di Isabel Giustiniani
La Città dei Morti di Isabel Giustiniani
Editore: Isabel Giustiniani
Genere: Romanzo storico
Pagine: 290
Edizione: 15 Settembre 2019
a cura di Elisa Mazza
Amici Lettori, oggi recensirò per voi La Città dei Morti di Isabel Giustiniani, il secondo affascinante capitolo del progetto narrativo “File JE60754 saga”. La nostra Nimaat ci emozionerà coltivando un raro talento artistico, incontrando difficoltà, subdoli pericoli, ma lottando con tanta tenacia mentre cerca la sua felicità!
Premessa
Il romanzo di Tutankhamon è la storia del faraone bambino in quattro avvincenti episodi:
0.1 Il marchio di Sekhmet: l’avventura di un medico nell’antico Egitto
0.2 La Città dei Morti: la pittrice di tombe perdute
0.3 Il sigillo di Anubis: il segreto del faraone dimenticato
0.4 La tomba del canarino: Howard Carter e il tesoro del faraone bambino
Sinossi
Nel cuore della giovane Nimaat brucia l’assenza dell’amore del padre, il freddo e distante Grande Scultore Reale Thutmose. Con l’intento di farsi notare dal Sovrintendente ai Lavori della Necropoli per le proprie capacità di pittrice e suscitare così l’apprezzamento del genitore, la ragazza riesce a infiltrarsi tra gli artigiani del Set-Maat, la proibita Città dei Morti. In fuga da una passione disperata nata tra le sabbie roventi permeate dai fantasmi del passato, la ragazza finirà con il trasferirsi a palazzo reale, circondata da una realtà brillante d’oro e ricchezza ma spietata e insidiosa come i pettegolezzi dei quali la corte sembra nutrirsi. Tutankhamon è davvero malato, come il visir Ay ha annunciato blindando di guardie i suoi appartamenti, oppure è morto, come si sussurra nel buio dei corridoi? Le spie di Horemheb sono ovunque, in attesa di venire in possesso di informazioni che permettano al generale la scalata al potere e Nimaat capirà che deve agire per qualcosa di più grande che salvare se stessa da un uomo violento e proteggere la vita di colui che ama: è in gioco il futuro dello stesso Paese delle Due Terre.Recensione
“La morte non è che la soglia di una nuova vita…
oggi noi viviamo e così sarà ancora…
sotto molte forme noi torneremo…”
Antica Preghiera Egizia (XXV sec.a.C.)
“Mi sfiancavo di lavoro, sperando che la stanchezza fosse in grado di concedermi l’oblio dalla bruciante mancanza di lui e dal senso di colpa per essergli sopravvissuta. Ma ogni giorno ne uscivo irrimediabilmente sconfitta.”
“Quell’uomo era pazzo, non poteva essere altrimenti, considerato il modo in cui si ostinava a vivere.
O, piuttosto, a non vivere. Eppure, la familiarità che sentivo con il suo tormento interiore e il modo in cui la sua vicinanza mi faceva battere il cuore non potevano essere frutto solo della rabbia che provavo in quel momento.”
Il nostro giudizio:
Trama
Stile
Piacevolezza
Copertina
Voto finale
Tema Seamless Primrose, sviluppato da Altervista
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