NEMETON

di Luciano Adonia

Nemeton di Luciano Adonia
Genere: Fantascienza
Editore: Virginia Edizioni
Pagine: 228
Edizione: marzo 2019

a cura di Mary Manasseri

Cari lettori, un caldo saluto a tutti voi! Come procedono le vostre letture?
Io ho appena terminato “Nemeton” di Luciano Adonia, un’opera interessante che mi sento di consigliare a chi piace immergersi in storie avventurose, particolarmente dense di imprevisti e di mistero.

Sinossi

Un maturo ed anonimo astronomo, Mitridate La Rue, originario della Grecia e naturalizzato francese, si lascia trasportare da una tranquilla esistenza in un piccolo ed apparentemente anonimo paesino dell’entroterra transalpino. Il destino e la sua intima essenza non permetteranno il perdurare dell’apparente monotonia. Un vorticare di eventi concatenati lo avvolgerà e gli svelerà un mondo sino a quel momento mascherato, pregno di mitologia, culti dimenticati e visioni religiose negate dall’ortodossia contemporanea. Un comune denominatore legherà il protagonista ad una schiera di personaggi che progressivamente gli si affiancano, la scoperta di un meccanismo originario della vita che travalica la nostra limitata comprensione e coinvolge il nascere e l’evolversi delle razze intelligenti.

Recensione

Ho iniziato a leggere questo testo incuriosita dal titolo, guidata dal desiderio di approfondirne il significato. “Nemeton” è un libro a metà strada tra fantasy e fantascienza, che si arricchisce di spunti mitologici, esoterici e new age. Proprio per la complessità della trama e la ricchezza di riferimenti a mondi leggendari, risulta avvincente e riesce a tenere ben saldo il lettore sul filo della trama.

“…ogni volta che riaffioravano questi piccoli momenti di depressione, scattava in lui la consapevolezza, quasi una fede cieca, che gli riaffermava dentro la sicurezza che lassù c’era vita infinita…”

Mitridate la Rue vive nel piccolo paesino Rennes Le Bains. È un astronomo che ha dedicato al lavoro gran parte della sua vita, concentrandosi sull’osservazione e sull’approfondimento storico/scientifico degli argomenti oggetto della sua attività professionale.
Ora presta la sua opera presso l’osservatorio situato nella zona e proprio mentre si trova nel suo ufficio, in una fredda serata invernale, tutto ha inizio. I rilevatori dell’osservatorio infatti, indicano che una pulsazione di pochi secondi è partita da Saturno ed ha raggiunto la terra, per poi dissolversi.
È sull’onda di questo fatto incomprensibile, generatore di perplessità e denso di mistero, che il romanzo prende il via, accompagnandoci su strade tortuose e sconosciute che trovano senso e definizione soltanto alla chiusura della storia.
La ricerca della verità partirà proprio da lì, dal Nemeton che, nella cultura celtica, è il luogo in cui i druidi praticavano i loro culti e celebravano le loro cerimonie.

“La mente che non ignora i sussurri del suo cuore, sa oltrepassare i limiti del tempo e dello spazio. Sa dove cercare ciò che gli serve a condizione di non rinfondere le armi del coraggio, della pazienza e dell’intuito.”

Leggere questo romanzo è un po’ come correre a fianco dei personaggi, senza sosta, fino alla risoluzione dell’arcano. È un’opera che vanta sicuramente una trama complessa e ben costruita, in cui il protagonista ci accompagna nella conoscenza di culture mitologiche, soffermandosi sulle suggestive relazioni intercorse nel tempo tra le diverse correnti religiose e filosofiche. Si sente, grazie alla stesura attenta e dettagliata, l’evidente approfondimento che l’autore stesso ha effettuato, al fine di rendere la trama congrua e far trasparire la partecipazione personale negli argomenti che vengono toccati. Leggendo, è forte infatti la sensazione che tra il protagonista e l’autore esista un legame profondo, dettato dalla passione che alcuni temi, esoterici e mitologici, suscitano in entrambi.

I protagonisti nel complesso sono ben connotati. Ruolo primario viene affidato al gruppo come entità a sé, esempio di forza e nucleo in cui si fondono e pulsano energie positive. Esso trae forza dalla sinergia delle figure che lo compongono, rivelandosi così capace di estrapolare dagli eventi significati reconditi, per trovare poi la strada che porterà allo svelamento della verità. Il linguaggio, sicuramente molto curato e in alcuni punti quasi aulico, diventa più fluido man mano che si sviluppa la trama, risultando più efficace soprattutto nella seconda parte del romanzo.

“Cercate di comprendere bene quello che sto per dirvi. Il potere di Gea è materno ed agisce su tutto ciò che vive e che lei alimenta su questa terra, cioè su lei stessa.”

Le figure leggendarie citate sono fondamentali per l’evolversi dei fatti e promuovono con forza il rispetto per ogni forma di vita o di entità spirituale. È una storia in cui il dialogo e il confronto hanno ampio spazio: il pensiero condiviso diventa progetto tramite lo scambio di esperienze e punti di vista, per trasformarsi poi in azione.
Se gli ambienti chiusi delimitano confini in cui avvengono incontri tra persone, è negli spazi aperti che gli universi si avvicinano, fino a sfiorarsi e toccarsi… i boschi, la terra o il cielo non sono che punti di fusione, in cui è possibile avvertire la presenza intensa e costante di chi continua a difendere il dono della vita, qualunque cosmo l’abbia originata.
In questo turbine di accadimenti, dove ogni dubbio genera infinite altre domande, il lettore rimane agganciato, coinvolto anch’esso nel desiderio di sapere cosa unisca tutte le figure e gli eventi che si avvicendano instancabilmente. Il filo conduttore è la Vita, magico filo che lega l’umano all’animale, il druido al piccolo popolo, lo spirito alla carne… in un infinito universo dove ogni minimo mutamento incide sul percorso di tutti. Qualunque nemico di questa meravigliosa alleanza, profondamente ispirata dal soprannaturale, deve essere combattuto e annientato.
Il ruolo del femminile, nel merito della creazione, ha qui uno spazio di primo piano.
Gea crea con la forza del suo potente amore – ispira e nutre tutto ciò che è Natura. Da essa si genera il legame profondo che unisce indissolubilmente tutte le creature, al di là del proprio nucleo religioso o culturale. Ella, da tempi immemori, diffonde la propria cura materna, oggi come ieri, fino alla fine dei tempi.
Gea è tempio che custodisce il dono della vita, espressione del suo volto sulla terra è la donna.
Essa è qui strumento di rinnovamento del miracolo della creazione, che celebra la magnificenza della rinascita e dell’amore fecondo, senza soluzione di continuità.

Sperando che questa recensione abbia mosso la vostra curiosità, aspetto il vostro parere in merito e, nel frattempo, vi do appuntamento alla prossima recensione.
A presto!

Il nostro giudizio:


TramaVoto 4,5


StileVoto 4


PiacevolezzaVoto 4


CopertinaVoto 4,5


Voto finaleVoto 4,5

Luciano Adonia è nato a Trieste, di cui conserva la connotazione mitteleuropea. Affascinato sin dalla tenera età dallo studio dell’inscindibile intrecciarsi delle vicende storiche e religiose. Viaggiatore appassionato le cui mete sono costante occasione di confronto di idee e ricerca di eventi umani, spesso relegati a piccole realtà ai margini della nostra complessità sociale.
Si ringrazia l’autore per averci cortesemente fornito il materiale.