SINFONIA DELLA FELICITÀ – UNA FAMIGLIA PER NOI (Volume 2)

di Simona Corvese

Sinfonia della felicità – Una famiglia per noi di Simona Corvese
Genere: Romance contemporaneo
Editore: PubMe
Pagine: 379
Data pubblicazione: 28 aprile 2021

Carissimi amici lettori è con moltissimo piacere che oggi vi parlo del libro di Simona Corvese, “Sinfonia della felicità – Una famiglia per noi”, questo è il secondo volume della serie e, riprendendo esattamente da dove la storia si era interrotta, ci racconta le vicende di Livia, Laura, Roberto e Jòzsef, del loro amore per la musica e della loro infinita voglia di pace, serenità, amore e famiglia.
Buona lettura!

a cura di Manuela Morana


Sinossi di SINFONIA DELLA FELICITÀ (volume 2)

Zio Gyorgy è tornato, più minaccioso che mai, mentre Roberto è pronto a tutto, pur di aiutare Livia e Jòzsef. Ma ci sono complicazioni e un antico segreto che incombe su di loro e può segnare il loro futuro. Nessuno è però disposto a rassegnarsi.
Grazie a Roberto e David i due bambini hanno potuto studiare e sviluppare il loro talento nell’orchestra della Fondazione Musica Senza Confini. Il loro sogno di diventare musicisti professionisti sta per avverarsi.
Gyorgy però è accecato dall’odio e farà di tutto per ostacolarli. A nulla valgono i tentativi della sorella di farlo ragionare e neppure l’amore di Miriam, figlia del capo cumpania che li nasconde a Tirana, lo fa desistere dai suoi intenti.
È giunto il momento della verità: la sera del concerto d’estate, che conclude l’anno scolastico della Fondazione – e durante il quale Livia ha avuto l’onore di dirigere la sua Sinfonia della Felicità – Roberto le salva la vita in modo rocambolesco.
Subito dopo l’uomo deve affrontare Gyorgy. I due combattono un corpo a corpo nel quale proprio Roberto ha la peggio e viene sequestrato da Gyorgy. La vita di Roberto ora è appesa a un filo, in quei drammatici istanti, l’uomo apprende un segreto che lo sconvolge.
Roberto ora sta rischiando tutto: riuscirà a tornare da Livia?

Recensione

Livia, Laura, Roberto e Jòzsef li conosciamo già e abbiamo imparato ad amarli e stimarli nel primo volume di questa serie dal titolo “Sinfonia della felicità – Storia di Roberto e Livia”, potete leggere la nostra recensione al libro a questo link .

Livia e Jòzsef sono due piccoli violinisti zigani, abituati a suonare principalmente per le strade di Italia, Austria e Ungheria. Lo zio Gyorgy ha insegnato loro tutti i trucchi del mestiere e di fatto li ha schiavizzati privandoli della loro infanzia e del diritto di giocare ed essere spensierati perché per lui l’unica cosa importante era il guadagno ricavato dai pochi spiccioli che i passanti, impressionati dall’incredibile bravura dei due piccoli, donavano ai bambini e ancora di più quello ricavato dai furti dei portafogli operati da altri ragazzi a suo servizio che approfittavano della distrazione musicale per accaparrarsi bottini ben più ghiotti delle poche monetine raccolte dai nostri protagonisti.

La vita dei nostri piccoli amici cambia radicalmente quando incontrano Roberto Neri, famosissimo pianista e direttore d’orchestra, nonché titolare, insieme ad alcuni colleghi, della “Fondazione Musica Senza Confini”, un’organizzazione senza scopo di lucro che permette di far studiare musica gratuitamente a molti giovani che hanno alle spalle situazioni disagiate.

Livia e Jòzsef iniziano a studiare con Roberto e da subito trovano un ambiente sereno e pieno di armonia.
Livia è un’orfana e viene accolta con molto affetto in casa Neri, mentre Jòzsef non ha un padre e sua madre non risulta idonea a prendersi cura di lui considerato che lo lascia vivere in strada e che, da quando è stato preso in custodia da David, non ha fatto nulla per riavere il bambino.
I nostri piccoli protagonisti sono considerati minori a rischio e sono stati dati in affido preadottivo presso queste due straordinarie famiglie che gli regalano finalmente la serenità e la spensieratezza che tutti i bambini dovrebbero avere.
Le cose purtroppo non possono semplicemente filare lisce ed ecco che il cinico zio Gyorgy inizia subito ad accampare pretese e lo fa attraverso minacce, istigazioni a commettere furti e ricatti.

Per i nostri piccoli amici la vita diventa di nuovo tutt’altro che semplice, ma nonostante ciò Livia inizia a comporre una sinfonia, l’ispirazione le viene quando sente il suono della natura durante una visita in montagna.
Lei non ha mai composto niente prima ed è piena di insicurezze e paure ma l’appoggio dei suoi amici, soprattutto di Jòzsef e Andrea, la porta ad acquisire fiducia in se stessa.

“È bellissima, Livia!” esclamarono Jòzsef e Andrea dopo aver esaminato gli spartiti.
Erano seduti tutti e tre al tavolo dell’aula di studio prenotata per quel pomeriggio.
“Devi farla vedere a Roberto adesso che è completa” la incoraggiò Andrea.
“Non sono ancora pronta a farlo”.
“Perché?” le chiese Jòzsef.
“E se la trova banale, oppure mi dice che ho composto delle sciocchezze da bambini?”
“Ehi, aspetta un attimo” la interruppe Andrea. “Io non conosco nessun altro undicenne, qui dentro, in grado di comporre anche solo un rigo di quello che hai scritto tu. Se fossi in te, non mi potrei proprio questo problema. Fidati, piacerà anche a Roberto”.

Quando finalmente trova il coraggio di mostrarla a Roberto il suo talento viene riconosciuto da tutti al punto che le viene offerta l’opportunità di dirigere l’orchestra nell’esecuzione della sua Sinfonia della felicità durante il concerto di fine anno che si terrà a giugno.

Purtroppo quella data che da una parte è tanto attesa dai nostri piccoli protagonisti dall’altro è estremamente temuta: lo zio Gyorgy è riuscito a mettersi in contatto coi bambini e a dirgli che proprio dopo quel concerto andrà a prenderli e li porterà via per sempre, non rivedranno mai più Roberto, Laura e nessuno dei loro amici, se i bambini opporranno resistenza le conseguenze saranno molto gravi e lui stesso si occuperà di farla pagare cara a Roberto e Laura. È proprio a questo punto che Livia dimostra tutta la sua bontà d’animo e il suo coraggio. Nonostante la cosa che più desidera al mondo è restare con quella che è la sua prima e unica vera famiglia decide di non opporsi al piano del perfido Gyorgy. Roberto si accorge che la piccola è turbata e più volte prova con delicatezza a farla confidare ma lei è estremamente determinata a tenere il segreto, non potrebbe sopportare di mettere in pericolo Roberto e Laura, non proprio adesso che le cose tra loro sembrano finalmente essere tornate al loro posto e la vita sembra finalmente sorridergli.

“Ti sei chiarita le idee sul tuo futuro, intanto?” domandò Jòzsef riprendendo un argomento che era rimasto in sospeso.
Intorno a loro era tutto un via vai di studenti.
“Se rimango con loro gli faccio solo del male. Mi costa tantissimo. Ho il cuore a pezzi ma non posso far altro. So che zio Gyorgy è concretamente in grado di nuocergli. È finita Jozsef: non mi opporrò alla fuga la sera del concerto d’estate, quando lui e Vicka verranno a prenderci” gli rivelò affranta.
Sedettero tutti e due sulla panchina, all’ ombra del grande albero. Una lieve brezza fece cadere una manciata di petali. Livia si chinò a prenderne. Chiudendo gli occhi, ne aspirò l’intenso e dolce profumo.
“E tu vuoi rinunciare così a Roberto? Tra voi c’è un rapporto speciale. Vi siete intesi subito, l’ho notato sin dalle prime volte che ci siamo incontrati con lui. E come se vi foste sempre conosciuti” disse energico Jozsef voltandosi verso di lei. “Lui, Laura e David sono brave persone. Non credo che ne troveremo altre così”.
“Si, lo so, Jozsef” fu l’unica cosa che la bambina riuscì a rispondere, affranta, ricordando i bei momenti passati.

Lo stile di Simona Corvese si conferma appassionante e trascinante.
La storia, nonostante questo sia un secondo volume, non solo non presenta alcun buco di trama ma riesce a non essere affatto ripetitiva né scontata. I temi trattati sono in comune con quelli del primo volume: l’amicizia, la passione per la musica, l’importanza della famiglia, la lealtà e qui si aggiunge anche la speranza, una speranza che nasce nel cuore della dolcissima Miriam, un nuovo personaggio che mi è piaciuto moltissimo.

Tra lezioni, prove, gite fuori porta, buone notizie inaspettate, test del DNA, viaggi, concerti e chiacchere tra amici vedremo nascere la meravigliosa “Sinfonia della felicità” della talentuosa Livia.
La sera del concerto però, nonostante le intuizioni degli adulti e l’aiuto delle forze dell’ordine che erano state avvertite e si erano tenute pronte ad intervenire, le cose precipitano. Partono alcuni colpi di pistola, qualcuno viene ferito e si accascia a terra, Roberto viene rapito e non si sa se è ancora vivo né dove è stato portato.

Gyorgy è ancora accecato dalla gelosia e dall’odio e ora ha tra le mani proprio l’uomo che secondo lui gli ha rovinato la vita vincendo la borsa di studio che lui meritava di più e poi prendendosi anche la ragazza della quale era innamorato.
Perché Roberto Neri deve avere tutto dalla vita? Perché deve sempre vincere lui?
Questa volta le cose andranno diversamente…
E a nulla inizialmente sembrano servire le suppliche di sua sorella, né del ragazzino che gli fa da braccio destro e nemmeno quelle di Miriam che nonostante tutto si innamora di lui e gli dona il suo cuore e la sua fiducia.
Lei è l’unica riesce a vedere oltre la coltre di malvagità che ha avvolto il cuore dell’uomo, riesce a scorgere in lui il ragazzo pieno di sogni che era una volta, l’artista non corrotto che voleva diventare un compositore prima di perdere tutto.
Miriam crede in lui e nel fatto che, nonostante i mille errori e le persone terribili con le quali si è immischiato, possa ancora trovare il modo per uscirne e tornare a essere una persona per bene, un uomo buono ancora capace di amare.

Ma sarà vero? Sarà davvero capace Gyorgy di uscire da questo circolo di crudeltà e delinquenza che caratterizzano da anni la sua vita?

Roberto riuscirà a tornare a casa?
Quale segreto gli ha rivelato Gyorgy? Come reagiranno Laura e Livia alla prolungata assenza dell’uomo che amano di più al mondo? Se volete scoprire come va a finire questa bellissima storia non perdetevi “Sinfonia della felicità – Una famiglia per noi”.

Il nostro giudizio:


TramaVoto 4


StileVoto 4,5


PiacevolezzaVoto 4,5


CopertinaVoto 4


Voto finaleVoto 4,5

Simona Corvese

Simona Corvese, nata a Milano.
Dopo la Laurea in Giurisprudenza con il vecchio ordinamento e un Master in Gestione Risorse Umane, Selezione e Formazione, ha lavorato per diversi anni negli uffici del personale di grandi multinazionali, maturando esperienze in tutti questi aspetti della gestione delle Risorse Umane.
È anche autrice di romanzi di fiction per ragazzi e adulti. Vive nell’Hinterland Milanese, occupandosi della famiglia.
Ha sviluppato un interesse personale per la comunicazione non violenta (secondo il modello di Marshall Rosemberg), il personal coaching, lo sviluppo del potenziale umano e il professional organizing. Nel tempo libero realizza insieme a sua figlia libri fatti a mano, sul modello del “Book art project” di Paul Johnson.
La trilogia di “Sinfonia della Felicità” è il frutto di numerose lunghe nottate passate a inseguire, con irriducibile entusiasmo, il sogno di raccontare questa storia che da molto tempo aveva in mente.
Si ringrazia l’autrice per averci cortesemente fornito il materiale.