di Isabel Giustiniani

La Tomba del Canarino di Isabel Giustiniani
Editore: Isabel Giustiniani
Genere: Romanzo storico
Pagine: 292
Edizione: febbraio 2017
a cura di Elisa Mazza
Amici Lettori, “Eppure io, semplice fellah abituato all’accettazione del destino che segnava il ruolo nella vita di ciascuno, vedevo con più chiarezza l’abisso esistente tra le loro condizioni sociali, distanza che neppure l’amore avrebbe potuto colmare. Ma Carter, lo conoscevo, era un sognatore, una persona che non avrebbe mai smesso di credere nello straordinario.” “Infilò all’interno dell’apertura il braccio con la luce e, con difficoltà, riuscì poi a spingersi dentro anche con la testa. “Tuttavia, di quel momento, quello che mi emozionò di più fu la sensazione di sospensione dal tempo che permeava quel luogo. L’ambiente sembrava essersi cristallizzato agli istanti in cui la tomba era stata sigillata e dimenticata.” Il nostro giudizio: Trama Stile Piacevolezza Copertina Voto finale Tema Seamless Primrose, sviluppato da Altervista Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario
oggi recensirò per voi
Ma l’imprevedibile è sempre in agguato…
Premessa
Il romanzo di Tutankhamon è la storia del faraone bambino in quattro avvincenti episodi:
0.1 Il marchio di Sekhmet: l’avventura di un medico nell’antico Egitto
0.2 La Città dei Morti: la pittrice di tombe perdute
0.3 Il sigillo di Anubis: il segreto del faraone dimenticato
0.4 La tomba del canarino: Howard Carter e il tesoro del faraone bambino
Sinossi
Egitto, inizio XX sec. In una terra meta di studiosi e di cacciatori di reperti provenienti da tutto il mondo, Na’im segue fin da bambino l’archeologo Howard Carter nella sua ostinata ricerca della tomba del Dimenticato, crescendo diviso tra la volontà di riscatto dalla propria condizione, la lealtà verso il fratello con il mondo che rappresenta e l’ombra degli antichi dei che ancora aleggia sulla Valle dei Re.
Il tanto atteso coronamento del sogno dell’archeologo finisce tuttavia per trasformarsi in un incubo: il ritrovamento di un sepolcro intatto – con un tesoro inestimabile – scatena il nazionalismo egiziano e Carter si troverà a combattere contro la superstizione del popolo, le accuse di furto da parte del governo e l’assillo dei giornalisti, questi ultimi sempre alla ricerca di scoop per accrescere le dicerie sulla maledizione del faraone divampate dopo la morte di lord Carnarvon, il finanziatore degli scavi.
Mentre i lavori di recupero e restauro dei preziosi reperti proseguono tra mille ostacoli, Na’im lotterà per aggrapparsi alla ragione della ricerca scientifica portata dagli stranieri e rifuggire dalle parole dello “sciacallo”, il vecchio eremita della Valle al quale non avrebbe mai dovuto dare ascolto. Eppure quella ormai lontana notte di novembre in cui, assieme a Carnarvon e alla figlia, è entrato con Carter per primo di nascosto nella tomba, ha visto qualcosa che non può essere ignorato sebbene l’archeologo neghi. Mentendo.
Recensione
Magici, impattanti e preziosi sono gli ambienti e la loro descrizione: Isabel Giustiniani sembra essere stata presente come archeologa attenta durante l’apertura della tomba. Gli ori, le meraviglie e quella sensazione d’anelito e di desiderio realizzato sono reali, parte di un vero viaggio nel tempo. La sua preparazione storica, la minuzia di particolari sono semplicemente eccelse.
«Vede Qualcosa? » Gli chiese ansioso Carnarvon alle sue spalle.
Il mudir non rispose, rimanendo immobile come se fosse diventato della stessa materia del muro.
«Carter, vede qualcosa?» lo incalzò di nuovo il nobile, alzando la voce. Una risposta ovattata, ma carica di entusiasmo , si fece finalmente sentire.
Si, cose meravigliose!”
Lo stile della Giustiniani è magico e segue la scia incantata che impera in Egitto, fatta di luoghi sospesi nella storia, millenari, di leggende e maledizioni, di spiriti e dei che si insinuano nel deserto e nelle rocce.
Nel romanzo, fatti e dialoghi reali come il canarino e la citazione sopra si corteggiano con elementi di pura fantasia e mistero, arricchendo di dettagli una scoperta storica unica, che richiama come l’Egitto stesso, questo legame indissolubile tra realtà e misticismo. La tomba del Canarino è un ottimo esempio di questo connubio suggestivo e ammaliante; spero dunque, con le mie poche righe, di aver trasmesso la mia emozione e la curiosità per questa saga storica e incantata.
Cari lettori, vi auguro una buona lettura!