REVIEW PARTY: CAFÈ OPÉRA

di Marta Mancuso

“Caffè Opéra” di Marta Mancuso
Genere: Novella natalizia – romance
Editore: Independently published
Pagine: 111
Edizione: 12 novembre 2021


Cari amici lettori, buon pomeriggio oggi ho il piacere di parlavi di una deliziosa novella natalizia! Parlo di “Cafè Opéra” della bravissima Marta Mancuso!
Questa novella ha tutti gli “ingredienti” perfetti per farvi innamorare, ve ne cito solo due e sono sicura che vi basteranno: dolci e Parigi!
Come si fa a non sciogliersi?
Buona lettura!

Sinossi di CAFÈ OPÉRA

Le persone deludono, i dolci no.
Soprattutto se a prepararli è Juliette Picard, proprietaria del Cafè Opéra, una deliziosa pasticceria nel cuore di Montmartre, a Parigi.
Il Natale è alle porte, ma lei non ha alcuna intenzione di abbracciare l’atmosfera che si respira nella capitale. Disillusa dall’amore, è ben contenta di tenere lontano gli uomini e dedicarsi alla sua più grande passione: il lavoro.
Tutto procede come da programma, finché il destino mette sulla sua strada Maxime Dumont, il suo primo ragazzo, nonché colui che le ha spezzato il cuore.
Tornato in Francia dopo undici anni di assenza, per lui è inaspettato scoprire di amare ancora la sua città, e non solo.
Tra ricette golose e incontri di fuoco, le festività lasceranno il posto al nuovo anno, e sarà allora che giungerà per entrambi il famigerato tempo di bilanci…

Recensione

Juliette Picard è un’abilissima pasticcera, gestisce il famoso Cafè Opéra che si trova proprio nel cuore di Montmartre, il quartiere degli artisti per antonomasia.
Dalle vetrine del suo cafè può ammirare tutti i giorni la Basilica del Sacro Cuore, uno dei posti più belli di Parigi. Juliette è molto fiera di se stessa e del duro lavoro che ha fatto e che l’ha condotta sin lì, è soddisfatta della sua vita ed è felice del lavoro che ha scelto di fare, la cucina è il suo porto sicuro, un posto nel quale rifugiarsi e creare cose deliziose e profumatissime capaci di scacciare anche la più profonda malinconia.

Purtroppo dal punto di vista sentimentale non può dirsi che sia altrettanto fortunata. E non importa se il bel Etienne la riempie d’attenzioni ed è sempre lì accanto a lei pronto a supportarla e a difenderla, non importa se vanno d’accordissimo e condividono l’amore per la cucina e lavorano fianco a fianco tutti i giorni al Cafè Opéra.
L’amore per lei non sembra essere un’opzione da prendere in considerazione, non dopo che il suo fidanzato le ha spezzato il cuore il giorno del loro diploma.
Maxime, infatti, inspiegabilmente, dopo aver fatto mille progetti insieme a lei, l’ha lasciata ed è sparito per sempre. Nessun messaggio, nessuna chiamata, niente di niente…
Solo un dolore profondissimo che ha trasformato il cuore della nostra protagonista in un pezzo di ghiaccio.

Comunque è acqua passata, sono passati talmente tanti anni che ormai Juliette non pensa più a Maxime…
O almeno così voleva farci credere…

Il vassoio non cade per miracolo. Per un ridicolo istante, sono grata di non avere i tacchi che mi avrebbero senz’altro fatto perdere l’equilibrio. L’attimo successivo, tuttavia, torno padrona delle mie facoltà mentali e la stizza monta prepotente, invadendomi.
Nella frazione di secondo in cui il mio mondo ha vacillato, una dannata forchettina dorata è scivolata a terra, facendo scattare un bel po’ di teste nella mia direzione. Il problema è una di loro.
Maxime Dumont mi guarda dal basso sotto centinaia di ciglia scure e folte che nascondono un paio di occhi colore acquamarina. Occhi che non ho visto per undici anni, ma che non sono cambiati di una virgola.

Cosa diavolo ci fa Maxime nel suo cafè? Come osa piombare lì all’improvviso e scombussolarle la vita con la sua sola presenza? E con quale coraggio le parla come se fossero vecchi amici e non le avesse spezzato il cuore? Ha persino la faccia tosta di invitarla a bere insieme un caffè per aggiornarsi sulle loro vite visto che non si vedono da un secolo! La risposta di Juliette però non potrebbe essere più sincera e brutale

«Preferirei bere veleno dal calice del mio peggior nemico, Maxime. A mai più».

La bella protagonista di “Cafè Opéra” davvero non riesce a credere alle sue orecchie e ai suoi occhi, eppure la sola presenza di Maxime è bastata a mandarla totalmente nel pallone, le tremano le mani e non riesce a fare nemmeno i gesti più semplici. Certo è la rabbia a renderla tanto furiosa ma forse c’è anche qualcos’altro che sta provando a riemergere prepotentemente dal profondo del suo cuore.

Maxime non si dà per vinto, non gli sembra vero di aver ritrovato Juliette, sa di aver sbagliato con lei, sa che avrebbe dovuto essere sincero o comunque trovare il coraggio di cercarla non appena le cose erano cambiate…
Ma la verità è che inizialmente voleva proteggerla e non farla soffrire e poi, beh, è stato un codardo e ha avuto paura di subire un rifiuto.
Così ecco che sono passati ben undici anni di silenzio, anni nei quali sono stati separati dall’oceano atlantico, lui a Filadelfia e lei a Parigi, ma ora, complice il fascino della sua città (che non per niente è considerata la più romantica del mondo) e l’atmosfera del Natale sente che non può di nuovo perderla!

Maxime è pronto a tutto per avere anche solo un’opportunità per spiegare cosa è davvero successo e quali sono state le motivazioni che l’hanno spinto ad andarsene lasciando la nostra bella Juliette, è per questo che non esita a contattare Catherine, la migliore amica della nostra protagonista.

Tutto sembra finalmente andare al posto giusto e Maxime e Juliette riescono anche a passare insieme un meraviglioso Natale, ma Maxime deve rientrare a Filadelfia, non può semplicemente lasciare tutto e trasferirsi, ha del lavoro da consegnare, delle cose da sistemare, le promette che tornerà presto e la nostra pasticcera si fida di lui.

Lo stile di Marta Mancuso è scorrevole e avvolgente, i momenti in pasticceria sono fantastici e sembra di poter vedere e assaggiare tutti quei dolci squisiti, senti quasi l’odore sprigionarsi dalle pagine e trascinarti a Parigi e in particolare al Cafè Opéra. I protagonisti sono due bellissimi personaggi, la storia del passato di Maxime è molto bella e per certi versi ammirevole anche se dovrebbe imparare ad essere più sincero ed onesto.
Juliette dimostra di avere un cuore grande e di essere capace di perdonare ben undici anni di sofferenza.
Per la prima volta sembra essere veramente e completamente felice, sotto tutti i punti di vista, ma…

Quando Juliette decide di fare una pazzia, prendere un aereo, attraversare l’oceano e arrivare a sorpresa a casa di Maxime ecco che è proprio lei a ricevere una terribile sorpresa…
Chi è la bellissima Megan? Che ci fa lì? E perché c’è una foto di lei e Maxime abbracciati messa in bella mostra?
Il cuore di Juliette si rispezza in milioni di pezzi e fa ancora più male che in passato.
Come ha potuto essere così stupida da fidarsi di nuovo?
Tutto stavolta sembra davvero essere perduto per sempre…
Cosa sta combinando Maxime?
Ha di nuovo, e stavolta irrimediabilmente, rovinato tutto?

Se volete scoprirlo non perdetevi questa bellissima novella natalizia!

P.s. ho adorato le ricette alla fine del libro, non vedo l’ora di provarle!!


Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5



Marta Mancuso

Marta Mancuso, classe 1992, nasce e cresce affacciata sul mare della Sicilia.
Adora scrivere fin da bambina, quando pubblicava sull’inserto di un quotidiano del sud i suoi racconti brevi, ma ripesca il suo sogno rimasto a riposare in un cassetto socchiuso circa tre anni fa, perché la sua vita aveva attraversato vari cambiamenti, alcuni piacevoli, altri decisamente meno, e sentiva che era giunto il momento di fare qualcosa di diverso, che la soddisfacesse davvero. Prova a dare una chance a quei personaggi che non smettono di frullarle per la testa, e così dà vita alla sua prima trilogia, Full Moon, di genere dark-fantasy. Da quel momento, non si ferma più. In meno di tre anni, pubblica in self tre trilogie complete e due romanzi autoconclusivi.
Ama viaggiare, scoprire nuove culture e perdersi in atmosfere inedite. Non si preclude alcuna esperienza che arricchisca lo spirito e dischiuda la mente, ma il suo hobby preferito rimane la lettura di grandi classici e di tutti i generi di romance.
Si ringrazia l’aurice per aver gentilmente fornito il materiale.