REVIEW PARTY: L’URLO DELLA SIRENA 

di Maria Enea

L’urlo della sirena di Maria Enea
Editore: Independently published
Genere: Narrativa italiana
Pagine: 308
Data di uscita: 2 novembre 2022

Cari amici è con moltissimo piacere che oggi partecipo al review party del libro “L’urlo della sirena” di Maria Enea. Un romanzo ambientato a Palermo durante la seconda guerra mondiale che ci racconta la storia di Cristina, una ragazzina di dodici anni, e di come affronta le sfide legate al vivere una delle pagine più nere e tristi della nostra storia, un periodo che dobbiamo ricordare e tenere sempre ben a mente per evitare che gli errori del passato possano ripetersi!
Buona lettura!

a cura di Manuela Morana

Sinossi di L’URLO DELLA SIRENA 

1943
In una Palermo devastata dai bombardamenti degli Alleati, la dodicenne Cristina, affetta da poliomielite, perde la propria casa nell’antico quartiere dell’Albergheria e con la famiglia è costretta a rifugiarsi in casa della nonna, in periferia.

Nel racconto, che segue la crescita della protagonista lungo un arco temporale che ci porta al 1970, le vicende e le violenze della Storia s’intrecciano con quelle di cui è vittima Cristina.
“L’urlo della sirena” è un racconto in bianco e nero, attraverso il quale Maria Enea traccia una trama fatta di Storia e storie che si intrecciano sullo sfondo di una Seconda Guerra Mondiale che ha spento sogni, corpi, anime, tolto il pane e la dignità, imbrutito gli uomini.

Recensione

Camminare.
Nulla di più semplice. Come respirare o mangiare. Impari quando compi un anno e non smetti più. Metti un piede davanti all’altro e vai.
Il mondo è tuo. Camminando arrivi dove vuoi.
Almeno, credo che per gli altri sia così.
Per me è diverso.
Per me è un’impresa, anche in pieno giorno, anche nelle strade asfaltate, persino in casa.

Cristina è la protagonista della nostra storia, ha solo dodici anni e zoppica da quando, a quattro anni, la poliomielite le ha risparmiato la vita ma le ha lasciato questo crudele ricordino.
La sua famiglia, composta da sei persone, ha una casa in centro a Palermo, suo padre guida i filobus e non hanno mai avuto problemi economici, non conoscono la fame e la miseria. Ma ecco che nel 1943 tutto cambia, c’è la guerra.

Le bombe cadono, fitte come la pioggia. Ogni boato indica la morte di qualcuno e la distruzione di qualcosa: case, chiese, monumenti, stazioni, scuole, ospedali.
A chi tocca oggi la mala sorte? Il rifugio trema.
[…]
Solo allora scorgo lo sguardo avvilito della mamma.
Capisco che vede qualcosa di terribile e malvagio.
Seguo la direzione del suo sguardo. Dell’edificio che era la nostra casa, con i soffitti a botte e il salone affrescato, non è rimasto altro che uno dei lati posteriori.
Il letto matrimoniale di mamma, d’ottone, penzola nel vuoto, completamente ricoperto da una montagna di calcinacci. Di casa mia non si riconosce più nulla.
Nulla.
Di tutto ciò che possedevamo non rimane niente. Non abbiamo più posate per mangiare, né pentole per cucinare, né letti per dormire, né vestiti per coprirci, né una cucina dove riunirci.
Niente.
Nemmeno la culla per Pinuccia, che piange a perdifiato, come se capisse cos’è successo.


La guerra è crudele, la guerra arriva e devasta, distrugge, annienta tutto e tutti, e così improvvisamente suo padre si trova senza lavoro e, dopo l’ennesimo bombardamento, ecco che anche la loro amatissima casetta diventa solo un triste ricordo.
Così bisogna sfollare a Torrevecchia, da nonna Mela.

Purtroppo le cose non vanno molto bene nemmeno lì, la fame è tanta, la miseria dilaga, le bombe cadono e le notizie dal fronte non sono delle migliori. I mesi passano, Cristina cresce e un episodio particolarmente ingiusto, drammatico e spaventoso travolge la sua vita e lascia segni indelebili nella sua anima.

Per fortuna che accanto alla protagonista di “L’urlo della sirena” ci sono sua cugina Franca e Laura Betalli, una marchesina che prende molto a cuore le sorti di queste due ragazze e dona loro possibilità impensabili per l’epoca. Con le loro cure e il loro amore Franca e Laura rimettono insieme i cocci di Cristina e le regalano una speranza in un futuro migliore. Laura in particolare, con la sua mente aperta e i suoi discorsi intelligenti e assolutamente avanti rispetto al periodo storico nel quale le ragazze vivono trasmette a Cristina e a Franca l’amore per i libri, per l’arte e per la musica. Attraverso letture estremamente interessanti, moderne e antiche, mostra alle sue care amiche come un buon libro possa salvarti da qualsiasi situazione.

“L’urlo della sirena” è romanzo meraviglioso nel quale vengono affrontati con estrema empatia e dolcezza tantissimi temi difficili, alcuni anche molto angoscianti, come: l’oppressione, la violenza, la guerra, la condizione della donna, la morte, l’invalidità, la vendetta.
Ma è anche un libro nel quale tanti meravigliosi valori affiorano e prendono il sopravvento sulle ingiustizie e le brutture del periodo, infatti le emozioni che vi resteranno nel cuore sono quelle suscitate dall’amore, dall’amicizia, dalla lealtà, dal rispetto, dal coraggio, dalla generosità, dalla fiducia e soprattutto dalla speranza.

I personaggi sono tantissimi, alcuni sono assolutamente meravigliosi e vorremmo averli come compagni di vita ogni giorno, tra questi spiccano la nostra caparbia protagonista Cristina, la sua indomabile e magnifica cugina Franca e Laura che rappresenta una figura veramente fondamentale e salvifica nella vita di Cristina e Franca e delle loro famiglie.
Altri personaggi sono invece veramente meschini e crudeli, ripugnanti e capaci solo di atti atroci e imperdonabili.

Questo libro è di una dolcezza e di una profondità che non hanno eguali. L’autrice ha una penna delicata ma allo stesso tempo forte e decisa. Maria Enea non ha il minimo dubbio su quale sia il lato giusto dello schieramento e non ha paura di prendere posizione né di esprimere i suoi pensieri sul fascismo (pensieri che sono gli stessi che da sempre ho sposato e condivido completamente).

“L’urlo della sirena” ripercorre la vita di Cristina, attraversa la guerra e la supera, assiste allo sbocciare i primi amori, sente i primi sussulti del cuore e vede una bellissima ma martoriata Palermo rialzarsi dalle ceneri e rifiorire e con lei i suoi abitanti.
Pagina dopo pagina assistiamo al raggiungimento di alcuni meritatissimi traguardi, viviamo con la protagonista alcuni momenti di felicità e rivalsa. Ma soprattutto impariamo la resilienza, l’autrice infatti è stata capace di dimostrarci, coi fatti, che anche quando tutto sembra perduto niente lo è davvero e bisogna sempre trovare il coraggio di rialzarsi e lottare per ottenere ciò che desideriamo.

Mi piacerebbe che “L’urlo della sirena” venisse letto nelle scuole per far rivivere ai giovani quel periodo storico tanto triste e nero e che oggi sembra così lontano ma che invece, purtroppo, potrebbe tornare attuale e vicino.
È importante non dimenticare e non lasciar morire sotto i nostri occhi i diritti che abbiamo conquistato con il sacrificio di tanti coraggiosi che hanno lottato per donarci un mondo migliore.
In conclusione non mi resta che consigliarvi vivissimamente questa lettura e ringraziare sinceramente Maria Enea per aver scritto un libro così bello, coinvolgente e profondo!

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5



Si ringrazia l’autrice per averci cortesemente fornito il materiale.