultimi sono colti nella semplice e comune quotidianità, fatta di riferimenti facilmente identificabili e che li rende quanto mai vicini a noi tutti. Ma soprattutto emergono però Vincenzo, Lavinia e Saverio, quali personaggi maggiormente approfonditi da un punto di vista introspettivo ma anche nelle proprie storie ed esperienze.

In Il cerchio di pietre talvolta il ritmo narrativo tende a rallentare, ma vi è da sottolineare come ciò vada ad enfatizzarne l’esplosione che ne segue. Il linguaggio è scorrevole ma molto carico, dunque maggiormente adatto a chi ama indugiare sui dettagli nella lettura, questi talora però tendono a divenire un tantino iterativi, il che indubbiamente si rivela un vantaggio per i lettori maggiormente inclini a perdere il filo.

Il cerchio di pietre ha una trama folta e ramificata, ben destreggiata, che si snoda su due linee: quella dell’ordinario e quella dominante dello straordinario, due linee destinate a confondersi e a creare uno sconcertante finimondo, destinato a evidenziare quanto in realtà la felicità si celi dietro le piccole cose della vita e quanto ciò vada apprezzato e mai dato per scontato. Allo stesso tempo insegna anche che nella vita il male potrebbe celarsi ovunque, anche dentro di noi, e che ciò impone necessariamente di scegliere da che parte stare e a cosa dare priorità.

“ È colpa vostra. Avete smesso di credere a tutto quello che non potete toccare e state distruggendo il vostro mondo, pezzo per pezzo.”

Il cerchio di pietre è una metafora della vita in chiave dark fantasy, un’esperienza corredata da elementi intriganti che mira ad essere formativa, non solo per il protagonista, ma anche per il lettore. In conclusione, quello di Enrico Graglia si rivela un esordio meritevole e che lascia presagire altre interessanti sorprese future.

Il nostro giudizio

Trama Voto 5/5

StileVoto 4/5

Piacevolezza Voto 4/5

CopertinaVoto 3,5 /5

Voto finale Voto 4/5

EnRico graglia

Enrico Graglia, nato a Torino nel 1980, non ricorda di aver trascorso un giorno della sua vita senza leggere. In casa non c’era un televisore e nel 1990 Il signore degli anelli cambiò per sempre il suo immaginario, indirizzandolo al fantastico. Al liceo scrisse i primi racconti, ispirato dalla letteratura italiana e rapito dai libri di Stephen King e Clive Barker, che rimangono tra i suoi autori preferiti. Laureato in legge, oggi vive in Piemonte, sulle colline del Monferrato. Il cerchio di pietre, vincitore del premio Vallavanti Rondoni 2019, è il suo romanzo d’esordio.