POTENZA E BELLEZZA. CRONACHE DA ROMA E DA PARIGI (1796-1819)

Potenza e bellezza di Elido Fazi
Genere: Romanzo storico
Editore: Fazi (
Collana Le strade)
Pagine: 438
Edizione: 14 Gennaio 2021

a cura di Rosa Zenone

Cari lettori, bentrovati tra noi, quest’oggi vi presenteremo una novità approdata in libreria in data odierna, Potenza e Bellezza. Cronache da Roma e da Parigi (1796- 1819), un’opera storica in grado di conciliare eventi, grandi personaggi e riflessioni sempre attuali, buona lettura!

Sinossi

In un’afosa giornata di luglio del 1796, a Bologna, due uomini s’incontrano per combinare un matrimonio. Il primo è Costantino, un inquieto agricoltore del Piceno, che oltre a essere sensale di nozze produce fucili e sciabole. Il secondo è Monaldo, giovane conte di Recanati, mite e ben educato, che aspira solo a metter su famiglia e a coltivare i suoi studi. Intanto la città è in fermento per l’arrivo di un certo Bonaparte, il “generalino francese” che a soli 26 anni ha già sconfitto i Piemontesi e gli Austriaci. L’Italia è fragile e divisa, e dietro alla bandiera della “Libertà” si cela il desiderio di conquista dell’ennesimo invasore straniero. Quanto tempo passerà prima che i Francesi arrivino anche nelle Marche? E chi difenderà il papa? Costantino è pronto a imbracciare le armi e già si prepara ad arruolare un piccolo esercito di insorgenti tra i montanari delle sue terre. Monaldo invece è più cauto: da poco è entrato a far parte del Consiglio Comunale di Recanati e il suo primo desiderio è quello di salvaguardare la sua famiglia e la sua città. Ma la Storia travolge tutto e tutti. Mentre la guerra infuria in Europa, sconvolgendone l’assetto politico, la quiete delle Marche è scossa insieme agli animi dei suoi abitanti. Tra questi anche i figli di Costantino e Monaldo, che condividono lo stesso nome di battesimo. Il primo Giacomo, ardimentoso come il padre, ne seguirà le orme entrando nella resistenza, mentre il secondo, geniale fin dall’infanzia, è destinato a lasciare il segno nella letteratura italiana e nel pensiero politico del suo tempo… In Potenza e Bellezza, Elido Fazi racconta due storie parallele. Da un lato, seguendo la parabola di Napoleone e rivelando l’uomo nascosto all’ombra dell’imperatore, denuncia con lucidità e minuzia la follia del potere, che non può mai saziarsi perché si nutre solo di se stesso. Dall’altro, attraverso un ritratto intimo e appassionato delle Marche e della sua gente, evoca la gioia e la pienezza che riceviamo in dono dalla natura, dalla poesia, dall’arte, e che dovremmo custodire come il nostro tesoro più prezioso. Perché, come scrive Giacomo Leopardi a soli 17 anni, nell’Orazione per la Liberazione del Piceno, «Se questo fosse vero, e cioè che il paradigma per valutare la felicità degli Stati è la Bellezza e non la Potenza, probabilmente non esisterebbe al mondo un popolo più felice di quello degli Italiani».

Recensione

“(…) siamo sicuri che la Potenza militare faccia felici i popoli? Come si giudica una nazione, per la sua forza o per il contributo che ha dato e può dare alle arti e alla Bellezza?”

Sul binomio di Potenza e Bellezza, così come enunciato dal titolo, è costruito l’intero impianto del libro, di questo contrasto, che può apparire inizialmente luminoso da ambedue i lati, vengono mostrati i lati d’ombra celati dietro il folgore e si sviluppa una tesi di fondo significativa e inestinguibile.

“Questa è la storia di Monaldo e Costantino, Giacomo e Giacomino, dell’ascesa e del declino di Napoleone I e Gioacchino(…).”

Lo stesso sistema di personaggi si basa sull’opposizione di quei due concetti cardini, poiché ognuno si fa portatore di una delle due idee: Monaldo, Costantino, Giacomo e Giacomino della Bellezza, Napoleone I e Gioacchino Murat della Potenza.

Essi sono i personaggi di spicco del libro, caratterizzati con pochi ma incisivi tratti che ce ne restituiscono un ritratto a tutto tondo, in grado di inquadrarne le personalità e gli spiriti, cogliendoli in una dimensione privata quanto pubblica e storica.

Le loro azioni e pensieri si incastonano infatti in quel macrocosmo storico che l’autore ricostruisce tramite una cronaca attenta degli anni 1796-1819, una cronaca meticolosa quanto scorrevole e pienamente illustrativa.

“I cannoni non sono soltanto una specialità strategica, ma il principio di Potenza che Napoleone mette al centro della sua vita.”

Al centro dell’opera la parabola di Napoleone, le sue conquiste e la sua inappagabile sete di Potenza, quella stessa sete che lo spinse a portar battaglia in giro per il mondo e in particolar modo in Italia, una nazione all’epoca estremamente frammentata.

“Secondo me questa Libertà di cui tanto si parla è solo una scusa. La si loda con le parole e la si vitupera con i fatti.”

Al grido di libertà, occultatore di Potenza, Napoleone e le sue truppe pian piano cominciano a impossessarsi di diverse zone della Penisola e a razziare quanto più possibile, tra strenui oppositori ma anche sostenitori abbagliati.

“La gente è sempre pronta a correre dietro i sogni di Potenza di qualche folle.”

L’inarrestabile ricerca di Potenza del condottiero lo condurrà a scontrarsi con la città indice di Bellezza per eccellenza, Roma, e con l’autorità papale e i territori ad essa sottoposta, tra cui le Marche, giungendo così rasente ai protagonisti e a influenzarne le sorti, conducendoli a un’opposizione basata sulla Bellezza.

Alla Bellezza, infatti, risponde l’ardimentoso impegno di resistenza che sarà messo in atto da Costantino e dal figlio Giacomo, alla difesa di quella Bellezza insita nel marchigiano e che non può rispondere ad altre logiche se non alle proprie.

Un principio che ingloba in sé non solo la natura però, bensì tutto ciò che di più alto possa essere concepito dall’uomo: le arti in generale e in particolare la poesia. Quella stessa che trova la più elevata celebrazione nelle pagine attraverso la figura del figlio di Monaldo, Giacomino (Leopardi).

Leggendo il libro ci si potrà render conto di quale attenzione Elido Fazi abbia impiegato nel delineare gli anni coinvolti, numerosi eventi, spazi e personaggi si alternano nelle pagine. Nonostante la sovrabbondanza di informazioni, però la lettura procede in modo scorrevole, da un lato grazie a una prosa altamente fruibile e cristallina, dall’altro grazie a un dosaggio ben calibrato e sempre esaustivo.

Potenza e bellezza non è però solo il resoconto dettagliato di una parte di storia, è la realizzazione di un disegno ben congegnato che, attraverso vicende e personaggi reali, espone un eterno conflitto su cui soffermarsi a riflettere.

Potenza e bellezza è un libro che si propone di istruirci e formarci saldando le proprie idee a un passato oggettivo e reale, un passato su cui interrogarci alla luce di oggi, ci trasmette un’ottica applicabile a qualsiasi epoca, a partire dalla nostra. Allo stesso tempo ci induce a chiederci da quale parte schierarci e a ripensare all’essere umani in una rinnovata luce di un rinvigorito umanesimo, tanto bistrattato negli ultimi tempi.

“Il mondo è la scuola che ti insegnerà a capire, girare per il mondo è come imparare a leggere. Il cuore deve diventare il tuo libro.”

Il nostro giudizio:

Trama Voto 5/5

StileVoto 5/5

PiacevolezzaVoto 4,5/5

Copertina Voto 5/5

Voto finaleVoto 5/5

Elido Fazi

Elido Fazi si laurea in Economia e Commercio presso l’Università La Sapienza”di Roma e nel 1977 consegue un Master in Economia presso l’Università di Manchester. Nel 1979, dopo due anni presso la Ford of Europe di Londra, entra alla Business International Corporation, per la quale dall’86 dirige la sede italiana. Nel 1989 viene nominato Vice Presidente di Business International/The Economist Intelligence Unit, con responsabilità per i paesi mediterranei. Nel 1993 fonda Business International, società a capitale italiano che gestisce il marchio Business International di proprietà dell’Economist Group con un accordo di licensing. Nel 1994 fonda la casa editrice, Fazi Editore. Ha tradotto e pubblicato il poema in versi La caduta di Iperione (1995), e ha scritto due romanzi ispirati alla vita di John Keats, L’amore della luna (2005) e Bright Star (2010). Con Paolo C. Conti, ha pubblicato il pamphlet Euroil. La borsa iraniana del petrolio e il declino dell’impero americano (2007). Di grande successo fu la collana One Euro, in cui pubblicò La terza guerra mondiale? La verità sulle banche, Monti e l’Euro (2012) e La terza guerra mondiale? libro secondo – Chi comanda, Obama o Wall Street? (2012). Con Gianni Pittella (vice presidente del Parlamento Europeo) ha pubblicato Breve storia del futuro degli Stati Uniti d’Europa (2013).




Si ringrazia la casa editrice per aver gentilmente fornito il materiale