L’INVERNO PIÙ NERO

di Carlo Lucarelli

L'inverno più nero

L’inverno più nero di Carlo Lucarelli
Genere:Gialli/Thriller
Editore: Einaudi (Collana Einaudi. Stile libero big)
Pagine: 312
Edizione: 3 Marzo 2020

a cura di Elide

Cari amici lettori,
quanti di voi conoscono il Commissario De Luca? Con L’inverno più nero torniamo tra le strade di Bologna negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Qui siamo condotti per mano in una triplice – e avvincente – indagine da Carlo Lucarelli, ideatore di questo fortunato protagonista.
Buona lettura!


Sinossi

1944, Bologna sta vivendo il suo «inverno più nero». La città è occupata, stretta nella morsa del freddo, ferita dai bombardamenti. Ai continui episodi di guerriglia partigiana le Brigate Nere rispondono con tale ferocia da mettere in difficoltà lo stesso comando germanico. Anche per De Luca, ormai inquadrato nella polizia politica di Salò, quei mesi maledetti sono un progressivo sprofondare all’inferno. Poi succede una cosa. Nella Sperrzone, il centro di Bologna sorvegliato dai soldati della Feldgendarmerie, pieno di sfollati, con i portici che risuonano dei versi degli animali ammassati dalle campagne, vengono ritrovati tre cadaveri. Tre omicidi su cui il commissario è costretto a indagare per conto di tre committenti diversi e con interessi contrastanti. Convinti che solo lui possa aiutarli

«Alle 17:10, al primo calare del sole, il coprifuoco avrebbe trasformato il suk dentro le mura di Bologna in una città fantasma, accecata dall’oscuramento e muta, a parte gli scarponi delle pattuglie o quelli dei partigiani. Ma fino a quel momento, quella casbah fradicia e sporca, che scoppiava di voci rombando sorda come un treno in una galleria, brulicava di gente che cercava qualcosa, la neve, il burro, una sigaretta, un attimo in più per superare quello che per tutti, dall’inizio della guerra, forse da sempre, era l’inverno più ruvido e freddo. L’inverno più nero»

Recensione

Bologna, la sua Bologna, non esiste più se non nei suoi ricordi. La paura delle bombe, il timore della morte, il terrore dettato dalla presenza dei nazisti sul territorio con le tante restrizioni che impongono un coprifuoco irrevocabile e tante limitazioni della libertà personale, l’hanno completamente trasformata rendendola uno spettro di se stessa. È tra queste vie, adesso governate da un nuovo padrone, che De Luca è chiamato a svolgere le sue funzioni di poliziotto. Perché non è più alla Criminale, adesso è alla polizia Politica. E deve farseli passare, i grilli. Deve farseli passare quei formicolii nello stomaco che si manifestano inesorabilmente ogni volta che un misterioso caso da risolvere si paventa davanti ai suoi occhi. Deve eseguire gli ordini impartiti, non distanziarsi da questi. Deve attenervisi nel più ligio dei modi, deve contribuire a preservare quella dittatura fascista che adesso impervia.

Siamo nella Bologna del 1944, nella Bologna che apre le sue porte all’inverno e al gelo che gli appartiene. Un gelo che non tocca soltanto i luoghi, quanto anche gli animi. Il nostro funzionario pubblico è chiamato ad investigare su tre inspiegabili morti: tre omicidi, questi, che, seppur tra loro estremamente diversi e aventi ad oggetto il decesso di un ingegnere, di un professore universitario e di una SS, confluiscono in un disegno più grande perfettamente delineato e guidato in tutte le sue fasi, in tutte le sue sfumature. Riuscirà De Luca a risolverli? Riuscirà a sopravvivere a questo inverno così nero e cupo da gelare le ossa, il cuore e lo spirito?

Avvalorato da una penna precisa e fluida, “L’inverno più nero” è un giallo storico che ha la grande capacità di riuscire a rendere vivide nella mente del lettore quelle atmosfere cupe e grigie del tempo descritto e narrato. Ma anche del sentimento. Del sentimento di paura e angoscia che è sempre vibrante, pagina dopo pagina. Perché questa paura che in apparenza è silenziosa, emette in verità un suono fortissimo. È percepibile ad ogni udito, è palpitante in ogni esistenza.

Dal punto di vista dell’indagine si riscontra forse un po’ di confusione tra i vari delitti che essendo numericamente molti tendono a confondersi nel pensiero del conoscitore. Ad ogni modo, a prevalere è l’istinto, in questo scritto. Non tanto la logica. De Luca è un uomo che è mosso dal proprio acume quanto che da soluzioni standardizzate dettate da una imposizione rigorosa di prassi e dogmi. Lucarelli, inoltre, non esagera in quello che è l’epilogo. Offre una risoluzione dei casi con quella sfumatura di verità tale da non risultare sovrabbondante e dunque tale da non essere percepita quale inverosimile da chi legge. I personaggi sono a loro volta costruiti in modo realistico sia per i pregi che per i difetti.

In conclusione, L’inverno più nero risulta essere una lettura godibile, rapida e capace di solleticare gli appetiti più eterogenei dei vari lettori.

Pensava che anche se l’avesse fatto davvero un buco nel materasso e ci avesse infilato dentro la testa non sarebbe riuscito comunque a togliersi dall’orecchie il gorgogliare del sangue, l’odore di urina e di muffa dal naso, tutto quello schifo, quella paura e anche quella vergogna dallo stomaco.
Che non c’era più una direzione in cui voltarsi perché quel gelo livido e marcio, quell’aria gonfia che lo soffocava, erano dappertutto, e non bastava girare lo sguardo per evitarle.
Se lo sarebbe portato dentro per sempre, quell’inverno.
Quell’inverno così ruvido e freddo.
Così nero.»

Il nostro giudizio:

TramaVoto 4

StileVoto 3

PiacevolezzaVoto 4

CopertinaVoto 3

Voto finaleVoto 3,5

Carlo Lucarelli

Affermato scrittore di letteratura gialla e noir, vive tra Mordano (Bo) e San Marino.
Il suo percorso narrativo va dai racconti brevi sparsi nelle varie antologie del Gruppo 13 (di cui fa parte) alla trilogia giallo-storica con il commissario De Luca pubblicata dalla Sellerio (Carta biancaL’estate torbida e Via delle Oche). Dopo Almost blue (1997), Il giorno del lupo (1998 e 2008), L’isola dell’Angelo caduto (1999, Finalista al Premio Bancarella 2000), Mistero in blu (1999 e 2008), Guernica (2000) e Lupo mannaro (2001), tra i suoi libri pubblicati da Einaudi Stile libero ci sono il romanzo Un giorno dopo l’altro (2000 e 2008) e i racconti di Il lato sinistro del cuore (2003); poi Misteri d’Italia (2002), Nuovi misteri d’Italia (2004), La mattanza (2004) e Piazza Fontana (2007), gli ultimi due con allegati i Dvd del ciclo televisivo “Blu notte”.
Insieme a Eraldo Baldini e Giampiero Rigosi ha scritto Medical Thriller (2002), mentre suoi racconti sono inseriti nelle antologie Crimini (2005) e Crimini italiani (2008). Nel 2008, Einaudi ha pubblicato il suo romanzo, L’ottava vibrazione, e Storie di bande criminali, di mafie e di persone oneste.
Nel 2010 è uscito I veleni del crimine e Acqua in bocca (scritto a quattro mani con Andrea Camilleri). Nel 2013 è uscito Il sogno di volare (Einaudi Stile Libero). Nel 2018 è uscito il saggio Amok. Le stragi dell’odio, scirtto insieme a Massimo Picozzi, e Peccato mortale. Un’indagine del commissario De Luca (Einaudi).
L’opera di Lucarelli è tradotta in piú lingue (anche per la prestigiosa Série noir della Gallimard in Francia) ed è oggetto di versioni cinematografiche e televisive, tra cui la serie “L’ispettore Coliandro” e il ciclo dedicato al commissario De Luca. Da un suo racconto (La Tenda Nera in Nero Italiano, Mondadori) è stato tratto uno sceneggiato televisivo con Luca Barbareschi e dal suo romanzo Almost Blue Alex Infascelli ha tratto il film omonimo. Inoltre ha collaborato con Dario Argento per il suo ultimo film Nonhosonno.
Il suo libro Lupo Mannaro è diventato un film di Antonio Tibaldi con sceneggiatura sua e di Laura Paolucci. Sono pronte le sceneggiature e sono stati acquistati i diritti anche di diverse sue opere quali Laura di Rimini.
Conduce da alcuni anni in Tv “Mistero Blu”, intitolata successivamente “Blu notte”, la fortunata trasmissione dedicata a casi misteriosi e insoluti, o ad aspetti in ombra della storia italiana. Per questo programma ha ricevuto il Premio Flaiano nel 2006.
Membro della sezione italiana dell’AIEP (Associazion Internazional Escritor de Poliziaco, fondata a Cuba da Paco Ignatio Taibo II) è stato docente di scrittura creativa alla Scuola Holden di Alessandro Baricco a Torino e nel carcere “Due Palazzi” di Padova. Ha creato e curato la rivista telematica “Incubatoio 16”.
Ha sceneggiato il radiodramma Radio “Bellablù” per RadioTre e condotto il programma Radio “DeeGiallo” per Radio Dee Jay. Tra le sue numerose altre attività: scrive sceneggiature di fumetti e soggetti per videoclip (anche per Vasco Rossi, con la regia di Roman Polansky), canta per diletto talvolta con il gruppo post-punk Progetto K. Per il teatro ricordiamo alcuni spettacoli tratti da sue opere o portati in palcoscenico da lui stesso: “Pasolini”, “Guernica”, “Tenco a tempo di tango”.È uscita nel 2014 una raccolta di racconti gialli dal titolo Giochi criminali dove il suo testo A Girl Like You appare accanto a quelli di De Giovanni, De Silva e De Cataldo. Nel 2017 in Intrigo italiano ritorna sulla scena il Commissario De Luca, protagonista della fortunata trilogia pubblicata da Sellerio nei primi anni ’90. Nel 2020 esce per Einaudi L’ inverno più nero. Un’indagine del commissario De Luca.