LA SCUOLA CI SALVERÀ

di Dacia Maraini

La scuola ci salverà

La scuola ci salverà di Dacia Maraini
Genere:Saggistica
Editore: Solferino
Pagine:224
Edizione:8 Aprile 2021


L’imperversare del COVID, che ormai da tempo ci attanaglia, non solo ha suscitato nuove e diverse problematiche, ma ha anche aperto dibattiti su alcune tematiche talvolta trascurate, in primis quella della scuola, elemento fondante della società ma sempre bistrattato; il libro che vi proponiamo oggi è ad hoc, La scuola ci salverà di Dacia Maraini, che se da un lato celebra l’istruzione, dall’altro ne analizza lo stato attuale, partecipando pienamente a qualunque discussione in corso in proposito. Buona lettura!


a cura di Rosa Zenone


Sinossi

Cosa è successo alla scuola? Come pos­siamo risollevare le sorti dell’istituzione più importante per il futuro del Paese dopo una fase difficile come quella che sta af­frontando? Dovremmo partire dagli insegnati motivati e capaci che la sorreggono nonostante i molti ostacoli e dal serbatoio di vitalità degli studenti. E poi naturalmen­te occorre ridare all’istruzione le risorse e la centralità che merita. La scuola può fare la differenza, soprattut­to in momenti di crisi. Dacia Maraini ne è convinta e lo testimonia con il suo impegno in difesa dell’insegnamento come negli in­terventi scritti nel tempo e in alcuni intensi racconti raccolti in questo libro: L’esame, Il bambino vestito di scuro e Berah di Ki­bawa. Da sempre l’autrice si dedica al dia­logo con gli studenti e con i loro docenti approfondendo modelli di apprendimento e impugnando questioni di diritti e di rifor­ma e in queste pagine racconta una scuola come dovrebbe e potrebbe essere, filtra­ta dagli occhi di scrittrice, di intellettuale civilmente impegnata e anche di docente. Storie, idee, battaglie e ricordi di una vita intera, dalle lezioni al Liceo di Palermo all’insegnamento nel carcere di Rebibbia. Un viaggio tra i banchi, anche attraverso la forza dell’immaginazione, da cui emerge l’urgenza di garantire ai nostri ragazzi un’i­struzione migliore per ridare all’Italia una concreta speranza nell’avvenire.

Recensione

La scuola ci salverà è una raccolta di vario genere, che mescola la saggistica alla narrativa.

La prima parte è una raccolta di articoli scritti dalla Maraini e apparsi in tempi recenti su alcuni quotidiani e riviste nazionali.

“La scuola è il nostro domani. Ma qui sembra che la parola «domani» diventi sempre più povera di significati, sempre più indigente e impaurita di fronte alle esigenze esorbitanti dell’oggi.”

Il discorso della Maraini si muove in diverse direzioni concernenti la scuola, partendo dall’assunto ben noto di una scuola in malora a causa della mancanza di investimenti, economici e non.

Ma in questo quadro buio, emergono anche luci positive, che la Maraini ha conosciuto durante i numerosi incontri che è solita tenere nelle scuole. Infatti, pur partendo da concetti assodati alquanto negativi, l’autrice non cade in quella totale negatività di luoghi comuni che da tempo circondano l’istruzione, quella che tende a uniformare tutti i ragazzi e gli insegnanti in uno stereotipo di nullafacenza, passività e quant’altro.

“Agli insegnanti impegnati va il mio ringraziamento, perché non si sono scoraggiati e hanno sempre reagito con coraggio e lealtà, perché non si son tirati indietro, perché non fanno come tanti, che si seggono in barca e rinunciano a remare brontolando che tanto la barca, si sa, andrà alla deriva e non c’è niente da fare. Gli insegnanti lavorano col futuro e il futuro è misterioso, a volte buio come le notti senza luna. Ma chi crede nel futuro è capace di attendere che dietro quelle nuvole rispunti la chiara luce dell’universo in moto, ed è quello di cui ha bisogno la scuola in questo momento.”

Non vi è quindi un atteggiamento completamente sfiduciato di fondo, bensì uno sguardo attento a cogliere le criticità ma in grado di saperne rivelare anche i punti di forza, quali l’impegno di molti docenti che non si lasciano scoraggiare e la curiosità di altrettanti ragazzi, inclini a scoprire e a formarsi idee.

Gli articoli sono raggruppati per nuclei tematici, gli insegnanti, gli studenti, il rapporto con le istituzioni e le problematiche in seno alla nostra società di cui la scuola si deve rendere campo di discussione in quanto portatrice di valori sani.

Vi sono poi ulteriori scritti incentrati sulla memoria della Maraini studentessa, ricordi connotati di forte nostalgia ravvisabile.

“Ci si ricorda della scuola perché ci si ricorda dei compagni e dei professori, con i loro corpi, le loro voci, i loro gesti e le loro idee. La scuola come luogo di apprendimento puro è un’astrazione; per quanto mi riguarda ho imparato molto di più dai libri letti per conto mio, fuori dalla scuola, che dai libri di testo.”

Tali parti portano innanzi il discorso celebrativo della scuola, ma non intesa come ambiente di mero apprendimento passivo e nozionistico, bensì come luogo formativo completo e stimolante, destinato a forgiare gli individui, i loro caratteri, ma soprattutto a metterli in condizione di saper partorire le proprie idee e di sviluppare l’immaginazione.

Alle sezioni saggistiche segue poi una parte propriamente narrativa composta di tre racconti che ruotano sempre attorno all’istruzione e che consentono al lettore ulteriori riflessioni in merito. Sicuramente il primo, L’esame, il più lungo, è quello che risulta più appagante e appassionante, in grado tranquillamente di aggiudicarsi un primo posto su un qualunque podio.

In ogni caso, tutte e tre le narrazioni, forniscono un punto di vista dalla parte degli studenti che consente di mettere a fuoco situazioni diverse concernenti aspetti da tenere in considerazione, rispettivamente: lo studio quale ossessione insana, la voglia di imparare nonostante i disagi che comporta ancor oggi in alcune parti del mondo, la cattiva abitudine di incoraggiare l’apprendimento mnemonico a discapito di uno più sentito e libero di spaziare.Attraverso delle storie piacevoli la scrittrice riesce a far scaturire in noi delle riflessioni per nulla scontate.

La scuola ci salverà, nonostante l’impostazione saggistica, è un libro alquanto leggero e che si legge in modo rapido, non risulta mai pedissequo seppure spesso facondo. D’altronde la prosa della Maraini è sempre una certezza in termini di qualità e di scorrevolezza.

Nella raccolta di scritti, alcuni indubbiamente risultano più interessanti rispetto ad altri, tanto più considerando che talvolta l’opera risulta ripetitiva in alcuni tratti.

In ogni caso, il merito del libro è proprio quello di rimarcare il concetto contenuto nel titolo: La scuola ci salverà , un messaggio che merita di essere diffuso e che, per quanto scontato, è necessario a un’epoca come la nostra che ne ha dimenticato il valore e che tende a seppellire sempre più la cultura, trascurandone l’importanza per la società tutta. Tanto più in un periodo di incertezza imperante, quale quello che stiamo vivendo, la scuola può davvero essere in grado di fornire risposte e rifugio.

“La scuola è il più grande investimento di un Paese per il futuro e noi abbiamo bisogno di futuro.”


Il nostro giudizio:

ContenutoVoto 4/5

StileVoto 4/5

PiacevolezzaVoto 4/5

CopertinaVoto 5/5

Voto finaleVoto 4/5

Dacia Maraini

Dacia Maraini è autrice di numerosi romanzi, di testi teatrali e di poesie. Ella nasce a Fiesole nel 1936. Ha passato parte della sua infanzia in Giappone, dove ha subito la traumatica esperienza dell’internamento in un campo di concentramento assieme alla propria famiglia. Rientrata in Italia ha vissuto prima a Bagheria in Sicilia e poi a Roma, città nella quale ha conosciuto Alberto Moravia, di cui è stata la compagna. Dei suoi libri, ricordiamo Memorie di una ladra (1972), La vacanza(1962), L’età del Malessere (1963), La lunga vita di Marianna Ucría (1990), Bagheria (1993), Donne mie (1974), Donna in guerra (1980), La nave per Kobe (2003), La bambina e il sognatore(2015), Tre Donne (2017), Corpo felice. Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va (2018), Trio. storia di due amiche, un uomo e la peste a Messina (2020).