NELLE SUE OSSA

di Maria Elisa Gualandris

Nelle sue ossa di Maria Elisa Gualandris
Editore: bookabook
Genere: Giallo
Pagine: 311
Edizione: 4 marzo 2021

Maria Elisa Gualandris, autrice del romanzo giallo Nelle sue ossa, ha scelto per il suo esordio, e a mio modesto parere molto intelligentemente, di muoversi su terreni che le sono familiari e dei quali parla con estrema cognizione di causa: a partire dall’ambientazione sul Lago Maggiore, dove la Gualandris vive, fino ad arrivare alla protagonista Benedetta Allegri che, come la sua creatrice, è una giornalista di cronaca nera.
Questo ha contribuito a rendere tutta la storia molto realistica e piacevole.
Buona lettura!

a cura di Pamela Mazzoni

Sinossi di NELLE SUE OSSA

Durante un restauro, nella cantina di una villa sul lago vengono trovate ossa umane.
Sono lì da almeno quarant’anni e nessuno ha idea di chi possano essere. La giornalista Benedetta Allegri si imbatte nella vicenda e spera che possa essere l’occasione per rilanciare la sua carriera precaria. Aiutata dall’affascinante commissario Giuliani, scopre che le ossa sono di Giulia Ferrari, una studentessa scomparsa nel 1978 che nessuno ha mai veramente cercato. La procura ha fretta di archiviare il caso e cerca di far ricadere la colpa su quello che all’epoca era il fidanzato della ragazza. Benedetta, però, intuisce che la sua tranquilla cittadina di provincia nasconde molti segreti ed è pronta a tutto pur di giungere alla verità e ottenere giustizia per Giulia.

Recensione

Benedetta Allegri è una giornalista che ama il suo lavoro e lo fa con passione: testarda, tenace e intuitiva, cerca sempre di andare in fondo alle storie che racconta, ma senza sensazionalismi e soprattutto stringendo legami di forte empatia con le persone che incontra.
Le sue forti ambizioni iniziali si stanno però dissolvendo, giorno dopo giorno, in mezzo al banco di nebbia fitta che ricopre il mondo del lavoro: è il tarlo della nostra società e risponde al famigerato nome di precariato.
Benedetta è delusa per tutte le belle speranze che aveva coltivato e che adesso sembrano essersi volatilizzate.

“Prendo al volo il primo treno per Milano e mentre guardo fuori dal finestrino ripenso ai giorni in cui viaggiavo per frequentare l’università. Le lezioni, gli esami, i libri, lo studio con gli amici. Mi sembra passata una vita. E, in effetti, è veramente passata. Non sono più la stessa di quegli anni, quando credevo che perché i sogni si realizzassero sarebbe bastato crederci.
Purtroppo non è così. Ci ho creduto, anche troppo. Ho lavorato tanto, sacrificando tutto il resto, amicizie, amore, sere, domeniche. Anche le vacanze, a volte. Ho imparato a mie spese purtroppo che non sempre quello che si dà viene poi restituito.”


Quelle che per Benedetta erano incrollabili certezze adesso vacillano, costringendola a mettere in discussione la sua vita: dalla carriera che sembra non avere sbocchi ai suoi sentimenti verso il fidanzato Andre, reo di voler consolidare un rapporto su cui lei adesso nutre alcuni dubbi, anche se confusi.
Ma ecco che qualcosa sembra cambiare quando Benedetta, durante una delle sue passeggiate in cerca di materiale per qualche articolo, si imbatte nella polizia a Villa Camelia, una bella residenza ormai quasi abbandonata dai proprietari: nella cantina sono state trovate infatti delle ossa umane che si scoprono appartenere a una giovane ragazza, Giulia Ferrari, scomparsa nel 1978 e il cui caso al tempo fu archiviato in fretta, forse troppa, e che dette adito a pettegolezzi e illazioni sulla sua misteriosa sparizione. Chi ha ucciso questa ragazza amorevole e timida, forse il suo fidanzatino di allora considerato un rivoluzionario appartenente alle Brigate Rosse?
Chissà, certo che anche lui è misteriosamente sparito proprio nello stesso periodo.
Che sia fuggito dopo aver commesso l’omicidio?
Un vero e proprio cold-case in cui Benedetta si getterà a capofitto, insieme all’ammaliante commissario Giuliani e ai suoi amici di sempre, la combattiva avvocatessa Viola e l’introverso Francesco.
L’indagine, che apre un piccolo vaso di Pandora portando a galla verità nascoste da troppo tempo, diventa ben presto pericolosa: ma Benedetta non ci sta, vuole la verità soprattutto per Giulia e per i suoi poveri genitori e non si tira indietro nel rimestare in un passato che per molti doveva essere sepolto.
Il suggestivo scenario in cui si svolge la vicenda è il fascinoso Lago Maggiore, splendido specchio d’acqua su cui si affacciano altrettanto splendide località, ma dietro la facciata si nascondono omertà, pregiudizi e oscure vicende.
Molti strani personaggi ruotano intorno alla vicenda e la giornalista sarà osteggiata a più riprese, portata su false piste, minacciata e quasi uccisa.

Mentre esco per raggiungere gli altri al bar di Lucia, noto qualcosa nella cassetta della posta. Sicuramente una bolletta o un sollecito dell’amministratore, dato che non ho ancora fatto il bonifico delle spese di condominio, nonostante il prestito caritatevole dei miei. Meglio lasciarla lì. Chiudo la porta. Una strana sensazione, però, mi spinge a tornare indietro e controllare.
Nella cassetta c’è un foglietto. Ormai riconosco la scrittura, un po’ tremolante: “Non risvegliare i morti”.


Benedetta, però, è caparbia e non si lascia intimorire, deve dare voce alla vittima e ottenere giustizia, lungo un percorso che sarà anche introspettivo e che le darà modo di guardarsi dentro per cercare le risposte alle tante domande che la destabilizzano.
La penna della Gualandris è incisiva e molto evocativa, capace di trasportare il lettore in riva al lago, quasi una messa in scena dal vivo; la trama scorrevole, appassionante e molto attuale; la prosa fluida e molto coinvolgente, ma priva di inutili eccessi e ridondanze; i personaggi risultano credibili e per questo realistici, ben delineati e descritti come sono.
Nelle sue ossa è un libro che si legge con avidità, dove l’omicidio diventa il pretesto per una storia di ben più ampio respiro grazie alle interessanti sotto trame che puntano il riflettore su diversi aspetti della vita quotidiana e che quindi contribuiscono non poco a umanizzare e dare spessore al racconto.
Spero di poter leggere ancora le avventure di Benny e magari, perché no, in una serie.

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5

MARIA ELISA GUALANDRIS

Laureata in Filosofia all’Università Cattolica di Milano, vive sul Lago Maggiore ed è una giornalista professionista. Scrive di cronaca nera e giudiziaria per diversi media locali. Ogni mattina conduce il programma “Giornale e Caffè” su Rvl La Radio. NÈ stata finalista al concorso “GialloStresa” nel 2013 con il racconto Pesach, pubblicato nell’antologia Giallolago (Eclissi). Nelle sue ossa è il suo primo romanzo.