REGINA ROSSA

di Juan Gomez-Jurado

“Regina Rossa” di Juan-Gomez Jurado
Genere: thriller
Editore: Fazi Editore
Pagine: 430
Edizione: 01/07/2021

Bentrovati amici lettori,
la collana “Dark Side” di Fazi Editore ci riserva anche questo mese una novità editoriale semplicemente imperdibile. Cominciamo a parlarvi di “Regina Rossa” opera di Juan-Gomez Jurado e primo capitolo di una trilogia che vi terrà incollati alle sue pagine dall’inizio alla fine.

a cura di Elide


Sinossi di REGINA ROSSA:

Primo capitolo di una trilogia che domina le classifiche spagnole da anni, Regina Rossa è un vero e proprio fenomeno. Preparatevi a conoscere Antonia Scott, la nuova regina del thriller spagnolo.

Antonia Scott è speciale. Molto speciale. Non è una poliziotta né una criminologa. Non ha mai impugnato un’arma né portato un distintivo. Eppure ha risolto dozzine di casi. Ma è da tempo che non esce dalla sua soffitta a Lavapiés. Dotata di un’intelligenza straordinaria, è stanca di vivere: ciò che ha perso contava molto più di ciò che l’aspetta là fuori. Jon Gutiérrez, quarantatré anni, omosessuale, ispettore di polizia a Bilbao, è nei guai: su Internet circola un video in cui, nell’intento di aiutare una giovane prostituta, introduce nell’auto del suo protettore una dose di eroina sufficiente a mandarlo dritto in prigione. A farli conoscere è Mentor, la misteriosa figura a capo dell’unità spagnola di Regina Rossa: un programma segreto volto alla cattura di criminali di alto profilo in Europa. Così, loro malgrado, Antonia e Jon si trovano a collaborare a un caso spinoso: il cadavere di Álvaro Trueba, il figlio della presidentessa della banca più grande d’Europa, è stato ritrovato in una villa immacolata con un calice pieno di sangue in mano. La stessa notte, anche Carla Ortiz, figlia di uno dei più ricchi imprenditori del mondo, è scomparsa. Entrambe le famiglie hanno ricevuto una telefonata da un uomo che dice di chiamarsi Ezequiel, ma non vogliono rivelare i dettagli della conversazione avuta con lui: evidentemente, ci sono dei segreti così grandi da non poter essere sacrificati nemmeno in nome di un figlio. Chi è Ezequiel? Si tratta di uno psicopatico o dietro c’è qualcosa di più? Per Antonia e Jon scatta così una disperata corsa contro il tempo, tra false piste, pestate di piedi e trappole mortali, attraverso i meandri più oscuri di Madrid.

Recensione:

«Antonia Scott si concede di pensare al suicidio soltanto tre minuti al giorno. Per altre persone, tre minuti possono essere un lasso di tempo risibile. Non per Antonia. Potremmo dire che la sua mente ha molti cavalli sotto il cofano, ma la testa di Antonia non è come il motore di una macchina sportiva. Potremmo dire che è capace di molti cicli di elaborazione, ma la mente di Antonia non è come un computer. La mente di Antonia Scott è piuttosto come una giungla, una giungla piena di scimmie che saltano a tutta velocità da una liana all’altra portando cose. Molte cose e molte scimmie, che si incrociano in aria e si mostrano i denti. […] I tre minuti in cui pensa a come ammazzarsi sono i suoi tre minuti. Sono sacri. Sono ciò che la mantiene sana di mente. Perciò non le piace per niente, per niente, quando dei passi sconosciuti, tre piani più sotto, interrompono il rituale. Non è uno dei vicini, ne riconoscerebbe il modo di salire le scale. Non è nemmeno un fattorino, è domenica. Chiunque sia, Antonia è sicura che venga a cercare lei. E questo le piace ancora meno.»

Ecco perché Antonia Scott è speciale. Perché in soli tre minuti il suo cervello può calcolare la velocità con cui il proprio corpo si schianterebbe a terra se saltasse da una finestra, perché il suo cervello in soli tre minuti può calcolare quanto Propofol dovrebbe ingurgitare per concedersi il sonno eterno, perché in soli tre minuti è in grado di calcolare il tempo e la temperatura a cui dovrebbe rimanere immersa in un lago gelato affinché l’ipotermia le arrestasse definitivamente i battiti del cuore. Ella è altresì in grado di procurarsi una sostanza controllata come il Propofol e di scoprire dove si trova il lago più vicino in quel determinato periodo dell’anno. Perché non è una poliziotta ma non è nemmeno una criminologa. E ancora non ha mai impugnato un’arma e ancor meno indossato un distintivo. Com’è possibile, allora, che abbia risolto dozzine di casi prima di rinchiudersi nella sua soffitta a Lavapiés? E perché, ancora, dovrebbe continuare a vivere? Ciò che davvero contava per lei è perduto irreversibilmente.

Il suo nome è Jon Gutiérrez e odia le scale. Non perché siano vecchie o nuove, buie o illuminate, Jon odia doverle salire. Profondamente. L’ispettore Jon Gutiérrez ha quarantatré anni, è omosessuale, ha qualche chilo in più ed esercita le sue funzioni a Bilbao ma si è anche messo in un gran bel guaio: su internet quel video che circola e che lo vede aiutare una giovane prostituta introducendo nell’auto del protettore una dose di eroina è il suo biglietto di sola andata per la gattabuia. Ecco perché ora deve salire quei sei piani di scale in quel palazzo antico, perché tra le accuse di inquinamento delle prove, falsità materiale e scorrettezza professionale, grava sulle spalle una condanna di almeno sei anni di carcere, anche dieci se il PM è di pessimo umore. Alla fine lui voleva solo aiutare Desi, salvarla dalla strada e dalle botte. Mai avrebbe immaginato che lei stessa lo avrebbe ripreso e che quel video sarebbe stato venduto al canale La Sexta per trecento euro perché lei, si era dispiaciuta per il suo pappone, nel mentre arrestato per narcotraffico.

«Passano cinque ore, anche se a Jon sembrano cinquanta. Non è mai stato bravo a starsene tranquillo in un posto, per cui il futuro dietro le sbarre gli pare impossibile. Non pensa ad ammazzarsi, perché Jon ama la vita sopra ogni altra cosa ed è un ottimista irredento. Di quelli che Dio se la ride ancora più di gusto quando gli fa cadere una tonnellata di mattoni addosso. Ma non riesce nemmeno a trovare un modo per liberarsi dalla corda che lui stesso si è messo al collo.»

A farli incontrare è Mentor, una figura misteriosa a capo dell’unità spagnola di Regina Rossa, un programma segreto volto alla cattura di criminali di alto profilo in Europa e unico in grado di tirar fuori dai guai Jon. Ma per salvarsi quest’ultimo dovrà fare qualcosa per lui: trovare Antonia e poi indagare insieme a lei sul caso della morte di Álvaro Trueba il figlio della presidentessa della banca più grande d’Europa che è stato rinvenuto privo di vita con un calice pieno di sangue in mano. Durante la stessa notte anche Carla Ortiz, figlia di uno dei più ricchi imprenditori del pianeta, scompare. Sia la famiglia Ortiz che Treuba ricevono una telefonata da uno sconosciuto che millanta di chiamarsi Ezequiel e che tanto è criptico quanto è chiaro nelle sue richieste.

Una corsa contro il tempo, quella di Jon e Antonia, che li porterà a indagare tra false piste, trappole, intrighi, falsità in una Madrid oscura e affabulatrice.

Con “Regina Rossa” Juan Gomez-Jurado giunge in libreria con un romanzo d’esordio che lascia il segno e che ben apre le porte per quelli che saranno i due capitoli successivi. Sia Jon che Antonia sono due personaggi magnetici, accattivanti e ben delineati che non faticano ad entrare nella mente del lettore e a conquistarlo. Ciascuno con le proprie originalità e caratteristiche, ciascuno con le proprie criticità e pecche. La loro forza risiede proprio in questo; sono percepiti quali veritieri e al contempo suscitano immedesimazione.

Ancora, “Regina Rossa” ben si propone al suo pubblico per una trama solida e priva di sbavature. I colpi di scena si susseguono senza mai far cadere o rallentare il ritmo, la penna è precisa, pulita, diretta e priva di fronzoli. Lo stile, dunque, è immediato e pungente.

L’intrigo che si cela dentro le pagine dell’opera d’esordio di Gomez-Jurado è ben strutturato e capace di lasciare con il fiato sospeso i lettori. “Regina Rossa”, infatti, è un thriller mozzafiato, raro e unico nel suo genere.

È dunque con grande entusiasmo che vi proponiamo “Regina Rossa” di Juan Gomez-Jurado, un libro che non deluderà le vostre aspettative e che vi farà venire voglia di leggere quanto prima anche i capitoli successivi. Buona lettura!

Il nostro giudizio:
Trama:Voto 4,5/5
Stile:Voto 4,5/5
Piacevolezza:Voto 5/5
Copertina:Voto 5/5
Voto finale:Voto 5/5

Juan Gómez-Jurado

Nato a Madrid nel 1977, è un giornalista e un romanziere tradotto in quaranta lingue. La trilogia composta da Regina Rossa, Lupa Nera e Re Bianco ha avuto un successo clamoroso, con oltre un milione di copie vendute, e l’ha consacrato come l’autore di thriller spagnolo più venduto di sempre, nonché come uno dei massimi esponenti del genere a livello internazionale.