NIENTE DI VERO TRANNE GLI OCCHI

di Giorgio Faletti

Niente di vero tranne gli occhi di Giorgio Faletti
Editore: Baldini Castoldi Dalai
Genere: Thriller
Pagine: 499
Data di uscita: 5 ottobre 2004

Un saluto ai nostri lettori!
Oggi vi proponiamo la seconda prova letteraria dell’autore scelto per questo mese, Giorgio Faletti.
Dopo il grande successo di “Io uccido”, nel 2004 arriva in libreria questo nuovo romanzo che racconta non una, ma tante storie dove non tutto è quello che sembra. Un thriller inquietante e carico di tensione che non ha “Niente di vero tranne gli occhi”
Buona lettura!

a cura di Pamela Mazzoni


Sinossi di NIENTE DI VERO TRANNE GLI OCCHI

Che cosa unisce Jordan Marsalis, fratello del sindaco di New York ed ex tenente di polizia, e Maureen Martini, commissario di polizia a Roma? Apparentemente nulla.
Eppure, per strade e vicissitudini diverse, si troveranno uniti in un’indagine su un beffardo assassino che compone i corpi delle sue vittime come i personaggi dei Peanuts, dopo averle seviziate nei modi più efferati.
La prima vittima è un pittore “maledetto”, figlio del sindaco di New York e nipote di Jordan, cui fanno seguito altri due omicidi misteriosamente collegati fra loro. Un susseguirsi di colpi di scena sullo sfondo della metropoli più metropoli del mondo, dove tutto è accaduto e dove tutto può accadere, dove in realtà non c’è niente di vero. Tranne gli occhi…

Recensione

Cosa si portano dietro le azioni scellerate di persone superficiali e prive di emozioni?
Sicuramente un odio viscerale, un sentimento distruttivo che può defluire dal corpo di chi lo prova in un unico modo: con una pianificata e tremenda vendetta…

“Oltre i vetri, oltre i muri, nel buio giallastro di mille luci e di mille neon, c’era ancora quella follia incomprensibile che chiamano New York, la città che tutti dicono di detestare e che tutti continuano ostinatamente a percorrere con l’unico scopo non dichiarato di capire quanto l’amano. E col terrore di scoprire quanto poco ne sono riamati. Così, si ritrovano a essere solo uomini, uguali a quelli che popolano tutto il resto del mondo, semplici esseri umani che si rifiutano di avere occhi per vedere, orecchie per sentire e una voce da contrapporre ad altre voci che gridano più forte.”


Lo sfondo di Niente di vero tranne gli occhi è una New York cupa e oscura, bellissima e dannata, teatro di una serie di delitti sadici e inquietanti.
L’ex tenente Jordan Marsalis è pronto a salire in sella alla sua Ducati 999 per lasciarsi il passato alle spalle, compresa la sua carriera in polizia.
Ma una telefonata del sindaco, nonché suo fratello, cambia tutto: c’è un pericoloso assassino in giro e deve essere fermato.
La prima vittima tocca Jordan così da vicino che non può esimersi dall’indagare, seppure in via ufficiosa. Ha inizio così una serie di omicidi perpetrati con ferocia da un serial killer che dimostra anche un sinistro senso dell’umorismo, dato che lascia le vittime in posa come i personaggi dei Peanuts, la striscia creata da Charles Shulz: il tenero Linus, la prepotente Lucy, il sognatore Snoopy e il perennemente sporco ed emarginato Pig Pen diventano reali nelle macabre messe in scena dell’omicida.
Cosa lega questi personaggi alle vittime?

Nell’assolata Roma il commissario Maureen Martini si sta godendo la sua fetta di felicità con colui che sembra proprio l’uomo giusto.
Ma il destino beffardo ci mette lo zampino e nello stretto giro di poche ore Maureen si ritrova con un biglietto di sola andata per l’inferno.
Costretta a trasferirsi a New York si troverà, suo malgrado, coinvolta con Jordan nelle indagini sullo spietato assassino: insieme intraprenderanno una strada irta di difficoltà, che li porterà a sciogliere tutti i nodi, compresi quelli delle loro vite.
Ma non sarà semplice districarsi tra false piste, intoppi e un antagonista che non lascia nulla al caso…

“Aveva la sensazione di essere in uno di quei primitivi effetti speciali inventati da Mack Sennett per dare il senso del movimento all’epoca del cinema muto, quando le persone e le cose restavano ferme e dietro a loro scorreva un enorme cilindro con un panorama disegnato. E forse così era, in effetti.
Ogni persona coinvolta in quella faccenda credeva di procedere in avanti, mentre era il mondo che scorreva rapido di fianco a loro, finto e ingannevole, con un senso di derisione per la loro incapace immobilità.”


Niente di vero tranne gli occhi è stato tacciato dai detrattori di essere un thriller dal taglio troppo americano, ma indubbiamente tra le pagine Faletti è riuscito a far emergere il suo personale stile riflessivo e, grazie a una prosa elaborata ma fluida e ricca di metafore, ha dato voce ai suoi pensieri attraverso le minuziose descrizioni dei luoghi ma soprattutto dei personaggi, protagonisti e non.

L’intuitivo Jordan, pronto a sacrificare se stesso per salvare gli altri; Maureen, in fuga dal recente passato ma decisa a riappropriarsi del presente; la dolce Lysa, che ha scelto la solitudine per difendersi dalla cattiveria del mondo che la circonda; le vittime e il loro carnefice: la precisa analisi della loro psicologia diventa il mezzo che Giorgio Faletti utilizza, al di là dell’indagine in sé per sé, per trattare tematiche profonde quali il disagio dell’emarginazione, la solitudine, i rapporti travagliati tra genitori e figli ma anche la voglia di riscatto e la forza dell’amore.
Quel sentimento tenero e delicato come un fiore ma che se viene estirpato con violenza provoca danni irreversibili.

Il ritmo è comunque serrato e non dà tregua fino al malinconico epilogo, dove l’orrore per gli eventi si mescola alla pietà; l’intreccio narrativo ha una struttura salda, con studiati colpi di scena, e sfuma dal classico giallo al nero oscuro, colore che alberga anche nelle anime di diversi personaggi.
E poi loro, gli occhi: a partire dal titolo per poi passare a quelli di Maureen, che vede scene che non ha vissuto; o quelli velati di incertezze di Jordan; e ancora gli occhi vitrei e persi nel vuoto delle vittime fino a quelli, bellissimi e tristi, di Lysa…
Tutto ruota intorno a loro, muti e magnetici protagonisti di questo romanzo.

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5



Giorgio Faletti

Giorgio Faletti è nato ad Asti nel 1950 ed è morto a Torino il 4 luglio 2014. Era, o era stato in vari momenti della sua vita, un cantante, paroliere, compositore, scrittore, attore e comico italiano. Per ciò che riguarda la sua carriera di scrittore, l’anno di inizio della sua brillante stagione letteraria è il 2002, quando pubblica il suo primo Thriller intitolato Io uccido e ambientato a Montecarlo, coronato da un successo davvero sorprendente: quattro milioni di copie vendute ne fanno un autentico “caso”.
Uno dei maestri americani del thriller, Jeffery Deaver, spende parole davvero lusinghiere nei confronti di Faletti e del suo lavoro. Nel 2004 vede le stampe il suo secondo lavoro narrativo, intitolato Niente di vero tranne gli occhi, che conferma quanto di buono mostrato con il romanzo d’esordio: si tratta di un noir dal sapore Hollywoodiano, ambientato prevalentemente a New York con una breve parentesi a Roma.
Il 2006 è invece l’anno di Fuori da un evidente destino: il teatro delle vicende scelto da Faletti è questa volta l’Arizona degli Indiani Navajos, cui il romanzo è dedicato. Una divagazione rispetto a un percorso letterario finora lineare è invece rappresentato dalla raccolta di racconti del 2008, intitolata Pochi inutili nascondigli.
Nel 2009 Giorgio Faletti firma un nuovo, straordinario successo con il thriller Io Sono Dio, ambientato questa volta a New York.
Il 6 novembre 2010 esce Appunti di un venditore di donne, straordinario successo di critica e di pubblico.
Il 4 novembre 2011 esce Tre atti e due tempi thriller ambientato nel mondo del calcio.
Il 15 maggio 2015 esce il libro inedito intitolato La piuma, una favola morale per adulti.