QUEL PRODIGIO DI HARRIET HUME

di Rebecca West

“Quel prodigio di Harriet Hume” di Rebecca West
Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Fazi
Pagine: 350
Edizione: 12/11/2020



Cari lettori,
oggi vi proponiamo un libro della bravissima Rebecca West, che già in precedentemente ci ha incantati e deliziati con altre sue meravigliose storie.
Si tratta di “Quel prodigio di Harriet Hume”, in cui, tra realtà e magia, voglia di emergere a tutti i costi e amore, l’autrice ci narra una storia originale e piena di sorprese.
Buona lettura!

a cura di Rossana Bizzarro


Sinossi

Harriet Hume, affascinante pianista squattrinata, mistica e stravagante, è l’essenza della femminilità;
Arnold Condorex, spregiudicato uomo politico imbrigliato in un matrimonio di convenienza con la figlia di un membro del Parlamento, è un ambizioso calcolatore senza scrupoli.

I due si amano: sono opposti che si attraggono, e nel corso degli anni si incontrano e si respingono, in varie stagioni e in vari luoghi di Londra, come legati da un filo sottile che non si spezza mai.
La loro relazione si dipana tra il realismo dell’ambientazione cittadina e l’incanto magico della fiaba: le doti musicali di Harriet sconfinano in una stregoneria allegra e un po’ pasticciona, che le permette di leggere nel pensiero dell’amato.
Quando Arnold se ne rende conto, diventa ostaggio di questo dono sovrannaturale, grazie al quale Harriet può svelare le macchinazioni politiche alle quali lui è ricorso per anni – e che ancora continuerebbe volentieri a imbastire – per fare carriera.
La donna costringe l’amante a fare i conti con se stesso: Harriet è la coscienza di Arnold, la sua parte migliore; è l’integrità, il rifiuto di ogni compromesso, è tutto ciò che Arnold non può manipolare, come ha fatto con la politica e con il matrimonio.

Recensione

Di tutte le donne che aveva conosciuto lei era la più eterea. Amarla era come avvolgersi in una lunga sciarpa di puro spirito. E tuttavia, per quanto concerne l’amare, com’era umana!


Affascinante, brillante, notevole e soprattutto ammaliante e coinvolgente: sono questi gli aggettivi che si adattano perfettamente a descrivere il nuovo romanzo di Rebecca West, “Quel prodigio di Harriet Hume”.
A rendere ulteriormente appassionante la storia, sono le innumerevoli descrizioni che l’autrice inserisce: i luoghi, i personaggi, le situazioni, ogni singolo momento è riportato con un’attenzione ed una meticolosità tali da sorprendere.

A fare da sfondo alla storia c’è una Londra incantevole, che cambia con il passare degli anni ma senza perdere mai il fascino che la caratterizza, una città dai mille volti, in cui le classi agiate godono di privilegi che i meno fortunati possono solo immaginare ed invidiare, una città in cui tutto è possibile.

Harriet Hume è una strana pianista, con un carattere solare, dai modi bizzarri e a volte anche incomprensibili. Ha una relazione con Arnold Condorex, un uomo politico che, per raggiungere i suoi scopi, non guarda in faccia a nessuno. Il suo unico obiettivo è quello di arrivare ad essere qualcuno, importante ed adulato, e per realizzare il suo sogno è disposto anche a sacrificare la sua storia con Harriet, sposando così la figlia di un uomo molto più in alto di lui, capace di garantirgli il successo e il riconoscimento a cui tanto brama.

Ma un uomo deve farsi strada nel mondo! Santo cielo, lei non lo capiva! Un uomo deve farsi strada nel mondo!


Harriet ha un dono, ovvero quello di leggere nel pensiero di Arnold e di vedere cosa lui sia in grado di fare pur di arrivare a ciò che vuole, anche se si tratta di qualcosa di disonesto ed ingiusto.

Durante il corso degli anni, i due innamorati di perdono e rincontrano più volte, come a voler dimostrare il forte legame che c’è tra loro.
E tra fiabe e razionalità, tra musica e politica, con l’aiuto di Harriet e delle sue stranezze, Arnold conoscerà l’amore, quello vero, quello che non muore mai, a dispetto del tempo e delle circostanze, e capirà i suoi errori e ciò che conta davvero.

Il talento dell’autrice va notato anche nella idealizzazione e nella costruzione dei personaggi: Harriet è una figura fantastica, descritta egregiamente in tutti i suoi aspetti, e con la sua stravaganza, la sua dolcezza e la sensibilità che la caratterizza riesce a mettere a nudo l’animo ambizioso di Arnold, a mettere l’uomo di fronte ai suoi sbagli, riesce a leggergli dentro e a renderlo vulnerabile.

Anche se lui è troppo concentrato ad ottenere ciò che vuole con ogni mezzo, e anche se nel farlo deve metterla da parte, lei non si perde d’animo perché è consapevole del fatto che lui tornerà sempre da lei, ne sente il bisogno, sono legati da un filo che non si spezzerà mai, nonostante gli anni e i cambiamenti.

Harriet è la sua guida, la luce che lo illumina quando intorno a sé c’è solo buio e solitudine, è la sua àncora di salvezza, l’unico punto fermo della sua vita.
Ed è a lei che si appiglia con tutte le sue forze quando tutto intorno a lui sembra naufragare, anche se a volte ciò che lei gli rivela non è quello che vuole sentirsi dire. Ma Harriet è la ragione, la consapevolezza, la magia. Harriet è l’amore!

Erano come un vaso greco, lui il solido recipiente, lei la decorazione a spirale che lo avvolgeva interamente.


I temi che la West tratta in “Quel prodigio di Harriet Hume” sono vari: le diverse classi sociali e la situazione che ne deriva, il tradimento, l’amore, la passione per la musica, l’ambizione, gli intrighi, i matrimoni di convenienza, il successo, la caduta in rovina, la magia.

Mediante uno stile fluido e descrittivo, una scrittura scorrevole, una trama originale e ben costruita ed un ritmo incalzante, la penna magica dell’autrice ha dato vita ad una storia fantastica, in grado di colpire il lettore al punto tale da isolarsi dal mondo circostante per tuffarsi in una realtà diversa ed incantata, da cui non si vorrebbe più andare via.

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5



Rebecca West

Rebecca West nata Cicely Isabel Fairfield a Londra, prese il suo pseudonimo dall’omonimo personaggio di Ibsen, un’eroina ribelle. Nel corso della sua lunga vita travagliata e romanzesca è stata scrittrice, giornalista, critica letteraria, grande viaggiatrice, femminista ante litteram e politicamente impegnata. La trilogia della famiglia Aubrey è ispirata alla sua storia familiare. Fazi Editore ha pubblicato La famiglia Aubrey (2018), Nel cuore della notte (2019) e Rosamund (2019).