L’ESTRANEO PERFETTO

di Nicola De Dominicis

Benvenuti al nostro appuntamento con la poesia.
Oggi proponiamo il commento di questa affascinante raccolta poetica: L’estraneo perfetto di Nicola De Dominicis
Buona Lettura!



a cura di Elisa Mazza

Sinossi

A tratti riflessione universale in versi a tratti autobiografia poetica, L’estraneo perfetto si presenta come una raccolta lirica intensa e variegata. Con un linguaggio essenziale l’autore dipinge un viaggio, sospeso «fra passato e futuro», alla riscoperta del Sé e alla scoperta del mondo. È un percorso di scavo all’interno della propria emotività, alla ricerca delle «amorose radici» familiari, è la cronaca di una evasione impossibile che penalizza chi non riesce a rinunciare alla fantasia, è il resoconto del confronto con gli «orchi del cuore» che ognuno di noi incontra nella vita. Ed è infine, se non soprattutto, il ritratto di uno scrittore che si guarda allo specchio: il Poeta è sì un «invisibile» costretto ad adattarsi al «tempo pallido» della Prosa, ma è anche un ribelle che vive dell’«eterno altrove» dell’immaginazione, destinato, come la fenice, a risorgere «di felicità sempre più affamato/di felicità sempre più feroce».

Recensione

“Da lupo ferito
mi vidi cadere
trafitto nel buio,
e mentre morivo
mordevo la neve
chiamata dal cielo
a darmi l’odioso conforto
del bianco che piange.
E mentre morivo
sentivo slacciarmi di dosso
tutto l’obbligo
d’essere nel mondo
secondo la forma precisa
di un solo corpo.
Salivo ridotto
a pura coscienza
e contro la neve
volavo fin dove
lo spazio scompare.
Sfumando nel tempo tra forme e colori
lo spazio scompare
per essere
non altro che tempo.
Così di me.
Ora
sono per sempre
non altro che tempo.”


Cit. Da lupo ferito




L’estraneo perfetto è ognuno di noi.
Le nostre domande, le nostre essenze, ciò che ci affama e che ci nutre.
Nicola De Dominicis ha saputo perfettamente incarnare in parole e offrire le verità scomode dell’uomo, dei propri istinti e mentalità.
Ho sentito mia questa raccolta poetica, è piena di sentimento, confusione, lucidità, intelligenza e follia.
Arte e null’altro che Arte.
Con uno stile asciutto, fine, carico di segreti, suadente e “matto” allo stesso tempo, ci fa camminare sul filo dell’equilibrio (l’immagine di copertina è più che azzeccata) portando in evidenza quanto sia bramosa la nostra ricerca di sanità mentale, di felicità, di vita realizzata.


“È pazza ti dico.
È pazza la verità.
Nell’atto impazzisce
di guardarsi
senza più scuse.
Ma fissa e rapita
rimane davanti lo specchio
E finisce così
con tutta la faccia graffiata dalle sue stesse mani,
mentre di continuo
ripete il suo nome.
È pazza ti dico,
È pazza la Verità.
Tu stalle lontano,
amico mio.
Stalle lontano.”


Cit. La verità




Non è mai scontato raggiungere la semplicità nell’esistenza. Eppure credo sia la ricetta giusta della felicità.
Una volta che semplicemente siamo, senza nasconderci, senza sopprimerci, possiamo realizzare una concreta crescita interiore.
Il poeta nei suoi “parti interiori” genera una metamorfosi di sé, mostra la forza della ricerca. Si avvicina a noi con amichevole stranezza e fascino, è una raccolta che ti cattura, che accende, trasmette piacere.


“No, non temere padre
per questo tuo figlio
strano,
zitto,
crocifisso di tremula paura
nel cuore.
Di nuvola
mi piace sognare
la natura del mio cuore.
Le nuvole – dicono –
fra scoppi di venti contrari
conservano pur sempre
la rotta
per toccare le prode del sole.
Così forte ci chiama
quel maledetto Sole.”


Cit. Di Nuvola




Il tempo, lo spazio, non contano più. Sfogliando queste pagine vi ritroverete assorti in un mondo diverso, in grado di liberarci da remore e scuse, rendendoci predatori di sogni, ricercatori inarrestabili del nostro Io. Lasciatevi liberi di correre! L’estraneo perfetto merita di vedere la luce del sole, il maledetto Sole.




Si ringrazia la casa editrice per averci cortesemente fornito il materiale.