LA CASA DEGLI SPIRITI

di Isabel Allende

La casa degli spiriti di Isabel Allende
Genere:Narrativa
Editore: Feltrinelli
Pagine: 476
Edizione:24 Ottobre 2019


a cura di Rosa Zenone


Bentrovati lettori, proseguiamo il nostro tour incentrato su Isabel Allende, e nel suddetto di certo non poteva mancare l’opera che l’ha consacrata:La casa degli spiriti, un libro che dovrebbe figurare meritatamente nelle librerie di noi tutti! Un consiglio spassionato:se non l’avete ancora letto, non indugiate oltre!

Sinossi

Una saga familiare del nostro secolo in cui si rispecchiano la storia e il destino di tutto un popolo, quello cileno, nei racconti delle donne di una importante e stravagante famiglia. Un grande affresco che per fascino ed emozione può ricordare al lettore, nell’ambito della narrativa sudamericana, soltanto “Cent’anni di solitudine” di García Márquez.

Recensione

Un libro incredibile, straordinario, superbo! Solo queste e altre lusinghiere definizioni possono rendere giustizia a un’opera quale è la La casa degli spiriti, una saga familiare molto particolare e ben elaborata.

Diverse voci si alternano nella narrazione raccontandoci le vicende della famiglia protagonista lungo lo scorrere degli anni del Novecento in un Cile che passa attraverso diverse fasi storiche, che inevitabilmente si riflettono sui personaggi.

Ma accanto alla realtà storica trovano spazio anche elementi soprannaturali: potere del pensiero, spiriti, previsioni ecc…, che, somministrati nella giusta misura, riescono a infondere un’aura di intrigante fascino all’opera.

“Clara abitava un universo inventato da lei, protetta dalle avversità della vita, dove la verità prosaica delle cose materiali si confondeva con la realtà tumultuosa dei sogni, nei quali non funzionavano le leggi della fisica e della logica. Clara visse questo periodo immersa nelle sue fantasie, accompagnata dagli spiriti dell’aria, dell’acqua e della terra, così felice (…)”

Dotata di tali poteri è Clara Del Valle, personaggio di punta del libro e presentataci fin dall’infanzia. La stessa narrazione infatti si basa in parte sui quaderni sui quali ella appuntava la propria vita, ciò ci consente uno sguardo ad ampio raggio temporale. Clara vive con la testa tra le nubi perlopiù ed è un personaggio etereo al di sopra della mondanità.

Ella è la “matriarca” della famiglia protagonista del libro. Clara, infatti, culmina a nozze con Esteban Trueba, altro personaggio chiave. La loro unione e la loro discendenza rappresentano il punto focale del libro. Esteban è un uomo completamente diverso dalla consorte: materialista e ambizioso, ma soprattutto estremamente collerico.

“Il cattivo carattere di Trueba si trasformò in una leggenda che si accentuò fino a divenire scomoda anche per lui. Non accettava che gli rispondessero e non tollerava di essere contraddetto, considerava il più piccolo disaccordo come una provocazione.”

Esteban è un’altra voce narrante e di primo piano, colto nel suo divenire: dalla sua famiglia di origine,nel suo amore sconfinato verso Clara, nel suo dispotismo severo e soprattutto nei contrasti interni alla suo nuovo e stravagante nucleo familiare. Nonostante egli appaia anche bestiale nei propri tratti in taluni casi, susciterà nel lettore profonda tenerezza. Nelle sue imperfezioni e nella sua fallibilità si rivela autenticamente umano.

Partendo da Esteban e Clara, il libro ingloberà sempre più personaggi, sia estendendo la loro famiglia fino alla terza generazione, sia includendo altri individui esterni, in particolar modo quelli della tenuta terriera di Esteban.

La trama è diramata e fitta, ma al centro vi è la famiglia e i rapporti che vi intercorrono: scontri generazionali, incomprensioni, amori difficili e impossibili, rabbia, vendetta ma anche affetto incondizionato.

Ma La casa degli spiriti non è solo la storia della famiglia Trueba, è anche la storia di una nazione e dei cambiamenti che la attraversano: dai contrasti tra comunisti e conservatori al colpo di stato militare. Una storia di simbiosi tra i protagonisti e la loro patria, inevitabilmente accorata.

“(…)perché lontano da questa terra sarei stata come gli alberi che tagliano a Natale, quei poveri pini senza radici che durano un po’ di tempo e poi muoiono.”

Non può sorprenderci che proprio tale opera abbia affermato Isabel Allende, perché si rivela un capolavoro in ogni sua sfaccettatura. Riesce a divertirci, ma allo stesso tempo a turbarci e a sollevare profondi moti dell’animo.

La casa degli spiriti è un libro appassionante e vivido che ci lega a sé in una stretta inscindibile che perdura al di là del termine della lettura. Grazie all’originalità della trama l’attenzione rimane vigile dall’inizio alla fine. I personaggi risultano caratterizzati alla perfezione e ben differenziati tra loro, ma altrettanta minuzia si rinviene anche nella scenografia e nelle vicende.

La casa degli spiriti, pur racchiudendo tanta materia al proprio interno, riesce a ordinarla in modo coerente e accurato, donandoci una lettura prelibata e inestimabile in grado di fissare lo scorrere del tempo.

“Ogni pezzo ha una ragione di essere così com’è, la memoria è fragile e il corso di una vita è molto breve e tutto avviene così in fretta, che non riusciamo a vedere il rapporto tra gli eventi, non possiamo misurare le conseguenze delle azioni, crediamo nella finzione del tempo, nel presente, nel passato, nel futuro, ma può anche darsi che tutto succeda simultaneamente.”

Il nostro giudizio

TramaVoto 5/5

StileVoto 5/5

PiacevolezzaVoto 5/5

CopertinaVoto 5/5

Voto finaleVoto 5/5

IsaBel Allende

Scrittrice e giornalista cilena. Dopo aver terminato gli studi a Santiago del Cile, lavora dapprima per la FAO, quindi si dedica a un giornalismo impegnato, scrivendo anche per il cinema e la televisione. Nipote di Salvador Allende, vive in esilio dal 1973, anno del golpe organizzato dal generale Augusto Pinochet Ugarte, al 1988, anno della caduta di Pinochet.
In esilio scrive il primo romanzo, La casa degli spiriti (1982; ebbe una trasposizione cinematografica nel 1993).
Ha scritto romanzi basati sulle sue esperienze di vita, ma ha anche parlato delle vite di altre donne, unendo insieme mito e realismo. In Italia è pubblicata da Feltrinelli.
Tra le prime scrittrici latinoamericane a raggiungere fama mondiale, continua la sua esplorazione del tema politico e di quello personale nei due romanzi successivi – D’amore e ombra (1984) ed Eva Luna (1987) – e nella raccolta di novelle Eva Luna racconta (1992). Del 1992 è anche il romanzo Il piano infinito. Nel 1995 pubblica Paula. Tra gli altri romanzi ricordiamo Afrodita. Racconti, ricette e altri afrodisiaci (1997), La figlia della fortuna (1999), Ritratto in seppia (2001), Il mio paese inventato (2002), La città delle bestie (2003), Il regno del drago d’oro (2003), La foresta dei pigmei (2004). Zorro. L’inizio della leggenda (2005), Inés dell’anima mia (2006), La somma dei giorni (2008), L’isola sotto il mare (2009), Il quaderno di Maya (2011), Il gioco di Ripper (2013), L’amante giapponese (2016), Per Paula. Lettere dal mondo (1997), che raccoglie le lettere ricevute da Isabel Allende dopo la pubblicazione di Paula, La vita secondo Isabel di Celia Correas Zapata (2001), Amore (2013), un miscellanea delle più belle pagine della scrittrice sull’amore, e il sesso, i sentimenti.
E ancora ricordiamo: Oltre l’inverno (Feltrinelli 2017), Lungo petalo di mare (Feltrinelli 2019) che racconta la storia del Winnipeg, una nave che ha portato in Cile 2200 rifugiati spagnoli che fuggivano dalle rappresaglie franchiste e Donne dell’anima mia (Feltrinelli 2020).
È una delle autrici latine di maggior successo, avendo dato alla letteratura sudamericana un contributo enorme; le sue opere sono tradotte in tutto il mondo.