REVIEW PARTY SOTTO IL PONTE DEL DIAVOLO

di A.S. Twinblack

“Sotto il ponte del diavolo” di A.S. Twinblack
Genere: Gialli e Thriller
Editore: Independently published
Pagine: 280
Edizione: 30/08/2020

Amici lettori bentrovati,
oggi vi proponiamo un libro appassionante ed avvincente, in cui il mistero è il personaggio principale e indiscusso dell’intera vicenda.
Preparatevi ad addentrarvi in una realtà intrisa di segreti, scomparse improvvise, omicidi e presenze inquietanti.
Buona lettura!

a cura di Rossana Bizzarro


Sinossi di SOTTO IL PONTE DEL DIAVOLO

“Ancora nessuna notizia della quindicenne scomparsa a Poggio Castano nella serata dell’8 luglio. La giovane aveva detto a sua madre che sarebbe andata a casa di un’amica, dove però non è mai giunta.”
Bea scosse la testa. Aveva atteso con ansia il notiziario regionale delle diciannove, con la speranza che i giornalisti fornissero maggiori dettagli su come fossero andati veramente i fatti, invece l’uomo fece da parte i fogli che aveva davanti a sé, e passò a parlare della notizia successiva.

C’era stato un incidente in un cantiere dove una gru si era ribaltata, e l’operaio era stato travolto perdendo la vita. A quella di notizia il giornalista dedicò più tempo, forse proprio perché il povero operaio era deceduto dopo tre giorni di agonia.
Melissa, invece, era solo scomparsa anche se, i più pessimisti in paese, iniziavano a insinuare che fosse morta.
Gino, un anziano di ottantaquattro anni, sosteneva che fosse stato il fantasma di un boscaiolo a ucciderla, quello che da anni appariva sotto il ponte del diavolo, lungo la vecchia mulattiera, e vagava nella boscaglia imbracciando un’ascia.

Recensione

«Perché il Diavolo non ci aspetta all’Inferno» continuava sua nonna. «Il Diavolo è qui tra noi. Accende la musica e ci invita a ballare. Per molti è difficile resistere al suo ritmo travolgente. Qualcuno muove solo alcuni passi, altri si scatenano con lui fino alla fine della danza.»


Quante volte ci siamo ritrovati ad ammirare estasiati un luogo per la sua bellezza, ma nello stesso tempo, ci siamo sentiti irrequieti e a disagio per l’inquietante nome con cui viene chiamato? E quante volte, magari proprio per quest’inquietudine da cui siamo stati avvolti, ci è sembrato di vedere o sentire qualcosa o qualcuno che ci osservasse o, peggio ancora, che ci inseguisse?

Mistero, segreti, menzogne, scomparse improvvise, rancori mai sopiti e verità tenute nascoste per troppo tempo: sono questi gli elementi che rendono “Sotto il ponte del diavolo” un giallo accattivante ed affascinante.
Nulla è come sembra, dietro ad ogni figura, ogni comportamento, ogni singola parola pronunciata c’è una spiegazione difficile da accettare, qualcosa di non detto, una verità inaspettata.

L’autrice dimostra un grande talento nel costruire un intreccio così originale e brillante, mai scontato, un vero e proprio rebus. Quando il lettore è quasi convinto di essere finalmente arrivato alla soluzione del caso, ecco che qualcosa distrugge tutte le certezze, la vicenda si ingarbuglia nuovamente e ciò che sembrava evidente e chiaro non lo è più.
Bisogna ricominciare ad ipotizzare, ad immaginare il finale, a dubitare di tutti, ma ciò non è motivo di seccatura o di delusione, al contrario, intriga ed incuriosisce maggiormente.

Fu nell’estate del 2015, l’estate più calda di tutte, che Bea capì le parole di sua nonna. Capì che quando gli uomini ballano con il Diavolo è perché cedono alla tentazione di seguire il male. E allora non esistono più amore, né affetto, né rispetto, né comprensione, né tolleranza, né perdono, ma solo la volontà di assecondare il proprio ego.
Che sia nello spirito o nel corpo, gli uomini che ballano col Diavolo feriscono e uccidono senza guardarsi dentro.


Nella piccola cittadina di Poggio Castano, l’improvvisa scomparsa della giovane Melissa butta tutti nello sconforto. C’è chi pensa che, stanca della madre e dello spregevole e depravato patrigno, sia fuggita di casa di sua spontanea volontà. C’è poi chi ipotizza che sia stata rapita, oppure che sia alla ricerca del padre sparito improvvisamente anni prima, e c’è anche chi è convinto che la ragazza sia stata uccisa.

Come tutte le notizie che all’inizio fanno scalpore, dopo qualche settimana la scomparsa di Melissa non è più il principale argomento degli abitanti di questo piccolo paese.
L’unica a non arrendersi è Bea, l’amica della giovane, che non crede affatto che Melissa se ne sia andata senza rivelarle le sue intenzioni e non accetta neanche il fatto che non ci sia stata una sola telefonata da parte sua, anche solo per rassicurarla.
D’altro canto però, non vuole neanche credere che sia morta e quindi continua a cercarla, va alla ricerca di indizi, si reca spesso anche nel posto in cui è stata vista per l’ultima volta, ovvero sotto il ponte del diavolo, lungo la vecchia mulattiera.

Si narra che proprio qui, molti anni prima, fosse stato ucciso un boscaiolo e che quindi il suo fantasma appare spesso, accompagnato da un’ascia.
Sarà vero o si tratta solo di dicerie di paese? E Melissa, che fine ha fatto? E perché prima si sparire si trovava proprio in quel luogo tetro e pericoloso?

Tanti sono i personaggio del giallo “Sotto il ponte del diavolo”, e se all’inizio ci si sente quasi confusi e sopraffatti dal consistente numero di figure che appaiono nella storia, man mano che si procede nella lettura, si comprende il ruolo che ognuno di essi ricopre e l’importanza che ciascuno ha all’interno della vicenda.
Ciò che risulta evidente, è che tutti hanno qualcosa da nascondere, nessuno è davvero sincero e Bea si ritroverà ad avere a che fare con verità sconvolgenti e terribili, che mai avrebbe potuto immaginare.

L’autrice mostra la sua bravura anche nel “trasportare” direttamente il lettore in questa realtà misteriosa e sconvolgente mediante le minuziose descrizioni non solo dei personaggi e di ciò che li caratterizza, ma anche dei luoghi in cui si svolge la storia. Tutto è riportato in modo tale da sentirsi coinvolti in prima persona, e attraverso gli occhi e i pensieri dei protagonisti, si riesce a percepire tutto ciò che sentono in ogni singolo momento.

I temi trattati in “Sotto il ponte del diavolo” sono tanti, e molti sono anche delicati ed attuali: gli abusi, la pedofilia, il sesso, la violenza fisica ma anche psicologica, l’amicizia, l’assassinio, le dicerie, i pregiudizi, l’alcolismo.

Mediante uno stile fluido e descrittivo, una scrittura scorrevole, una trama attuale ed appassionante, un ritmo incalzante e momenti di vera e pura suspance, A.S. Twinblack ha dato vita ad una storia intrigante, con un finale davvero inaspettato.

Ma secondo me uno devi conoscerlo molto, molto bene per sapere se puoi fidarti. Anzi, certe volte li conosci da una vita, eppure ti tradiscono.


Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5




Si ringrazia l’autrice per aver gentilmente fornito il materiale