Pirandello: così fu, se vi pare – Prima parte



“E l’amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno.”
Bentrovati a tutti i lettori all’interno di Curiosando in punta di libri.      
La Penna d’Autore di questo caldo luglio è una delle più importanti figure del panorama teatrale e letterario: Luigi Pirandello (questo il link per leggere la scheda autore). Siamo quindi andate a scovare alcuni aneddoti e curiosità tra quelli meno conosciuti sul grande scrittore e drammaturgo siciliano e ve li proponiamo nei due appuntamenti del mese di questa nostra rubrica. Pronti? Iniziamo allora!            

a cura di Pamela Mazzoni

Pirandello: così fu, se vi pare

Sembra che Pirandello fosse narcisista al punto di baciare la propria immagine riflessa nello specchio. Addirittura, in una lettera indirizzata all’allora futura moglie Maria Antonietta, scrisse: “È un vizio a cui vorrei rinunciare per non appannare gli specchi.”  

Andrea Camilleri e Pirandello erano parenti: la nonna paterna del primo, Carolina, era cugina di primo grado del secondo, dato che le rispettive madri erano sorelle. La prima volta che si incontrarono Camilleri aveva dieci anni e Pirandello bussò alla sua porta: visto che tutta la famiglia stava facendo il sonnellino pomeridiano, il piccolo Andrea andò ad aprire e quello che si trovò davanti gli sembrò un ammiraglio, dato che indossava la feluca, la mantellina e aveva sul fianco uno spadino. In realtà Pirandello sfoggiava la divisa da Accademico d’Italia. La reazione dei familiari del papà di Montalbano alla vista del drammaturgo fu di grande sorpresa ed emozione, rese però con tale veemenza che agli occhi di Camilleri il tutto apparve sconvolgente al punto che per diversi anni, quando era già diventato un regista teatrale, si rifiutò di portare in scena le opere di Pirandello, dato che il solo nominarlo gli portava alla mente quel trauma infantile. Fortunatamente poi lo superò.

Il 9 maggio 1921 al Teatro Valle di Roma venne rappresentato per la prima volta il capolavoro Sei personaggi in cerca d’autore, scritto in appena tre settimane: da quel momento in poi il teatro non fu più lo stesso. Il pubblico di allora, però, non era pronto a una così stravolgente innovazione e le reazioni furono tutt’altro che positive, ma Pirandello questo già lo sapeva: dopo il suo ingresso in teatro disse alla figlia Lietta, che lo accompagnava: “Li vedi adesso? Dimenticateli… alla fine mi crocifiggeranno” e lei rispose: “Perché papà? Non devi temere nulla, la commedia è grandiosa, la compagnia Niccodemi è il meglio e Vera Vergani è splendida e bravissima”. 

Purtroppo le previsioni di Pirandello non furono smentite e già durante l’intervallo dopo la fine del primo atto ci furono aspre contestazioni; scoppiò addirittura una rissa tra i tanti detrattori ed i pochissimi e lungimiranti ammiratori dell’opera. Dopo le urla, i fischi, il lancio di monetine da parte di un pubblico inferocito, Pirandello si vide costretto a fuggire dal teatro, seguito da un coro molto eloquente di “Schifo” e “Manicomio! Manicomio!”. Diverse delle successive repliche furono disertate ma Pirandello, testardo e sicuro di sé, non si fece abbattere e anzi, con la consueta ironia decise, in accordo con l’impresario, di cambiare momentaneamente il titolo dell’opera in Sei personaggi in cerca di pubblico.

La compagnia di Dario Niccodemi per Sei personaggi in cerca d’autore – foto da Internet

Pirandello insegnò lettere all’Università: era un professore molto serio e integerrimo, ma furono molte le studentesse che subirono il suo inconsapevole fascino: qualcuna gli lasciava bigliettini d’amore nei posti più impensati, ma una in particolare gli scrisse una lettera nella quale si disse pronta a uccidersi se lui avesse insistito nell’ignorarla.

Il geniale autore era un poliedrico artista, tanto che si dilettava anche nella pittura, passione a cui avrebbe voluto dedicarsi a tempo pieno dal momento che avesse smesso di scrivere. Per lo più dipingeva a olio piccole tavole in stile ottocentesco e prediligeva paesaggi e ritratti: tra questi ultimi, piuttosto conosciuto è quello che fece alla moglie nel 1910.

Ritratto della moglie Antonietta- foto da Internet

Termina qui questa prima parte dedicata alle curiosità su Luigi Pirandello, che però continueranno nel prossimo appuntamento tra due settimane. Nel frattempo vi auguriamo buon proseguimento di giornata!