REVIEW TOUR: COME LA PIOGGIA E LA SCOZIA

di Giulia De Martin

Come la pioggia e la Scozia di Giulia De Martin
Genere: Romance storico
Editore: Words Edizioni
Pagine: 244
Data di pubblicazione: 23 novembre 2020

Cari amici lettori è con molto piacere che oggi vi presentiamo il nostro review tour al libro “Come la pioggia e la Scozia” di Giulia De Martin, edito da Words Edizioni.
In questo libro, ambientato nei primi anni del 1800 tra l’Inghilterra e la Scozia, ci viene narrata la storia di Freya, una giovane che improvvisamente passa dall’avere tutto al ritrovarsi con niente ma nonostante ciò non si perde d’animo e decide di non restare ad aspettare che qualcuno la venga a salvare dalla sua sfortunata situazione.
Venite con me a conoscere questa formidabile ragazza e vi assicuro che non ve ne pentirete!

Buona lettura a tutti!!!

a cura di Manuela Morana

Sinossi

Inghilterra, 1818

Quando lady Freya Howard arriva a Charlton Park, ha l’animo e il cuore a pezzi: suo padre, il Conte di Norfolk, ha perso a dadi l’intero patrimonio, lasciando figlia e moglie sole e nella più completa disperazione.
Lusso e balli sono ormai solo un lontano ricordo, così come il fidanzamento con l’amato James, e alla giovane si prospetta un futuro da sguattera.
Freya è però una donna intelligente e intraprendente, determinata a riconquistare da sola il proprio posto nella società.
La sua tenacia cattura anche l’attenzione di lord Suffolk, padrone di casa vedovo e affascinante, e durante un viaggio in Scozia tra i due sboccia un sentimento difficile da tenere a bada.
Ma proprio in Scozia torna a farsi vivo il passato di Freya, rischiando di mandare in frantumi quel barlume di felicità a fatica ritrovato.

All’epoca della Reggenza, fra il lusso dei grandi palazzi e la brughiera foderata d’erica, scopriamo un mondo celato e distante dai ricchi salotti, dove amore, passione e desiderio di riscatto si mescolano in un turbinio di pioggia scozzese.

Recensione

Lady Freya Howard è felicissima, finalmente il suo James le ha chiesto di sposarlo e lei ha accettato ed è per questo che, senza rispettare l’etichetta, è corsa a cercare suo padre nel salone degli uomini, uno spazio inviolabile nel quale le donne non sono ammesse.
Quando finalmente riesce a scorgerlo lo vede impegnato in una partita a dadi contro lord Cavendish.
Freya sa che suo padre ha sempre avuto il vizio del gioco ma non si è mai preoccupata per questo, almeno non l’ha mai fatto fino a quella sera, perché a un certo punto, prima che lei riesca a raggiungere suo padre, sente il Conte di Cavendish giocarsi Atos, il suo miglior purosangue, ma quello che chiede in cambio è assurdo e assolutamente ingiusto…

«La mano di lady Freya, o la sua dote» rispose Cavendish, con lo stesso tono che avrebbe usato per ordinare un bicchiere di vino al cameriere.
Rimasi impietrita; avrei voluto intervenire, ma non ci riuscii. Avevo perso la voce e l’uso delle gambe, come quando sogni di scappare da un inseguimento, ma ti rendi conto di non essere abbastanza veloce.
Anche mio padre rimase di stucco.
Ero certa sarebbe scoppiato a ridere: non mi avrebbe mai scambiata per un cavallo.
«La sua dote» disse infine con voce nervosa.
Le mie gambe divennero molli all’improvviso e dovetti appoggiarmi alla parete per non crollare a terra.
Non potevo credere che lo stesse facendo sul serio.
Avrei voluto ancora una volta intromettermi, ma lord Cavendish non me ne diede il tempo. Non poteva certo lasciarsi sfuggire un’occasione simile.
La mia mano o la mia dote non faceva differenza: nel primo caso, sarei stata sua; nel secondo, non avrei potuto essere di nessun altro.

È così che, quando suo padre perde, in pochi minuti Freya passa dalla felicità più totalizzante alla disperazione più profonda. Il padre cerca di recuperare, di cambiare la posta in palio, supplica e infine commette l’errore ancora più fatale, per rivincere la dote, si gioca tutto, la casa, i possedimenti, tutto e ancora una volta perde…

La vita di Freya a questo punto cambia radicalmente, il padre per i forti sensi di colpa decide di suicidarsi, lei e sua madre restano sole e senza più niente ma mentre la madre si arrende e passa le giornate aspettando non si sa bene cosa, la nostra protagonista capisce che non le resta altro da fare che rimboccarsi le maniche e cercarsi un lavoro.

In pochissimo tempo passa dall’essere una lady a diventare una semplice sguattera, trova lavoro a Charlton Park, la dimora di lord Suffolk, e viene chiamata in modo canzonatorio “principessa” dagli altri domestici che scommettono sul fatto che non resisterà una settimana.
Purtroppo per loro però non hanno idea di chi hanno davanti, Freya è una ragazza forte e determinata e per conquistarsi il rispetto del resto della servitù lavora ancora più duramente di tutti gli altri, occupandosi anche di mansioni che non le sono state assegnate, così giorno dopo giorno tutti imparano ad apprezzarla e ad ammirarla.
Freya si rende conto di quanto fosse frivola e superficiale in passato, di come non apprezzasse la presenza dei suoi domestici e del fatto che non si è mai interessata a loro a livello umano e si dispiace sinceramente di tutto ciò.
La cosa più strana è che, nonostante prima passasse da una festa all’altra con abiti e gioielli meravigliosi, adesso si sente per la prima volta felice, ha degli amici veri, che le vogliono bene e che si interessano a lei e lavora duramente per guadagnare ogni cosa. La nostra protagonista ha capito che nella vita nulla ci è dovuto e che dipendere dagli altri non è mai giusto, ha imparato ad apprezzare la propria indipendenza e ha preso coscienza di sé.

Quando perdi tutto all’improvviso, puoi contare solo su te stessa.

Quando ha iniziato a lavorare a Charlton Park le è stato detto di essere invisibile agli occhi del padrone, che non ha idea che in casa sua lavori come sguattera una lady caduta in disgrazia, e così lei ha sempre cercato di essere il più discreta possibile.

Un giorno però il destino le tira un terribile scherzo: Henry, il padrone di casa, è molto amico di James, il suo James. Freya un giorno se lo ritrova inaspettatamente alle spalle e presa alla sprovvista afferma, senza voltarsi, di chiamarsi Rose e scappa via prima di essere riconosciuta.
Questa bugia le causerà non pochi problemi, così come altri ne nasceranno dalla sua passione per la lettura, unico aspetto della sua vecchia vita che non è riuscita ad abbandonare, soprattutto non quando a Charlton Park c’è una biblioteca meravigliosamente fornita.

Quando lord Suffolk la scopre a leggere reagisce arrabbiandosi, Freya, sapendo di essere stata colta in fallo, trema all’idea di perdere il suo lavoro e ritrovarsi di nuovo in mezzo alla strada, gli chiede perdono e gli spiega che i libri sono l’unico modo che ha per essere felice ma nonostante ciò promette che non li toccherà mai più.

«Che cosa avete di più caro, signorina?»
«Ben poco al momento, milord. Solo la mia vita.»

Lord Suffolk decide di non cacciarla e le vieta di toccare i suoi libri ma poi, ripensando ai loro scambi di battute e sorpreso dalle risposte intelligenti e piene di spirito di questa insolita sguattera, decide di cominciare a regalarle dei libri.
Nasce così giorno dopo giorno una conoscenza sempre più profonda tra i due, e lei comincia ad aiutarlo a catalogare i libri presenti in biblioteca e a sistemarli in ordine, questo nuovo compito sembra renderla felice anche se la presenza del padrone spesso la fa sentire un po’ agitata e nervosa senza che se ne sappia spiegare il motivo.

Ma quando Judith si ammala lei è costretta a sostituirla e si ritrova a servire la cena proprio a James e alla sua nuova fidanzata che, insieme a pochi altri invitati, sono stati invitati per trascorrere le feste con Henry. A questo punto le cose sembrano precipitare.
James la riconosce e racconta la verità al padrone di casa che resta assolutamente sorpreso, ordina che lady Freya venga accompagnata in una stanza degna del suo rango e che smetta subito di fare la cameriera, ma questi piani non incontrano la volontà della nostra testarda protagonista.

Ressi il suo sguardo con aria di sfida.
«Come vi ho già detto, ho bisogno di questo lavoro e non accetterò la carità da nessuno, lord Suffolk. Se non volete che lavori più per voi, me ne andrò oggi stesso.»
«Vi divertite a sfidarmi. In qualunque posizione siate, voi…»
«Io non prendo ordini da nessuno. Sono una donna libera, e non potete vantare alcun diritto su di me.»

Da quel giorno la vita della bella Freya viene totalmente sconvolta, Henry sa che è orgogliosa e non accetterà la sua elemosina quindi le dà una promozione e cerca di restituirle ciò che il destino le ha tolto.
La nostra bella protagonista non crede quasi ai suoi occhi quando James la raggiunge e le parla con il cuore in mano, riceve anche un’importante promessa e il suo cuore riprende a battere, la felicità sembra di nuovo vicina.

Ma cosa accadrebbe se, per l’ennesima volta, le promesse venissero infrante?
Perché lord Suffolk le chiede di accompagnarlo in Scozia?
Cosa c’entra la Scozia con lei? E come può acconsentire adesso che sa che sta finalmente per avere ciò che ha sempre desiderato?

Tra cambi repentini di sorte, capovolgimenti, segreti, passati che tornano prepotentemente a bussare alla porta e cuori che sembrano non sentire ragioni Giulia De Martin ci racconta, con uno stile coinvolgente ed appassionante, una storia che entra dritta nel cuore di ogni lettore.
È assolutamente impossibile non immedesimarsi nell’indomita Freya che è capace di cadere e rialzarsi ogni volta che la vita prova a metterla in ginocchio.
Una vera eroina degna dei nostri giorni che vive in un’epoca nella quale le donne erano abituate a ben altre reazioni, un esempio da seguire come un faro nella notte.
Ho apprezzato moltissimo anche le descrizioni degli ambienti, degli abiti, dei paesaggi e la caratterizzazione dei personaggi, ho amato particolarmente Judith, che si rivela una vera amica sincera e leale, e la piccola Elizabeth, l’adorabile figlioletta di lord Suffolk.

Freya ed Henry sono molto simili, hanno alle spalle un passato molto doloroso e hanno entrambi eretto muri intorno ai loro cuori per non soffrire più.
Riusciranno ad abbattere ogni barriera e ad essere felici? Troveranno il vero amore?
I giorni passati insieme a Charlton Park e in Scozia saranno l’inizio di una bella amicizia o la sorte giocherà ancora con le loro vite?
James ed Athena saranno le chiavi per raggiungere la felicità?
Con chi troverà il suo lieto fine la nostra indomabile Freya? E sarà davvero un lieto fine o ci aspetteranno ancora altre sorprese?

Ogni piccola parte, dentro e fuori di me, sembra vibrare e illuminarsi sotto la pressione delle sue dita. Mi sentivo fatta di luce e fuoco, felicità e desiderio.
Animo e cuore erano in subbuglio, in balìa di nuove sensazioni, di un’inaspettata intimità a lungo sognata.
«Ti amo da sempre, come la pioggia ama la Scozia» mi sussurrò, quando le nostre labbra si separarono per permetterci di riprendere fiato. Sorrise.

Quando tutto sembra finalmente essersi sistemato ci rendiamo conto che ci sono ancora delle domande senza risposta: perché lord Cavendish voleva assolutamente distruggere il padre e la famiglia di Freya? E soprattutto in che modo è collegato alla Scozia e ad Henry?

Il passato sembra bussare ancora una volta e Freya sembra intenzionata a non riaprire quella porta…
Ma saprà sopravvivere senza sapere la verità e che effetto avrà tutto ciò sulla sua vita?
Ecco che si scoprono ancora segreti da svelare, tradimenti e situazioni difficili da affrontare.
In “Come la pioggia e la Scozia” nulla è davvero come sembra e i colpi di scena sono continui e veramente ben congeniati.
Un romanzo costruito con maestria che risulta veramente bellissimo e che affronta moltissimi temi senza mai risultare banale o scontato: l’amicizia, il dolore, l’amore l’indipendenza, la tenacia e la forza di carattere sono solo alcuni degli aspetti che vi coinvolgeranno.

Non mi resta che augurarvi buona lettura e soprattutto spero che tutti possiamo trovare qualcuno che sappia amare esattamente così: “come la pioggia ama la Scozia”.

Il nostro giudizio:


TramaVoto 4


StileVoto 3,5


PiacevolezzaVoto 3,5


CopertinaVoto 4


Voto finaleVoto 3,5

Cover di COME LA PIOGGIA E LA SCOZIA

Giulia De Martin

Giulia De Martin classe 1991, una laurea in letteratura inglese, una in giornalismo e due anni vissuti in Irlanda, Giulia De Martin oggi ha trovato la sua occupazione nel mondo del digitale, ma non ha abbandonato la sua passione per i classici e la loro bellezza.
Vive fra le Dolomiti con un pallanuotista e due gatti, Loki e Thor, alternando web e carta stampata, lavorando come modella e viaggiando per l’Europa.
Il romanzo storico è per Giulia il mezzo per trattare temi attuali e riflessioni profonde conferendo al tutto un’anima romantica.
I suoi personaggi, donne forti e determinate che combattono per mantenere la loro posizione e felicità, rispecchiano le giovani di oggi, sognatrici e pragmatiche, che bevono la vita in un sorso solo assaporandone ogni goccia.

Si ringrazia la casa editrice per averci cortesemente fornito il materiale.