di Loon Martian
Stessa spiaggia stesso mare di Loon Martiana
Genere:Dark Fantasy
Editore:Independently published
Pagine:492
Edizione:29 Dicembre 2020
a cura di Mary Manasseri
Sinossi
Recensione
“Altre risate. Uno sciabordio d’acqua. Vale doveva essere entrata nello stagno. Lui non alzò lo sguardo perché era troppo impegnato ad osservare un pesce rosso particolarmente ciccio, illuminato dalla sua pila. Boccheggiava verso di lui, sperando in qualche briciola di pane. Sentì Vale muoversi di nuovo. Guardò una rana saltare su un sasso piatto. Riportò l’attenzione nello stagno. Pesci, insetti, niente salamandre. Ma come? Sparite, così, dopo tutto quel rifrullo? Eh no, stasera non gliela potevano fare un’altra volta. «Io non ne vedo più,» si lamentò. «Ma dove sono andate a finire?» Nessuna risposta.”
“Il contatto con la pelle del dottore fu da subito differente: quella sensazione era più acuta di quella che veniva da Zoa e Lanterna. Quasi impaurì Lorenzo, che si voltò a guardarlo e a quel punto si spaventò sul serio, anzi per poco non gli prese un colpo. Un sorta di ragno antropomorfo stava di fronte a lui, con troppi arti, ben più di otto, e mentre quelli inferiori erano appuntite zampe di ragno che si muovevano svelte e rigide come se appartenessero a un marchingegno meccanico, quelli superiori erano più variegati. In mezzo a mani lunghe e sottili Lorenzo colse alla prima occhiata almeno un paio di lame e di chele. Nessun dubbio che fosse un eccellente medico: aveva gli strumenti incorporati. Si fece di pietra mentre la creatura lo prendeva dalle braccia di Lanterna e lo portava all’interno nello studio, via dalla sicurezza degli altri.”
“Fuori dall’area animazione il campeggio era piuttosto tranquillo. L’aria di mare, la notte, il calore, creavano quell’atmosfera vagamente minacciosa che gli aveva sempre solleticato la pelle in certe situazioni, e spesso quando era in vacanza al mare. Era come se ci fosse qualcosa in attesa nell’aria, un palpito, un respiro, un sospiro; come se qualcosa, o lui, non fosse al posto giusto, e potesse sbilanciarsi e cadere al primo urto. Sentimento antico. In anni che ora apparivano lontani era stato abituale, per Lorenzo, sentirsi fuori posto. Ma col passare del tempo era molto migliorato, fino a dimenticarselo. Non durante quelle notti. La loro magia poteva trasformarsi in fretta in soggezione. Impressioni, strascichi lasciati dalla sparizione di Valentina, che aveva seminato spore ovunque nella sua vita”
Trama
Stile
Piacevolezza
Copertina
Voto finale
Loon martian
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