L’ORA OSCURA

di Daniele Tartaglia

L’ora oscura di Daniele Tartaglia
Editore: O.D.E. Edizioni
Genere: Fantasy/Horror
Pagine: 77
Edizione: 14 Aprile 2021

a cura di Elisa Mazza

Amici Lettori,
trovate un angolino della vostra casa dove vi sentiate al sicuro, tenete la luce ben accesa e calatevi con prudenza nelle insidiose pagine del libro L’ora oscura.
Non mi credete?!
Daniele Tartaglia saprà sicuramente insegnarvi cos’è la paura…
Buona Lettura!

Sinossi di L’ORA OSCURA

Nel crepuscolo che divide il sonno dalla veglia, l’autore presenta storie che hanno come filo conduttore l’irrealtà. Attraverso visioni demoniache, creature leggendarie e mostri nelle case, questi racconti prendono per mano il lettore trascinandolo nel delirio della coscienza. A metà strada fra il fantasy e l’horror, L’ora oscura racconta la paura, la pazzia, il sogno e la morte.

Recensione

“Forse sono solo un povero pazzo felice nella cui mente, non più affidabile, dondola come appesa a un ramo coperto di neve che ogni tanto si scuote lasciandone cadere un po’, quella domanda infinita che mi ripeterò per sempre: è bello il tuo mondo?”

Cit. dal racconto: A Krajonsk nevicava

Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo conosciuto il senso del male… avete presente? Dalla più fastidiosa “luna storta” al “colpo” di uno spavento improvviso passando fino al gelido brivido nella schiena quando qualcosa lentamente ci inquina, trasformando la tensione in puro terrore.
L’ora oscura è fatale e racchiude questo.
Welcome to the Dark Side.
Daniele Tartaglia racconta di pace spezzata, di menti sconvolte, di realtà macabre e orride, comunicando generoso d’inchiostro, come sangue nero, sulle pagine. Le sue parole sono perfette, il suo stile rapisce, appassiona pur rimanendo freddo al punto giusto, un Hannibal Lecter su carta; con questa serie di racconti ha vinto tutta la mia sincera ammirazione e attenzione visto la cura e l’autentico brivido di paura che ha saputo scatenarmi.

“Guardo attraverso il buio vuoto, come da un precipizio senza fine, una nube fiammeggiante che attende in fondo il suo pasto, un silenzio senza speranza mi copre il cuore. La nebbia densa mi avvolge e accompagna la caduta, la sento scorrere umida su di me, guaina immonda che già prova a decompormi, sono sordo alle mie grida.”

Cit. dal racconto: L’ora oscura

Questo testo, come le magiche scatole cinesi, incastra l’uno con l’altra emozioni e situazioni diverse, dal genere Fantasy allo psicologico al vero horror: tutti hanno un fattore comune, lo Yin. Mostrare la parte opposta, l’incognito, la non-realtà, il violento.
I personaggi sono malati, vittime o carnefici, confusi o sadici a seconda del racconto: costruiti con pochi tocchi essenziali, sono vivi, crudi, efficaci al fine del messaggio. Nota superlativa che rasenta quasi una poetica del malvagio, è la proprietà descrittiva di luoghi, di stati psicotici o creature che insorgono dagl’inferi.
Una bocca distorta dalle urla, un grido infinito di sofferenza.
Ho avuto il pugno allo stomaco durante la lettura, eccitazione e repulsione mescolati in un cocktail esplosivo! L’ora oscura è inquietante nella sua verità inversa ed emana un fascino predatorio, una bellezza maligna, assicurando un successo a Tartaglia nell’aver creato un libro empatico, mostruoso e vero allo stesso tempo.

“Quale bestia partorita dall’inferno era quella? Mai avevo visto una simile creatura né mai avrebbe creduto a chiunque gliene avesse raccontato l’esistenza. Il corpo solido, nero e lucente, si ergeva al di sopra dell’acqua guasta come un faro oscuro in un mare morto.”

Cit. dal racconto: Il castello

Il nostro giudizio:


TramaVoto 4,5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 4,5


Voto finaleVoto 4,5



Si ringrazia la casa editrice per averci cortesemente fornito il materiale.