di Susy Tomasiello
“Sei la parte migliore di me” di Susy Tomasiello
Editore: Words Edizioni
Genere: Romance contemporaneo
Pagine: 262
Data di pubblicazione: 15 settembre 2021
Questo Romance contemporaneo è caratterizzato dai salti temporali tra il 1999 e il 2009 e ci parla di seconde opportunità!
I protagonisti sono Kaithlyn e Zed e la loro storia vi conquisterà dal primissimo istante!
Non perdetevelo!
Buona lettura!
a cura di Manuela Morana
Sinossi di SEI LA PARTE MIGLIORE DI ME
Tutto sembra essere perfetto quando Kaithlyn torna a casa: sta per sposare il fidanzato nella vecchia chiesetta della sua città, come ha sempre desiderato. Il destino, però, mette nuovamente sulla sua strada Zed, il ragazzo che le ha distrutto la vita.
Zed non aveva previsto di incontrare nuovamente la ragazza che l’ha rovinato per sempre. Dopo dieci anni, trascorsi lontano da lei, ora deve impedire che accada di nuovo qualcosa di irreparabile.
Bugie, rancori e mezze verità li porteranno a scontrarsi e ad affrontare, una volta per tutte, quei sentimenti che sembravano legarli nonostante tutto.
Un romanzo che si divide tra passato e presente, questo di Susy Tomasiello, con cuori e vite in bilico tra l’amore puro e il rancore alimentato da tempo e distanza. Un mix tra uno young adult e un rosa contemporaneo, con un pizzico di adrenalina e due personaggi unici.
Recensione
2009 – Kaithlyn
Sono a casa.
Posso definire ancora così il posto che non vedo da dieci anni?
Non saprei dirlo con certezza, eppure non riesco a pensare a una parola diversa.
Oltrepasso le porte dell’aeroporto di Santa Barbara, lasciandomi dietro le enormi vetrate e trascinando il trolley. Tutto sembra essere rimasto come una volta, ma allo stesso tempo ogni cosa è cambiata. Ho percorso questo viale al contrario quando avevo sedici anni e l’immenso edificio mi era sembrato un’enorme bocca pronta a divorarmi. In un certo senso, sono stata inghiottita davvero, mandata via come si estirpa dal terreno un’erbaccia da buttare, spedita lontano come se fossi roba vecchia da buttare.
Nonostante siano passati anni, ricordo ancora cosa ho provato: paura, rabbia, impotenza di fronte al mio mondo che crollava a pezzi.
Purtroppo però le cose non vanno sempre come ci sia aspetta, Zed non è venuto in aeroporto a salutarla, lei non può telefonargli e lui non ha fatto nulla per tenersi in contatto. Forse non era poi così tanto innamorato come voleva farle credere.
Dieci anni sono lunghi da passare ma la vita a un certo punto deve trovare il modo di andare avanti e deve diventare migliore, non puoi semplicemente guardarla scorrere mentre piangi tutte le tue lacrime, devi trovare qualcosa a cui aggrapparti e così ha fatto Kaith, è diventata un’illustratrice di libri per bambini, un lavoro che la rende felice e le permette di far emergere la bambina sognatrice che ha ormai seppellito in fondo al suo cuore.
La sua sorpresa non potrebbe essere più grande quando proprio fuori dall’aeroporto arriva una moto e fa salire la ragazza con la quale si è scontrata solo pochi istanti prima. Kaith sente una voce conosciuta e appena si volta non ha più alcun dubbio.
Riconosco all’istante quegli occhi neri, che credevo di non rivedere mai più e che ora brillano d’impazienza su quel volto quasi ormai del tutto sconosciuto.
Non riesco a smettere di guardarli.
Il battito del mio cuore sembra un tamburo impazzito e non riesco a sentire nient’altro che quel suono. Lo stomaco si è chiuso, strizzato in una morsa che mi rende difficile persino parlare. Eppure, ci provo lo stesso e la mia voce, quando riesco a liberarla, quasi stento a riconoscerla.
«Zed?»
Kaith invece ha chiuso il cuore e smesso di credere nel vero amore, pensa che Philip sia una brava persona e che la renderà felice, l’amore, beh, l’ha conosciuto e le ha spezzato il cuore, non vuole mai più innamorarsi, è solo un grosso rischio e fa male da morire.
Io non credo più al grande amore, ma desidero serenità e quella stabilità che Philip sono certa saprà darmi.
La voce di Kaithlyn si spegne quando si accorge che ci sono anch’io seduto al tavolo e per un brevissimo momento i suoi occhi restano intrecciati ai miei.
Sono io a distogliere lo sguardo per primo. Guardo i miei amici e capisco adesso il loro folle piano. La mia rabbia aumenta.
«Non ho nessuna intenzione di assecondarvi. Me ne vado» decido, alzandomi.
Poi mi rivolgo direttamente a Kaithlyn.
«Per fortuna, presto andrai via. E spero che non tornerai mai più, perché Santa Barbara non è grande abbastanza per entrambi.»
Per l’ennesima volta il padre della protagonista di “Sei la parte migliore di me” si è messo in mezzo, dando, come sempre, per scontato che lui sa cosa è meglio per sua figlia mentre lei è totalmente incapace di capire da sola cosa vuole e cosa la porterà ad avere una vita migliore.
Se devo essere sincera questo è stato uno dei personaggi che ho odiato di più (insieme ad altri due, che sono anche peggio, perché lui almeno era convinto di agire a fin di bene mentre gli altri erano semplicemente due immensi str****, ehm, volevo dire infami).
Per come la vedo io il semplice fatto di essere un genitore non ti autorizza a scegliere per i tuoi figli e a fare ingerenze così pesanti e devastanti nelle loro vite. Il padre di Kaith crede di essere infallibile, non sente ragioni, è pieno di pregiudizi e classifica Zed come un ragazzo pericoloso semplicemente perché non è ricco, fa il meccanico di moto e viene da una famiglia umile mentre ritiene che Philip sia perfetto semplicemente per il suo portafoglio e perché viene da New York, senza tenere conto che invece è uno snob falso e bugiardo.
La sua colpa più grande è che non capisce che Zed è veramente sempre pronto a tutto per proteggere sua figlia mentre Philip non tiene a lei per niente e la prova lampante di ciò è che quando Kaith si trova in pericolo è sempre e solo Zed quello pronto a rischiare la sua stessa vita pur di salvarla.
«Non te l’ho mai detto, ma grazie. Grazie per quella notte, grazie per oggi. Sembra che tu ci sia sempre quando ho più bisogno di te ed è… rassicurante. Con te so di essere al sicuro, sempre.»
Tra abiti da sposa, auto che restano senza benzina, anelli al dito e altri portati in una catenina che sta sempre legata al collo, rapimenti, corse in moto, parole non dette, terze persone che provano a mettersi in mezzo, gente improponibile che arriva da New York solo per dimostrare ciò che è realmente, amici di sempre che non mollano la presa, zie che confessano, misteriose lettere, genitori che si interrogano sul loro operato e tanto altro ancora si snoda una storia piena di colpi di scena che vi terrà incollati alle pagine di questo libro.
La potenza dei sentimenti veri e profondi vi scalderà il cuore riportandovi indietro all’epoca del vostro primo, vero, grande amore perché Susy Tomasiello riesce a descrivere splendidamente quelle emozioni e sensazioni che tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita.
I temi trattati sono moltissimi: l’indipendenza, la mania di controllo, le scelte sbagliate, le seconde possibilità, l’importanza dei valori e delle promesse, la fiducia, i tradimenti, l’amicizia e soprattutto l’amore.
“Sei la parte migliore di me” vi entrerà nel cuore, sospirerete leggendo questa storia e a volte vi arrabbierete moltissimo, soprattutto quando le parole non dette rischiano di rovinare tutto…
Kaith riuscirà a capire che non può sposare un uomo che non ama? Zed si libererà di una ragazza che serve solo a fargli compagnia per qualche ora? Philip si rivelerà per la persona che è davvero? Vicky e Paul riusciranno a far ragionare i loro amici? Il padre di Kaith riuscirà a vedere oltre i suoi pregiudizi? Kaith tornerà a New York o capirà che Santa Barbara è la sua vera casa?
Moltissime le domande che devono trovare risposta in questo romance contemporaneo che saprà farvi ridere, piangere ma soprattutto saprà farvi battere forte il cuore!
Buona lettura!
Il nostro giudizio:
Trama
Stile
Piacevolezza
Copertina
Voto finale