LA STANZA DELLE ILLUSIONI

di Diego Pitea

“La stanza delle illusioni” di Diego Pitea
Editore: Altrevoci Edizioni
Genere:Thriller e suspance
Pagine: 392
Data di pubblicazione: 08/11/2021

Cari lettori,
amanti dei gialli e delle storie enigmatiche in cui il colpevole sembra non avere volto, nome e aspetto ma agisce silenziosamente, con un piano ben preciso e studiato, non potete perdervi l’intrigante ed appassionante libro di Diego Pitea, “La stanza delle illusioni”.
Già, ed è proprio in questa strana ed inquietante stanza che accade qualcosa che non si riesce a spiegare. O forse sì?
Per scoprirlo non vi resta che leggerlo?
Buona lettura!

a cura di Rossana Bizzarro

Sinossi di LA STANZA DELLE ILLUSIONI

Roberto Calli, noto avvocato penalista di Roma, si rivolge a Richard Dale, psicologo con la sindrome di Asperger e già collaboratore della Polizia in diverse indagini, per sottoporgli un problema: al suo assistito, un finanziere di nome Cesare Borghi dal passato avvolto nel mistero, vengono indirizzate delle lettere anonime nelle quali si preannuncia la sua morte. Sembra un caso banale e Richard è restio ad accettare ma, prima di congedare Calli, nota un’incongruenza: l’indirizzo nelle buste è scritto a mano e la scrittura sembra quella di un bambino. Troppi elementi strani per una mente sempre alla ricerca di misteri come la sua. Parte così un caso che lo porterà, insieme alla moglie Monica, in una villa sulle Dolomiti con dei perfetti sconosciuti e all’interno della quale accadranno avvenimenti sconcertanti e inspiegabili: un uomo che cammina in piena notte con una scala in mano, un anello con un’iscrizione misteriosa, un ritaglio di giornale di trent’anni prima, un quadro famoso che sembra celare un segreto. Non ultima, la sfida intellettuale più ardua per un investigatore: un omicidio compiuto in una camera chiusa dall’interno. Sono questi gli enigmi con i quali dovrà scontrarsi Richard Dale per venire a capo di un caso che sembra uscito direttamente dalle pagine di un libro di Agatha Christie.

Recensione

Questa villa e questa stanza, in particolare, sono il mio rifugio. La chiamo la “stanza delle illusioni”, perché qui dentro ci si può illudere che non esista la bruttezza, il dolore. Vengo qui quando voglio staccare dalla vita quotidiana.


Spesso, pur di ottenere ciò che si vuole, si è disposti a fare di tutto, anche ad uccidere e poi illudersi di potersi salvare, di riuscire a mentire così bene da non far mai dubitare della propria onestà, di recitare perfettamente ed allontanare così i sospetti dalla propria persona.
Questo però, può pensarlo solo chi non ha mai avuto a che fare con Richard Dale, psicologo e investigatore, che nonostante soffra della sindrome di Asperger e abbia alcune manie piuttosto bizzarre, riesce a risolvere anche i casi più complicati.

Misteri, intrighi, vendetta, tradimenti e tanta, tanta suspance: sono questi gli ingredienti principali dell’appassionante ed affascinante giallo di Diego Pitea, “La stanza delle illusioni”, che ci permette di vivere, attraverso gli occhi e i pensieri di Richard Dale, un’esperienza unica, irrepetibile e a tratti anche inquietante.
Pitea è molto bravo a descrivere ogni momento, luogo, personaggio e situazione nei minimi particolari, e anche il dettaglio che all’inizio potrebbe sembrare insignificante, in realtà poi acquista un’importanza notevole.

Tutta l’intera storia è studiata minuziosamente, non c’è nulla di scontato, al contrario, la vicenda è così ingarbugliata e apparentemente senza via d’uscita che sembra essere un vero e proprio enigma senza soluzione, un labirinto di ipotesi che però non porta a nulla.
Ed è proprio questo aspetto a coinvolgere e ad incuriosire maggiormente il lettore, perché la voglia di scoprire il colpevole aumenta di pagina in pagina, e quando si è convinti di essere arrivati alla soluzione finale, ecco che succede qualcosa che stravolge nuovamente tutto, e dunque bisogna ricominciare dall’inizio.

Lo psicologo Richard Dale, affetto dalla sindrome di Asperger, spesso aiuta la polizia a risolvere i casi più difficili, grazie ai suoi ragionamenti e alle sue infinite capacità.
L’avvocato Roberto Calli chiede il suo aiuto per risolvere un caso molto strano che riguarda il suo assistito Cesare Borghi, un finanziere dai modi non molto gentili. Delle lettere strane e anonime arrivano al suo indirizzo, ma ciò che stranisce è che l’indirizzo è scritto a mano e con una calligrafia infantile.
Tutto ciò lo attira ed incuriosisce al punto di accettare il caso e, insieme alla moglie Monica, parte per trascorrere qualche giorno in una villa sulle Dolomiti, ospite, insieme a persone a lui sconosciute, di Borghi.

In questa strana villa però, vige un’atmosfera misteriosa, pericolosa ed allarmante.
Inoltre, succedono cose molto strane, tutti sembrano nascondere segreti. Poi, all’improvviso, accade qualcosa che terrorizza tutti e che dà inizio ai contorti e complicati ragionamenti di Dale: un omicidio in una stanza chiusa dall’interno dalla vittima.

Non riusciva a farsi un’idea su cosa potesse essere accaduto lì dentro, ma era felice. Di fronte a un omicidio le reazioni di una persona normale sono di confusione, timore, angoscia. Lui, invece, no. L’unica emozione che provava in quel momento era di eccitazione. Non riusciva a credere di star indagando per davvero su un omicidio compiuto per di più con quelle modalità. Una delle più grandi sfide intellettuali per un uomo.


Iniziano così, una serie di eventi ed episodi in cui tutti potrebbero essere la vittima e tutti il carnefice.
Riuscirà Dale a scoprire chi è il vero colpevole?

I personaggi di questo fantastico giallo sono completi, veri, ognuno è diverso dall’altro, con una storia e un passato che li contraddistinguono.
Dale è un uomo dalle tante manie, ha delle fisse bizzarre, spesso si rifugia nel silenzio e nella solitudine e per questo viene considerato stravagante e strano. L’unica ad accettarlo per com’è, senza cercare di cambiarlo, pur non essendo sempre d’accordo con il suo atteggiamento, è sua moglie Monica, che apparentemente potrebbe sembrare frivola ed egocentrica, ma in realtà è una donna fragile, insicura e che ha continuamente bisogno di sentirsi protetta e rassicurata.

I temi trattati in “La stanza delle illusioni” sono vari: il tradimento, l’amicizia, la vendetta, l’autismo, la morte di una persona cara e l’incapacità di accettarlo, la ricchezza, l’ambizione.

Uno stile descrittivo e brillante, una scrittura scorrevole, una trama affascinante, colpi di scena improvvisi, tanta suspance e un finale imprevedibile: sono questi gli elementi che rendono “La stanza delle illusioni” un libro notevole e talmente avvincente da leggerlo tutto d’un fiato.

Quell’omicidio sembrava, appunto, il gioco di un abile illusionista, uno di quelli in cui le mani si muovono così velocemente da rendere impossibile cogliere il trucco, e come in ogni gioco di magia, per trovare la soluzione doveva capire dove stava la diversione, quella tecnica che i maghi usano per spostare l’attenzione degli spettatori lontano dal punto in cui avviene l’inganno.


Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5



Si ringrazia l’autore per averci cortesemente fornito il materiale.