REVIEW PARTY: IL FILO ROSSO FRA LE COSTELLAZIONI

di Freya Ballada

Il Filo Rosso fra le Costellazioni di Freya Ballada
Editore: Self-Publishing
Genere: Romance
Pagine: 528
Edizione : Maggio 2020

a cura di Elisa Mazza

Cari Lettori,
leggendo Il Filo Rosso fra le Costellazioni di Freya Ballada mi è tornato a memoria il vecchio detto che dice: l’Amore non è bello se non è litigarello! Una coppia scelta dalle stelle potrà mai essere male assortita nonostante i bisticci e malintesi? Scopriamolo assieme!

Sinossi

Claudie Bonnet è una giovane donna un po’ goffa, paffuta e con due grandi occhi grigi che ha sempre detestato a causa delle continue prese in giro che subiva per via del loro colore.
Vive in una civiltà nella quale, al suo venticinquesimo compleanno, insieme ai suoi coetanei, parteciperà ad una cerimonia durante la quale gli astri riveleranno l’identità delle loro anime gemelle, creando così quel filo che li legherà per sempre. Ma avrà un’amara sorpresa quando scoprirà che il suo compagno predestinato è Ivan Volkov.
E’ solo uno scherzo del destino, oppure gli astri le hanno riservato un futuro infausto insieme al suo demone personale che le ha rovinato l’infanzia? Ivan è un uomo crudele ma bellissimo con uno sguardo magnetico a cui tutte le donne non sanno resistere. Alla ricerca spasmodica di una via d’uscita da questo legame che nessuno dei due vuole, sarà il loro odio reciproco più forte del destino? Oppure sarà quest’ultimo a prevalere?
Solo nel momento in cui saranno pronti ad ascoltare ciò che si cela nel profondo dei loro cuori avranno la risposta tanto cercata.

Recensione

“..guardai la piccola cicatrice che avevo sulla caviglia. Me l’ero fatta per colpa sua quando eravamo in quinta elementare. A causa sua avevo cicatrici sia sul corpo che nell’anima e, proprio per questo, lui, per me, era diventato il mio demone. Uno di cui speravo di essermi sbarazzata.”

Claudie è una ragazza oramai matura eppure tormentata dai ricordi spiacevoli, dalle insicurezze e una generale negatività. È così impegnata a vedere i difetti che non si accorge di ciò che la caratterizza, e soprattutto la valorizza, veramente. Tutto nasce dalla segnante scuola (luogo critico per molti, debbo dire) dove subisce episodi continui di bullismo da parte di ochette smorfiose e ragazzacci.
Anzi un ragazzaccio: Ivan, il Cattivo Ragazzo per eccellenza. Tanto popolare lui quanto ridicolizzata lei, capitano diversi scontri che faranno a dir poco scintille, convincendoli definitivamente che meglio evitarsi e mettere possibilmente spazio, anni luce, chilometri tra loro. Ivan non sopporta sentirsi costretto, ama la sua libertà e divertirsi, non ci pensa proprio a tutte le solite convenzioni a cui si adegua la massa come una fidanzata e metter su famiglia: per lui Claudie è un mistero, una insolita alchimia che lo attira ma lo fa infuriare terribilmente.
Quando si incontrano nella Sala del Destino viene sganciata la bomba: loro due destinati a stare insieme?
Meglio una botta in testa. Vero, tra i due non manca una certa chimica ma prevale sempre lo scontro quasi sempre concluso con la fuga di Claudie e un’aggressiva frustrazione di Ivan. No, grazie!

“«Non ho fatto niente per meritarmi questo trattamento.» replicai adirata fulminandolo con lo sguardo. Cosa avrei mai fatto per farlo arrabbiare così tanto? – «Se solo fossi diversa.» esclamò ferendomi con le sue parole affilate come rasoi. – «Io sono questa.» dichiarai mentre una lacrima scendeva lungo la mia guancia. – «Lo so.» mormorò accarezzandomi la guancia bagnata, asciugandola. – «È questo il problema. Tu sei tu e io sono io.» aggiunse spostandosi e sdraiandosi sul materasso. – «Vattene! Vattene via!» urlò con disperazione coprendosi gli occhi.”

Lei è la nostra voce narrante, e mentre è un po’ nel suo mondo, ricco di fantasie che sfoga con un certo talento letterario, Claudie deve affrontare la parte più difficile del nuovo rapporto imposto: crescere. Calibrarsi, e scendere a compromessi non è proprio la più semplice delle sfide, soprattutto per l’emotività che accompagna i personaggi.
Ivan sembra un tipo coriaceo e anche menefreghista, ma in realtà langue in un miscuglio di vigliaccheria e tenerezza, mix molto realistico e appassionante. Le loro tempestosità, fragilità e cocciutaggine sono ben interpretate dall’autrice, che ha saputo dare belle forme e immaginazione all’interno del testo. Anche l’idea di un sistema sociale basato su la lettura delle stelle l’ho trovato affascinante anche se non troppo sviluppato, quindi la connotazione fantasy rimane una bella sfumatura, mentre il romance ha decisamente riempito le pagine di elettricità, emozioni e sensualità spinta.
Il Filo Rosso fra le Costellazioni è decisamente da sbrogliare, e lungo la trama i protagonisti troveranno diversi inciampi.

“Cosa avrei dovuto fare? Avrei dovuto chiamare Ivan e dirgli cosa? Cosa volevo io? Volevo realmente conoscerlo? Volevo davvero dargli una possibilità? Mille pensieri affollarono la mia mente senza darmi un attimo di tregua.”

La loro storia d’amore ha un sapore inesperto, adolescenziale, a tratti molto vivido e coinvolgente, in altri frustrante per l’indecisione, il dolore e le mille paure legati al bullismo pregresso che Ivan ha inflitto a Claudie. Freya Ballada ci cattura con il suo stile fresco, romantico e sentimentale che eleva l’amore ma anche l’autostima e il sapersi apprezzare, nonché il dar valore delle persone che abbiamo accanto. La forza interiore è importante e viene faticosamente svelata.

“«Sono così stanca di avere paura.» Sospirai. «Ho sempre vissuto nella paura di un altro scherzo, di un’altra umiliazione e speravo che, dopo il diploma, mi sarei liberata di tutto questo ma, mi sono sbagliata.» Confessai, consapevole che nessuno avrebbe mai potuto sentire queste parole che arrivavano dal profondo del mio cuore.”

Le ambientazioni, la quotidianità e i vari attori coinvolti sono descritti con accuratezza e semplicità: forse ho trovato un po’ eccessivo la “fotografia” del vestiario ad ogni comparsa in scena di un qualunque personaggio, ma è un romanzo scorrevole, che si legge con piacevole fluidità e sa coinvolgerti con sincero trasporto. Ho apprezzato tanto anche la storia parallela di Anita e Dafne (coppia omosessuale di cui sarebbe bello sentirne ancora parlare in un altro romanzo?!) o di Hunter, ci mostrano che nella vita i veri amici non bastano mai.
In Il Filo Rosso fra le Costellazioni c’è tanto scoramento iniziale quanta positività ed evoluzione: c’è emozione e anche immedesimazione, perché quando si tratta di crescere e romanticismo, siamo tutti un po’ Claudie e Ivan in fondo.
Buona Lettura!

Il nostro giudizio:


TramaVoto 3,5


StileVoto 3,5


PiacevolezzaVoto 3,5