NON C’ È TEMPO PER LA NOSTALGIA

di Paola D’Aurizio

Non c’è tempo per la nostalgia di Paola D’Aurizio
Editore: Viola Editrice
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 196
Data di uscita: 2 maggio 2019

Cari amici,
oggi siamo qui a proporvi un romanzo che conquista piano piano, una storia d’amore, di intrighi, di misteri e di speranza.
Si tratta del brillante libro di Paola D’Aurizio, Non c’è tempo per la nostalgia, in cui colpi di scena improvvisi faranno accrescere la vostra voglia di conoscere sempre più cose.

Buona lettura!

a cura di Rossana Bizzarro

Sinossi

In una Roma lontanissima dallo splendore antico dei monumenti e delle chiese, violenta, dimenticata e spesso evitata, si intrecciano in modo profondo e imprevedibile le vite di Carole, studentessa universitaria, romantica e sognatrice e di Wojciech, ragazzo dal passato oscuro che vive di espedienti nella metropoli nera. I due, distanti per vissuto ed esperienze, sembrano completarsi in modo naturale e spontaneo, pur nelle loro profonde differenze, accomunati da un desiderio di sciogliere i nodi che si portano dentro e riprendere appieno in mano le loro vite, incamminandosi assieme lungo la dolorosa e pericolosa strada della riconciliazione con se stessi. Presto però capiranno che il passato e i segreti che custodisce, sono un fardello troppo pesante da reggere e verranno messi a dura prova la loro resistenza e i loro stessi sentimenti, cadendo in una opprimente rete che li costringerà ad affrontare, forse finalmente pronti, tutte le loro paure più profonde.

Recensione

“Tanta distanza tra me e gli altri.
Un abisso.
Potreste anche affogarci per quanto è profondo.
E io ve lo lascerei fare, ma solo per un po’.”


E proprio vero che l’abito non fa il monaco, che non bisogna mai giudicare dalle apparenze. In effetti, il titolo di questo libro di Paola D’Aurizio all’inizio non mi aveva entusiasmato ed attirato molto.
Non c’è tempo per la nostalgia lo avevo immaginato come un romanzo basato su delle riflessioni personali, sui ricordi e sulle sensazioni di una protagonista che, ad un certo punto, decide di guardare avanti con più ottimismo.
E in un certo senso è così, ma non solo, è anche molto, molto altro.

Non c’è tempo per la nostalgia è mistero, azione, scomparse improvvise e ricongiungimenti, è voglia di scoprire verità tenute nascoste per troppo tempo, è rinascita interiore ed accettazione di se stessi.
Ed è amore, amore nato per caso, all’improvviso, ma forte e profondo, è un amore disposto ad accettare tutto ciò che di buono, ma anche di inquieto e pericoloso c’è. È un amore tra due persone diverse, uno l’opposto dell’altra, con una storia diversa, con un passato differente, con un’immagine del futuro che li aspetta, dissimile.

A fare da sfondo alla storia c’è Roma, ma non la bellissima città che siamo abituati a vedere e che ci viene descritta spesso in tutta la sua maestosità nella maggior parte dei romanzi. Assolutamente no!
L’autrice ci mostra l’altra faccia della città, quella del degrado, povera, degli stenti. Quella parte dove il pericolo, la violenza e la miseria fanno sì che venga evitata ed ignorata dalla maggior parte delle persone.

Carole, studentessa universitaria introversa, timida e restia ad aprirsi agli altri, ha un posto preferito in cui si rifugia quando sente il bisogno di sentirsi “a casa”, quando vuole restare sola con i suoi pensieri, e non vuole condividere questo luogo con nessuno.
Non ha fatto i conti però con Wojciech, un ragazzo russo dal passato misterioso e difficile. Le loro strade si incrociano all’improvviso e finiscono per non dividersi più.

Entrambi non vogliono parlare di ciò che hanno vissuto e provato, ma ben presto si renderanno conto che aprirsi non può che giovarli, saranno l’uno la spalla dell’altra e si troveranno faccia a faccia con qualcosa di molto più grande di loro. Scopriranno segreti difficili da assimilare, ma il sentimento che li unisce li porterà ad accettarsi per come sono e a sconfiggere i loro demoni interiori.

“Fino a oggi, ho trascorso più tempo a perdonare che ad amare. Perdonare il padre che per me non c’è mai stato, i miei finti amici, le mie quasi vittorie, l’assenza di qualcuno che non tornerà mai e lo schifo. Lo schifo, quando ce l’hai addosso, inizi a sentirli tuo e non c’è più verso di liberartene, nemmeno i tuoi argini interni potranno mai buttarlo via o espellerlo come si fa con una tossina velenosa. Eppure, non ho mai accettato le mie, di scuse, ma ora, una volta per tutte, mi perdono.”


I personaggi di Non c’è tempo per la nostalgia, sono figure che risultano fin da subito vere ed umane.
Carole è una ragazza che fugge da un qualcosa che l’ha segnata e turbata profondamente, non riesce a perdonarsi questa sua fuga, non accetta il suo comportamento ma, nello stesso tempo, non è in grado di cambiare.

Wojciech è abituato a vivere alla giornata, ha vissuto esperienze tremende, è stato abbandonato a se stesso e ha potuto contare solo sulle sue forze. Ma non ha mai dimenticato le sue origini, ed è per questo che è deciso a scoprire tutta la verità. Tutto ciò influisce molto sul suo carattere: è impulsivo, determinato e a volte “perfido”, ma è anche molto dolce e sensibile.

L’amore tra i due giovani sboccia quando entrambi non se lo aspettano, è un regalo improvviso del destino che però accettano volentieri perché insieme si completano, stanno bene e sono sicuri che qualsiasi cosa accada, qualunque situazione o evento possa dividerli, alla fine si rincontreranno sempre.

“Quando ero accanto a lui, vedevo scendere la mia ansia dalla testa, passando per il petto fino ad arrivare sulle gambe e lì lasciarmi. Una sensazione fantastica.”


Preziose e dettagliate sono le descrizioni che Paola D’Aurizio fa di tutto ciò che riguarda la vicenda: i personaggi, i loro pensieri e le angosce da cui sono tormentati, ciò che provano in ogni singolo momento, i luoghi, le varie situazioni.
Inoltre, il grande flusso dei ricordi e delle considerazioni di Carole, ci permette di conoscerla meglio, di comprendere il perché del suo comportamento e della sua principale paura, ovvero quella di essere abbandonata.

I temi trattati in Non c’è tempo per la nostalgia sono vari e, soprattutto, alcuni di essi sono davvero delicati e difficili da trattare, ma l’autrice mostra abilità e molto tatto: la tossicodipendenza, la violenza fisica e psicologica, le torture, il tradimento, la malattia, la prostituzione, il senso di abbandono, la vendetta, il rancore e l’odio covati da tempo, la ricerca della verità.

Lo stile dell’autrice è fluido, la sua scrittura è chiara e scorrevole e tutto ciò permette al lettore di procedere nella lettura senza intoppi o interruzioni.
In effetti, Non c’è tempo per la nostalgia è un romanzo che si legge in pochissimo tempo e che, pagina dopo pagina, coinvolge in un modo incredibile ed inaspettato.
Inoltre, è una storia ricca di messaggi, primo fra tutti quello di non lasciarsi mai travolgere dalla nostalgia, ma di andare avanti, di perdonarsi tutti gli errori passati e di vivere pienamente il presente, senza pensare che poi tutto potrebbe finire.

“«Eccoci qui» dissi ad alta voce, tenendomi la testa con le mani, con i gomiti poggiati sulle cosce pronte a sorreggerli. «Siamo di nuovo io e te, ma in una veste nuova: stavolta non c’è tempo per la nostalgia».”


Il nostro giudizio:


TramaVoto 4,5


StileVoto 4,5


PiacevolezzaVoto 4,5


CopertinaVoto 4


Voto finaleVoto 4,5