SCUSATE IL RITARDO MENTALE

di Elisabeth V.A. (Brianna)

Scusate il ritardo mentale di Elisabeth V.A. (Brianna)
Genere: Umoristico
Editore: Nepturanus (Collana Fuorismi Vol. 1)
Pagine: 96
Edizione: 17 Febbraio 2020

Salve lettori onnivori,
 quest’oggi vogliamo presentarvi un libro insolito e al di sopra delle righe: Scusate il ritardo mentale di Brianna: un titolo dal quale non sono riuscita ad astenermi e che mi ha sollevato immediatamente ilarità. Scusate il ritardo mentale è uno dei volumi di una raccolta di Fuorismi, una sorta di aforismi ma molto più fuori di testa! Se cercate una lettura leggera e divertente siete nel posto giusto. 

a cura di Rosa Zenone

Sinossi

“Prima di aprire bocca occorre assicurarsi che il cervello sia collegato: spesso però il problema non è la mancanza di connessione ma l’assenza di segnale”. “Oggi ho avuto un attacco di cretinite acuta: mi sono scordata di prendere l’antiDiotico”.In queste due frasi è racchiuso il “nonsenso” di questo volume demenzial-sarcastico-surreale in cui “ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti è puramente voluto”. N.B. Il libro è venduto a prezzo pieno: non sono battute scontate.

Recensione

Scusate il ritardo mentale, un titolo già tutto un programma, ricalcando il noto Scusate il ritardo di Massimo Troisi e portandolo a estreme conseguenze. Un titolo ironico che da subito espone l’oggetto di trattazione, un problema di portata mondiale e che ci affligge quotidianamente: la stupidità, declinata nelle sue diverse forme. 

“L’uomo cosiddetto intelligente è quello che riesce a tenere sotto chiave lo stupido interiore: il problema è quando gli stupidi esteriori riescono a far evadere il collega.”

Una serie di sentenze, o per meglio definirle, di “fuorismi”, si snodano lungo le diverse pagine, sviscerando la stupidità nelle sue diverse forme e manifestazioni. Il loro tono è sempre tra serio e faceto, arrivando a sfociare in battute scherzose fatte di giochi di parole e freddure. 

“Gli uomini brillanti brillano per tutta la vita ma sono sempre più rari: gli scemi invece restano sempre spenti ma non scemano mai”

Un gioco di ironia che ammicca al lettore e ne richiede la partecipazione, una richiesta che non rimane inascoltata. Molti i luoghi comuni e gli stereotipi, che fungono da comune e condiviso background per assorbire totalmente i fuorismi. Relazioni, abitudini, politica, generi sessuali, complottisti ecc …, vengono sottoposti al vaglio di una lingua tagliente e ironica che non risparmia nessuno, neppure i cosiddetti intelligenti.

Al di sotto della leggera burloneria che caratterizza l’opera, si può pur sempre individuare però un fondo di verità, chiave di lettura della società attuale, consentendoci di constatarne il pragmatismo.

“Nel mondo fisico niente è più veloce della luce. Nel mondo mentale il pensiero è più veloce della luce. Nel mondo dei cretini la parola è più veloce del pensiero.”

Scusate il ritardo mentale è adatto a tutti coloro che cercano una lettura veloce e divertente, ma soprattutto a chi è in grado di apprezzare le freddure e capace di ridervi seriamente. 

A volte i giochini all’interno si riprendono tra loro e declinano in forme simili, ma nonostante ciò c’è da sottolineare che non annoiano.

Se vi sentite circondati da idioti, o talvolta a voi stessi venga il dubbio di esserlo, questo è indubbiamente il libro adatto a voi, vi farà davvero sorridere in continuazione. 

Il nostro giudizio:

Contenutovoto 4/5

Stilevoto 4/5

Piacevolezzavoto 4/5

Copertina3,5/5 voto

Voto finalevoto 4/5

Brianna

Elisabeth V.A. è nata il 25 luglio di un anno imprecisato della seconda metà degli anni ottanta, in un paese imprecisato tra le Alpi e il Polo Nord. La precisione e la geografia non sono mai state il suo forte.
Parla di sé in terza persona perché non è troppo in sé. Attratta come tante ragazze dal mondo della moda, appena arrivata a Milano è entrata e scappata nel giro di 24 ore da un’agenzia di fottomodelle (il refuso è puramente voluto). Successivamente ha lavorato in pubblicità come copriwater, poi ha cambiato aria perché anche quella del water non era delle migliori. Dopo diciotto mesi di precariato nella pubblica amministrazione italiana ha sentito il bisogno di iscriversi a Psicologia, anche se forse Psichiatria sarebbe stata più indicata. Una notte di mezzo inverno, appena uscita da un cubo di ghiaccio ha osservato che una caldaia in blocco riprende a funzionare se inserisci la spina nell’altro verso. Applicando lo stesso principio, dopo un’esperienza fallimentare di cucina creativa e scrittura tradizionale ha invertito le polarità: da allora si dedica alla cucina tradizionale e alla scrittura creativa. È vincitrice del Premio Internazionale “The Dumbest Self Marketing in the World”. Odiando mettersi in mostra ha fondato il Club degli Assenzialisti, di cui fanno parte a pieno titolo anche l’editore, la grafica e il webmaster. Coerentemente con lo spirito del Club, i volumi che ha pubblicato sono ovviamente assenti dagli scaffali delle maggiori librerie mondiali. Ama il cibo italiano (beh, non si può essere sempre originali…), la musica downtempo/trip-hop, la satira, i satiri (se esistessero…) e le persone serie, cioè quelle che non si prendono mai troppo sul serio. Detesta tutto ciò che è corretto (caffè a parte), non sopporta le molestie e i rumori molesti: il termine comprende la TV, i social, la musica dei grandi magazzini, la politica, il gossip, gli stalkers compulsivi, i whatsappers ossessivi, i produttori seriali di fake news, i (cog)leoni da tastiera e in generale tutti quelli che non hanno nulla da dire ma lo dicono lo stesso.


Si ringrazia la casa editrice per aver gentilmente fornito il materiale