LA ROSA BIANCA DI SERPENTE – DESTINI INTRECCIATI

di Greta Guerrieri

La Rosa Bianca di Serpente - DESTINI INTRECCIATI

La Rosa Bianca di Serpente- Destini Intrecciati di Greta Guerrieri
Editore: Self Publishing
GenereFantasy
Pagine208
Edizione: 26 Marzo 2020

a cura di Marinella Santopietro

Bentrovati amici lettori!
Come promesso, ecco a voi la recensione del secondo libro di Greta Guerrieri: La Rosa Bianca di Serpente – Destini Intrecciati. Siete pronti ad accompagnare Lais ed Etka lungo la strada che li condurrà verso il proprio destino? Seguitemi…

Sinossi

“Cosa gli riserverà il destino? Quattro ragazzi, quattro adolescenti, sono ora costretti a proseguire il loro cammino insieme. Come vivranno quindi la loro convivenza forzata? Riusciranno Lais e Wolk a dissipare i loro rancori? Ed Etka e Jul a diventare amiche? Incuranti di ciò che li aspetterà, combatteranno contro creature mutanti, scapperanno da chi li perseguita, nella speranza di raggiungere la loro destinazione finale. Mentre il passato tornerà in vita e la Maledizione sembrerà ormai infermabile, quanto si riveleranno intrecciate le loro esistenze? “

Recensione

La saga ‘La Rosa Bianca di Serpente’ con ‘Destini Intrecciati’ aggiunge importanti tasselli alla sua misteriosa storia. Chi ha letto il primo capitolo, ‘L’Inizio della Maledizione’, conosce perfettamente i suoi protagonisti e sono certa che a nessuno potrà sfuggire la loro crescita interiore ma anche e soprattutto l’evoluzione dello stile di scrittura della Guerrieri.

Ho trovato questo libro davvero piacevole, più breve del primo ma di sicuro più efficace. Il lettore è stimolato ad andare avanti, incuriosito dal mistero che in esso si cela, a cui l’autrice aggiunge dettagli importanti dosandoli sapientemente.

I personaggi conosciuti nel primo libro, assumono dei connotati più precisi, sia dal punto di vista caratteriale e psicologico sia fisico. A proposito di quest’ultimo aspetto, per alcuni di loro, la dettagliata descrizione dell’outfit è accompagnata da un’immagine vera e propria che, oltre a confermare gli ormai familiari tratti somatici danno una visione di insieme ancora più nitida.

Al centro di tutto restano sempre loro: Lais e Etka.

Ragazzo problematico, introverso e schivo lui, con al collo il ciondolo raffigurante un pugnale dorato e nero avvolto da un serpente rosso, perno dell’intera storia. Il vero Lais non emerge nemmeno in questa seconda parte; quello descritto è un adolescente schiacciato dal potere esercitato dalla collana, continuo richiamo verso il male. Chiuso in una bolla che lo tiene fuori dal mondo reale, combatte in ogni momento la sua battaglia. Al lettore quello che arriva, non sono le sue parole, infatti parla davvero pochissimo, ma l’oscurità in cui è costretto a vivere e che solo in alcuni frangenti condivide, involontariamente, con i suoi compagni di viaggio. Personalmente se penso a Lais ho un senso di oppressione, come in certi sogni in cui sei in pericolo ma non hai voce per gridare, la disperazione ti sovrasta e anche la eventuale via di fuga diventa un’illusione ancor più dolorosa.

Poi esaminò la collana al suo collo che oscillava e brillava a intermittenza. La vera causa di quel disastro era quel ciondolo e quella stupida maledizione che racchiudeva. La stessa che pareva portarsi appresso anch’ella con il suo braccialetto. Respirò a lungo e corse verso di lui. Se quella fosse stata la loro condanna, non le sarebbe importato

Lo spiraglio di salvezza, non solo per Lais, è rappresentato da Etka, un personaggio in evoluzione. La dolce e spensierata ragazzina lascia pian piano spazio ad una coraggiosa e altruista combattente, l’ago della bilancia. Di lei iniziamo a conoscere dettagli fondamentali riguardo alla sua storia, alle sue qualità e soprattutto all’importanza di quel braccialetto contenente una rosa bianca vera, al suo polso dalla nascita.

Le loro pupille si cercarono e scontrarono, alla ricerca di qualcosa che nemmeno loro coglievano. Un bisogno o un desiderio di essere entrambi compresi. Erano alla ricerca di una sicurezza o di un appoggio che potevano darsi a vicenda in mezzo a quelle insicurezze e domande a cui ancora non avevano risposte. Il destino aveva deciso per loro, li aveva fatti incontrare e legare insieme con un filo invisibile.

Ad affiancare i due protagonisti nel loro viaggio verso la verità sono Jul e Wolk.

Il quartetto affronterà tanti pericoli, mostri spaventosi e sicari inviati dal signore oscuro, non senza difficoltà.

Jul appare sempre molto capricciosa e infantile mentre Wolk perde un po’ il suo charme. L’intesa tra i due, tanto stimolante nel primo capitolo sembra sparita. In ogni caso Wolk rimane uno dei miei personaggi preferiti, cresce emotivamente e dimostra ancora una volta di essere leale e molto intelligente.

Parallelamente alle avventure dei quattro si dipanano vicende ad essi indirettamente collegate i cui protagonisti sono l’istruttrice Kirse, Irkl (fratello della rossa Jul), Dak (fratello di Wolk) e la simpaticissima Meki, ragazza dei boschi.

Le loro strade apparentemente distinte sono destinate ad ‘intrecciarsi’ per il raggiungimento dell’obiettivo comune? Riusciranno a parlare con il re di Wexol e a farsi ascoltare?

L’eterna lotta tra il bene, impersonato dallo spirito Zuya, e il male, rappresentato dallo spirito di Sark, sarà il filo conduttore.

Vari sono i temi che emergono con forza durante la lettura: l’amicizia, la lealtà, la famiglia, lo spirito di sacrificio, la gelosia, la debolezza ma anche il coraggio che si nasconde nell’animo umano, il tutto avvolto da un alone di magia.

In attesa del terzo capitolo della saga e di scoprire dove ci condurrà la nostra Greta con la sua fervida fantasia, vi consiglio la lettura di entrambi i libri. Per chi avesse voglia di leggere la mia recensione a ‘La rosa bianca di serpente – L’inizio della Maledizione ‘, potrà trovarla sul nostro blog cliccando qui.

Non mi resta che augurarvi buona lettura e alla prossima avventura!

Il nostro giudizio:

TramaVoto 4/5

StileVoto 4/5

PiacevolezzaVoto 4,5/5