NATALE COL VAMPIRO

di Elisa Mura

“Natale col vampiro” di Elisa Mura
Genere: novella natalizia – fantasy
Editore: PubMe
Pagine: 47
Edizione: 18 novembre 2021

Cari amici, oggi torna il nostro progetto NOVELLE PER NATALE, inizio parlandovi di “Natale col vampiro” di Elisa Mura, una novella natalizia dal sapore un po’ fantasy dark, infatti la nostra protagonista, Odette, dovrà vedersela con un vampiro assetato di sangue!!!
Buona lettura!

a cura di Manuela Morana


Sinossi di NATALE COL VAMPIRO

Odette Blackswan è strana. La sua famiglia la ritiene strampalata perché sin da piccola parlava con un’entità immaginaria. In realtà Odila, così si chiama questa sua sorta di alter ego, esiste, ed è fonte di guai e infinite preoccupazioni.

Quando Odette si ritrova a ereditare da suo nonno Barnaba una bottega che definire una catapecchia malandata è poco, non sa che al suo interno la aspetta una sorpresa ancor più grande: Julius Papadopulos, un vampiro snob e aristocratico. In disgrazia.

Recensione

Odette è la protagonista di “Natale col vampiro”, è una ragazza molto sola, la sua famiglia infatti da sempre la considera stramba e non le dà amore e affetto. La terribile “colpa” della quale si è macchiata è il fatto di parlare da sempre con un’entità invisibile a tutti.
Odette sente una voce sin dalla più tenera età, c’è qualcuno che le parla e che è cresciuta insieme a lei, una ragazza che lei chiama Odila e che per certi versi rappresenta il suo perfetto alter ego oscuro.

Odila era la fonte principale dei guai di Odette. Un’entità di natura femminile invisibile all’occhio umano alquanto dispettosa e impercettibile quando le faceva comodo; sagace, incline alla cleptomania e alla distruzione di qualsivoglia oggetto da lei ritenuto di cattivo gusto.
In verità, l’origine di Odila era ignota persino alla ragazza a cui stava appiccicata sin dalla nascita, quasi fosse un fardello impostole da un’infausta maledizione, probabilmente fin da quando era incastrata nel ventre materno.

Odette è una ragazza che a suo modo crede ancora nel prossimo e nella felicità, e nonostante la sua vita sia stata difficile e solitaria, segnata da molte visite mediche per capire l’origine di quello che da molti viene ritenuto un “disturbo” della sua psiche, lei comunque non smette di entusiasmarsi davanti alle piccole cose. E soprattutto adora il Natale!

«Adoro il Natale!» gioì la ragazza nell’essere attorniata dal più bell’esemplare di esposizione luminaria che avesse mai visto.
Si allargò l’oscuro cappotto da entrambi i lati e si concesse una piroetta su se stessa, alzando la suola degli stivali fin quasi alle punte come una ballerina di danza classica. Per poco non incespicò sui suoi tacchi.
«Io lo detesto! Si trasformano tutti in una matassa di scemi. Tutti disgustosamente sovraeccitati; musica, i rumori molesti dello scartar dei regali; riunioni di famiglia. Puah!» brontolò Odila, pronta a commettere l’ennesima marachella.
«Tutto ciò che a me piace a te disgusta» la punzecchiò l’altra, troppo distratta per prendersela.

A pochi giorni da Natale Odette viene convocata da uno strano notaio, deve recarsi nel paese nel quale viveva suo nonno, che la giovane non vedeva da anni e che adesso purtroppo è morto. Odette conserva del nonno un buon ricordo seppur abbastanza vago, tra tutti i parenti infatti lui era quello che la trattava meglio!
Una volta giunta sul posto, scopre cosa le ha lasciato in eredità e così facendo comincia l’avventura più incredibile della sua vita.

«Le ha lasciato il suo amato negozio, mia cara. Era una casa, per lui. Un’originale bottega di cianfru… ehm, volevo dire… un’importante bottega di antichità, manufatti rari, giocattoli eccetera eccetera».
Il cuore di Odette fece un balzo nel suo petto: ora poteva gestite un’attività tutta sua, niente più notti incerte su dove trascorrerle, finalmente poteva guadagnarsi da vivere onestamente.

Il negozio del nonno però tutto è tranne che un bel posto, è trascurato, pieno di polvere, vicino al cimitero e decisamente poco invitante!
Il lavoro da fare per portarlo a risplendere e riuscire a riattrarre la clientela è tantissimo. Odette comunque non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro, sta già pensando di addobbare la vetrina per Natale ed è carica di energia e voglia di fare…
Almeno fino a quando non scopre una botola sul pavimento e scendendo giù trova ad attenderla una bara, con un’incisione sopra che avverte chiaramente di non aprirla.
Qualsiasi persona sana di mente scapperebbe a gambe levate in una situazione del genere ma indovinate un po’ cosa combina Odile?

«Il mio illustrissimo nome è Julius Papadopulos, signore della notte e assoluto padrone della terra di Lowsbright» esordì altisonante, presentandosi.
«In che anno sono stato finalmente riportato alla viva oscurità del mio regno?».
Echeggiò una voce glaciale e metallica nella stanza, non proprio spiacevole ma assordante.
Dal momento che la risposta tardava ad arrivare, egli protestò: «Ti hanno tagliato la lingua o sei semplicemente maleducata? Se c’è una cosa che non sopporto, è chi si esula dal soddisfare la mia sete di conoscenza».

E così Odette si trova ancora una volta nei guai, grazie ad Odile, riuscirà la giovane protagonista di “Natale col vampiro” a gestire questa surreale situazione? O il vampiro prenderà il sopravvento su di lei e ricomincerà a fare vittime per tutta Lowsbright come facevano i suoi avi prima di lui?
E come sarà trascorrere un Natale con un vampiro?
Per scoprirlo non vi resta che leggere questa novella natalizia che sa essere leggera e divertente. “Natale col vampiro” è la storia ideale per passare qualche minuto di spensieratezza durante le feste.
Lo stile di Elisa Mura infatti è fresco e impertinente, vedrete un vampiro diverso da quelli ai quali siete abituati e vi assicuro che, nonostante lui ci provi, non riuscirà a terrorizzarvi come riescono a fare alcuni dei suoi simili entrati nella storia della letteratura!
Odette e Odile vi affascineranno, sono due lati della stessa moneta, così diverse eppure a tratti simili, non perdetevele!

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5