REVIEW PARTY: ADRENALINA

di Carmen Weiz

“ADRENALINA” di CARMEN WEIZ
Editore:Edizioni Quest
Genere:Romance suspense – Romance contemporary
Pagine: 553
Data di pubblicazione: 14/10/2021

Cari lettori,
è con immensa felicità che oggi vi proponiamo il nuovo libro della fantastica Carmen Weiz, “Adrenalina”, quarto volume della mitica serie “Swiss Legend”, in cui l’agente Sophie Nowack si ritroverà faccia a faccia con il più spietato e pericoloso criminale.
Siete pronti a catapultarvi in questa nuova avventura?
E allora, buona lettura!

a cura di Rossana Bizzarro

Sinossi di ADRENALINA

Più grande è il Male, più mortale è il gioco.
L’agente speciale Sophie Nowack è ancora in fase di recupero, sia fisico sia mentale dopo suo ultimo incarico, nella Foresta Nera, quando viene chiamata d’urgenza alla sede della Fedpol.
La reporter Gabriella Sanchez, figlia dell’Anchorman della SRF, la principale emittente della televisione Svizzera, è stata rapita e il sequestratore chiede di trattare esclusivamente con lei.
Mentre Sophie, con l’aiuto di una squadra speciale, batte ogni pista, qualcuno che ha tutte le risposte la insegue, sempre un passo in avanti e più determinato che mai a metterla in ginocchio in una spietata resa dei conti. Molto presto, sia per Sophie, sia per il pluriomicida, la verità che li sta soffocando scenderà su di loro come una rivelazione punitiva.
Il caleidoscopio di sentimenti che Sophie sta provando, lo stesso che, se provato al momento giusto, potrebbe portare luce nell’oscurità in cui vive, arriva invece con una potenza devastante, e quando tutto intorno a lei minaccia di crollare, chi riuscirà a salvarla da se stessa?
Avresti il coraggio di guardare, a ogni un sussulto del cuore, delle realtà sinistre e sconosciute, se dietro di loro si celasse l’abisso?
Carmen Weiz torna con il quarto libro della serie Swiss Legends. Una lotta sfrenata contro il tempo per il miglior agente delle Forze Speciali Svizzere nel tentativo di salvare una vita innocente, ma soprattutto se stessa, perché i mostri che hanno sembianze umane predano chiunque, persino a lei.
“Cosa renderà il nostro gioco così divertente?
Ho le carte migliori. Conosco le mani.
E l’agente Sophie Nowack… lei non sa nemmeno che stiamo giocando.”


Recensione

Ti ho scelta…


Eccezionale, fantastico, sublime.
Semplicemente unico!
“Adrenalina” della bravissima e brillante autrice del mio cuore,Carmen Weiz, è proprio così, unico, non saprei descriverlo altrimenti, e curiosità, trepidazione e felicità è ciò che ho provato nel momento esatto in cui ho iniziato a leggerlo, già sicura che non sarei rimasta per nulla delusa, anzi, al contrario, perché per me Carmen è ormai una garanzia.
Ogni volta ho la certezza di entrare in una storia che mi colpirà profondamente e che mi coinvolgerà al punto di non riuscire più a smettere di leggerla.
Quando poi si tratta di un’indagine che ha per protagonista l’agente Sophie Nowack, allora tutto si ferma, tutto ciò che mi circonda non esiste più ed entro a far parte anch’io del mondo degli inseguimenti, dei travestimenti e delle missioni, lottando per la giustizia.

Attraverso i romanzi di questa talentuosa autrice, pur non essendoci mai stata, ho imparato ad apprezzare la Svizzera, ambientazione fissa dei suoi libri, ad amarla e a conoscere ogni volta nuovi posti, apprendendo nuove cose e nuove storie.
In effetti, le sue descrizioni sono sempre molto dettagliate e minuziose, attraverso ciò che delinea e che riporta fedelmente nero su bianco, il lettore riesce ad immaginare ogni singolo luogo, persona, ambiente o situazione.
In particolar modo, in “Adrenalina”, è molto evidente lo studio e il lavoro di ricerca che c’è dietro la sua stesura, non solo della psiche umana e della mente contorta e pericolosa di alcuni soggetti, ma anche e soprattutto di ciò che accade nelle prigioni, la vita che conducono i detenuti, quello che subiscono, come imparano a sopravvivere e a trascorrere il loro tempo che sembra infinito.

È un ritorno dal passato che sembra avere un conto in sospeso con l’agente Sophie Nowack, quello che coinvolge la donna in una nuova e singolare indagine, forse la più pericolosa finora.
La reporter Gabriella Sanchez scompare improvvisamente perché rapita da un pazzo e crudele serial killer che anni prima Sophie è riuscita ad acciuffare e a far sbattere in galera. L’uomo vuole trattare solo con lei, non accetta intrusioni.
All’inizio la giovane è sorpresa e stranita, in quanto nessuno conosce la sua identità, nelle sue missioni ha sempre usato travestimenti e il suo nome non è mai uscito fuori.
D’altronde lei è “il camaleonte”, brava a mimetizzarsi e a catturare i criminali più pericolosi criminali.
E allora come fa questo pazzo e sadico uomo a conoscerla?

Sophie, ovviamente, non si tira indietro, vuole prenderlo prima che uccida la reporter e faccia del male ad altre donne. La sua impresa però, risulterà essere più difficile del solito, perché lui è sempre un passo avanti all’agente, conosce le sue abitudini, sa perfettamente cosa pensa e come agisce, in qualche modo, è quasi in grado di leggerle dentro e di alimentare le sue paure, rendendo il suo lavoro molto più complesso e complicato.

Sophie Nowack era esclusivamente sua.
Avrebbe ucciso con una semplicità disarmante, chiunque gli fosse andato contro.
Difatti aveva proseguito a testa bassa per la sua strada, studiando e imparando ogni più piccolo dettaglio, ormai la conosceva come le sue tasche e sapeva tutto della sua vita. La poliziotta che salvava gli innocenti dal diavolo era anche colei che accoglieva l’oscurità dentro di sé.


Inoltre Sophie, è in una fase della sua vita in cui i sentimenti e le emozioni spesso prendono il sopravvento, distraendola così dal lavoro e dal suo obiettivo.

Avrei potuto guardare un cadavere senza battere ciglio, confrontarmi con i criminali più violenti o avere un revolver puntato alla tempia, ma la cosa che mi spaventava di più era dover vivere nel mondo delle persone comuni, condurre una vita considerata “normale”. La verità era che non avevo idea di come sarebbe stato avere una relazione o anche solo essere circondata da amici, da una famiglia, dall’amore.


La vita di Gabriella è però nelle sue mani e non potrebbe mai perdonarsi il fatto di non essere riuscita a salvarla.

In questa nuova battaglia tra bene e male, tra follia e razionalità e tra vendetta e giustizia, riuscirà Sophie a risolvere il caso e a mettere in salvo non solo la reporter ma anche se stessa?

Ed è vera adrenalina ciò che scorre nelle vene durante la lettura, le emozioni e le sensazioni che si provano sono vere, uniche e forti, da lasciare senza fiato.
Ci si sente speranzosi e soddisfatti di fronte ad una prova, ad un nuovo elemento utile a trovare il serial killer, e poi invece, si vorrebbe spaccare tutto quando ci si rende conto che è solo un gioco perverso, un depistaggio per rendere tutto più complicato.

Se nei volumi precedenti abbiamo conosciuto una Sophie fredda, distante, dedita al lavoro e poco affine ai sentimenti, in “Adrenalina” abbiamo a che fare con una protagonista diversa. È come se avesse intrapreso un viaggio interiore che le ha permesso di capire davvero cosa vuole, come vivere ed accettare il passato e superarlo.

Sophie ha sempre vissuto solo per se stessa, evitando relazioni e legami troppo intensi, con la voglia e la frenesia di passare da un’indagine all’altra per non avere il tempo di pensare e di farsi travolgere dai sensi di colpa.
Complice la nuova terapia, qualcosa in lei è cambiato: le voci nella sua mente, che l’hanno sempre accompagnata nelle sue missioni e anche torturata per anni, sono quasi del tutto sparite, dando più spazio ai sentimenti e alle emozioni.
Prova cose mai provate prima e sente il bisogno di sentirsi amata, di potersi rifugiare in un caldo abbraccio nei momenti più bui, di sentirsi protetta e al sicuro.

Mai come ora tiene alla sua vita e mai come ora comprende davvero cos’è la paura, quel terrore di morire e di lasciare soli i suoi cari, di non avere la possibilità di vivere davvero e pienamente.

Fino a quella mattina avevo creduto di conoscere la paura, ma avevo appena scoperto quanto quella supposizione fosse errata. Potevo aver sperimentati un forte senso di ansia o un leggero panico, ma l’effetto dei medicinali aveva ovattato quei sentimenti. Invece, per la prima volta, mi resi conto che non avevo mai provato la paura cruda e grezza, come in quei momenti dentro la prigione.


Carmen Weiz dunque, in questo libro, ci permette di conoscere meglio l’aspetto emotivo di Sophie, la sue vera indole, che non è nera e buia come lei vuol far credere. In realtà, la donna non vede l’ora di avere finalmente un po’ di luce nella sua vita, una luce che potrebbe salvarla da se stessa e dai demoni che spesso la tormentano.

Anche la descrizione dello spietato serial killer è perfetta, sembra quasi di averlo davanti e di scorgere nel suo sguardo quella pazzia perversa e crudele che riserva alle sue vittime. Non vede l’ora di rivedere Sophie e di punirla per non averlo voluto anni prima, i suoi pensieri sulla giovane sono spaventosi, tanto da mettere i brividi e far crescere nel lettore una rabbia indescrivibile.

I temi affrontati in “Adrenalina” sono tanti, tra cui l’amicizia, la passione, la vendetta, la vita nelle prigioni, il rapimento, le torture fisiche, lo stupro, il rapporto tra genitori e figli, la speranza, la voglia di vivere pienamente piuttosto che limitarsi a sopravvivere.

Lo stile fluido e descrittivo e la scrittura chiara e scorrevole dell’autrice sono un suo tratto distintivo, e la passione che mette in ciò che fa è evidente in ogni singola pagina ogni volta di più.
Ormai Carmen Weiz è per me una vera e propria sicurezza, con lei la sorpresa, la suspance e i colpi di scena sono assicurati.

Ero sempre stata così dannatamente concentrata a salvare la vita degli altri da non essermi mai resa conto che ciò di cui avevo davvero bisogno era di essere salvata da me stessa.


Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5

CARMEN WEIZ autrice di ADRENALINA

Carmen Weiz nacque nella decada di 70 in Brasile, da madre tedesca e padre italiano. Si laureò in Architettura nella città di São Paulo. Per oltre dieci anni visse in Italia, e da oltre dodici anni vive in Svizzera. Incentivata dalla madre, diventò una grande lettrice. La passione per i libri e la multiculturalità la ispirarono a diventare una scrittrice. Le diversità tra le culture con cui si è scontrata e la lettura di un’inchiesta sulla tratta di esseri umani l’hanno ispirato questa storia.

Si ringraziano la casa editrice e l’autrice per averci cortesemente fornito il materiale.