TANTO NON BOCCIA NESSUNO

di Viviano Vannucci

Tanto non boccia nessuno di Viviano Vannucci
Genere:Libro per ragazzi
Editore: ‎Einaudi ragazzi
Pagine: 240
Data di pubblicazione: 23 marzo 2021

Amici lettori, oggi vi parlo di un libro veramente particolare, “Tanto non boccia nessuno” di Viviano Vannucci.
In tutta sincerità posso dirvi che non importa se avete 13 anni o 100 quest’opera vi insegnerà comunque qualcosa, vi farà riflettere e vi farà porre molte domande.
I temi trattati infatti sono attualissimi e reali, riguardano la società contemporanea e come i ragazzi affrontano l’adolescenza ai giorni nostri!
Non perdetevi questo romanzo che sa essere buffo come solo un libro per ragazzi può essere ma allo stesso tempo estremamente profondo e a tratti commovente!
Buona lettura!
A cura di Manuela Morana

Sinossi di TANTO NON BOCCIA NESSUNO

Diego ha tredici anni. All’inizio dell’anno scolastico decide di smettere di studiare perché è inutile. La scuola promuove tutti: quelli che non si impegnano mai, i “furbi” che copiano i compiti e anche i bulli come Brando, suo rivale e compagno di classe.
Richiami, brutti voti e note disciplinari servono solo a farlo sentire più forte e sicuro di sé: “tanto non boccia nessuno” continua a ripetersi. Finché un insulto a una prof gli procura una sospensione e la concreta minaccia della bocciatura. Diego, allora, inizierà a comprendere la portata delle proprie azioni e dovrà scegliere se mettersi a studiare o continuare la sfida alla scuola.
Una storia sulla difficoltà di crescere, di essere ascoltati e di trovare punti fermi e modelli di vita.
Età di lettura: da 11 anni.

Recensione

Diego è un ragazzino che ha da poco cominciato la terza media, i suoi genitori si sono separati e suo padre è andato via di casa, adesso tocca a lui occuparsi delle sue due sorelle minori quando la mamma è impegnata con il lavoro (cioè praticamente sempre).
Si ritrova a soli 13 anni ad essere considerato “grande”, quindi non può più fare i capricci, deve obbedire ed essere sempre responsabile. Ma in fondo anche lui è ancora poco più che un bambino, ha visto la sua famiglia sgretolarsi all’improvviso, si sente solo e smarrito e quindi aspettarsi che non litighi mai con le sue sorelline o che faccia sempre tutto quello che la madre gli dice è veramente poco plausibile e dimostra veramente scarsa empatia nei confronti di questo bambino che si ritrova pieno di responsabilità che non dovrebbero ricadere su di lui.

Quando un giorno Diego sente per caso sua madre parlare con la mamma di una sua compagna di scuola tutte le sue certezze crollano, quella conversazione cambia tutto il suo modo di vedere la vita.

– Ma i professori si rendono conto che non insegnano niente?
– Niente di niente, – ha fatto la mamma splendente scuotendo la testa. – Se questi ragazzi fossero un po’ più furbi smetterebbero di studiare. Tanto non boccia nessuno!

Improvvisamente gli tornano in mente tutte le ingiustizie che ha visto succedere in classe, tutte le sufficienze regalate ai suoi compagni che non si sono mai degnati di aprire un libro in vita loro, tutte le volte che in classe c’era “casino” e i colpevoli, soprattutto il suo compagno Brando che è un vero bulletto, non hanno mai pagato per i loro comportamenti scorretti.
Ad esempio alla fine della seconda media Brando doveva essere bocciato e invece eccolo lì in terza insieme a tutti gli altri…
E allora tutto questo che senso ha? Perché studiare ed essere educati? Perché impegnarsi e comportarsi bene se tanto alla fine non boccia nessuno e l’unica cosa che ricevi sia a casa che a scuola sono comunque solo ordini e rimproveri? Perché perdere tempo per poi sentire i professori che dicono di te frasi come “potrebbe fare di più”?
Questo è proprio sbagliato e ora, a quanto pare, il nostro protagonista ha finalmente scoperto la verità: tutti fanno quello che vogliono perché “tanto non boccia nessuno”, lo ha detto anche la sua mamma che però a lui diceva sempre “Studia! Fai i compiti! Impegnati!”
Che bugiardi gli adulti! Quanta ipocrisia dietro le loro parole! Quante promesse non mantenute!
Di loro non ci si può proprio fidare, anche suo padre un “bel” giorno li ha abbandonati ed è andato a vivere con un’altra donna, adesso gioca a fare il papà della sua bambina, le compra i regali e vanno tutti insieme al centro commerciale. Lui sembra proprio che si sia dimenticato del fatto che di figli suoi ne ha già tre, ma che importa? Se preferisce stare con “quelle”, faccia pure!

L’amarezza cresce nel cuore di questo piccolo uomo giorno dopo giorno, si pianta come un seme nella profondità della sua anima, germoglia e cresce trasformando quello che è sempre stato un ragazzino per bene in un ragazzo completamente allo sbando: non studia più, non porta più i libri a scuola, risponde male ai professori, colleziona note, non fa mai i compiti per casa e ben presto si dimentica dei suoi amici veri e inizia a frequentare Brando anche nel tempo libero. Diego imita il suo nuovo “amico” iniziando ad atteggiarsi a bullo, improvvisamente si accorge di desiderare ardentemente vestiti costosi che non può permettersi ed è disposto a tutto pur di ottenerli. È convinto che con questo cambio di look e d’atteggiamento otterrà l’attenzione della ragazza che gli fa battere il cuore ma tutti questi stravolgimenti si rivelano un’arma a doppio taglio e purtroppo non solo Diego non diventa più popolare ma viene quasi emarginato da tutta la classe perché si è trasformato in un ragazzino sempre arrabbiato e strafottente che nessuno vuole più frequentare.

Un giorno una professoressa, stanca di vederlo sempre distratto e a chiacchierare, decide di fargli cambiare posto e lui esplode, vola anche un insulto molto pesante e Diego finisce in presidenza. La situazione sembra ormai disperata e irrimediabile.
Solo grazie alla presenza di Olivia, la psicologa della scuola, si inizia a intravedere un barlume di speranza.
Olivia è un personaggio che ho apprezzato tantissimo, una donna che con pazienza e dolcezza riesce a far aprire Diego e a trovare un ponte per raggiungerlo mentre lui si sta perdendo andando sempre più alla deriva.
È proprio lei che gli suggerisce di scrivere in modo da mettere ordine nei suoi pensieri e cercare di spiegare tutto quello che prova e che si ostina a tenersi dentro.

– Scrivi.
– Ma che scrivo?
– Racconta che cosa è successo, perché sei così…
– Così come?
– Arrabbiato, direi.
[…]
– A chi scrivo?
[…]
– Alla prof Benedetti, – dico allora.
[…]
Prof, sono Diego.
Quest’anno sto facendo schifo, lo so.
Non studio, rispondo male a tutti, mi comporto come un terrorista, però la colpa è anche tua. Non solo tua, cioè, di tutti i prof. Siete voi che mi fate diventare cattivo.
Io fuori dalla scuola sono diverso, ecco.

Forse non è sempre semplice ammettere i propri errori o accorgersi di come stanno davvero le cose e Diego, forte di quel “tanto non boccia nessuno”, colleziona davvero troppi sbagli, alza sempre un po’ di più l’asticella e tira sempre un po’ di più la famosa corda fino ad arrivare al punto di non ritorno, fino a spezzarla…

Un brutto tradimento da parte di chi reputava amico, una grandissima delusione che gli causa molta sofferenza e vergogna lo portano ad avere una reazione veramente esagerata che potrebbe costargli tutto.

I pericoli che ogni giorno i bambini e i ragazzini affrontano sono così tanti che prevederli tutti è impossibile ma questa storia smuoverà le vostre coscienze.
Tra famiglie allargate e incasinate, separazioni e guerre tra persone che una volta si sono amate e ora cercano solo di ferirsi nel modo più profondo possibile, bullismo, amici che tradiscono la tua fiducia, foto che possono compromettere la reputazione, note e insulti ai prof, compiti non svolti e verifiche saltate, furti, pietre, coltelli e atti gravissimi vi ritroverete a vivere su un ottovolante che rappresenta benissimo la realtà vissuta oggi dagli adolescenti.
Vedrete e rivivrete quei momenti che caratterizzano l’adolescenza. Quei momenti bui durante i quali tutti ci siamo sentiti inadeguati.
Non ancora adulti, non più bambini, spaesati e spaventati da un mondo più grande di noi, con regole che spesso non si riescono a comprendere pienamente e soprattutto con tanta voglia di essere accettati e apprezzati anche a costo di trasformarci in persone totalmente diverse da quelli che siamo.

Il protagonista di “Tanto non boccia nessuno” non rischia solo di essere bocciato ma anche di perdere l’affetto e la stima dei professori e dei suoi amici, quelli che per lui ci sono stati sempre, quelli veramente sinceri e leali.
Tra i miei personaggi preferiti ci sono Larbi, Bianca, il nonno e Gennaro, sono proprio loro che ti fanno capire l’importanza della lealtà, del rispetto, della famiglia e dell’amicizia.
Può un libro per ragazzi far commuovere una donna adulta fino alle lacrime?
Beh cari amici la risposta sembra proprio essere positiva…
“Tanto non boccia nessuno” è un libro che tutti dovrebbero leggere, è attualissimo e pieno di verità.
Serve ai ragazzini per capire che tutti i dubbi e le incertezze che stanno vivendo sono normali e non sono loro a essere “sbagliati” o “inadeguati”. Per fargli capire che tutti possiamo commettere errori ma che nonostante gli sbagli si può sempre ricominciare.
Perché come dice Olivia:

– A me piacciono le storie che finiscono bene. E quindi ora potresti scrivere: «Non è importante quante volte cadi, ma quante volte ti sai rialzare».
Tengo il muso, però mi sembra bella, una di quelle frasi da scrivere sul diario. Se avessi un diario.

Serve agli insegnanti per non dimenticarsi mai che dietro quei 25-30 ragazzi che si ritrovano in classe ogni giorno ci sono delle persone in un’età delicatissima, persone che non solo stanno cercando di capire chi e cosa vogliono diventare da grandi ma anche ragazzi che possono essere nel pieno di crisi familiari o con seri problemi economici, studenti che possono essere vittime di atti di bullismo, di pregiudizi, oggetto di scherno e derisione e quindi vanno aiutati, capiti e supportati ascoltandoli ogni giorno, dandogli fiducia e coraggio.

Ma forse serve soprattutto ai genitori, perché è fondamentale seguire i figli, oggi che esiste internet forse più che in passato. Stare accanto ai propri figli deve essere una priorità assoluta, la presenza degli adulti che proteggono e guidano è fondamentale per il bene di tutti i ragazzi.
Non si può pensare di mettere al mondo un figlio per poi lasciarlo solo tutto il giorno, alcuni ragazzini vivono praticamente incollati a pc e cellulari, sempre connessi e senza nessuno che gli spieghi quali rischi corrono: ad esempio una foto può fare il giro del mondo con un semplice click, un ricatto può farti sentire perso, disperato e vulnerabile, uno sconosciuto può diventare il tuo incubo peggiore se non hai alle spalle una famiglia che ti protegge e ti spiega come usare questi meravigliosi mezzi dei quali ormai tutti disponiamo.
Inoltre quando diventi un genitore non puoi far ricadere sui tuoi figli i tuoi sbagli e i tuoi fallimenti, se la coppia non riesce più a stare insieme non deve necessariamente distruggersi anche la famiglia. Troppe volte i figli vengono usati come palline da ping pong dalle coppie che si separano, ricatti, ripicche e veri e propri lavaggi del cervello per convincerli che è l’altro genitore quello “cattivo”, senza mai fermarsi a pensare che poi quelli che soffrono di più in queste situazioni sono proprio i più piccoli che si ritrovano a guardare le macerie della propria famiglia senza capire perché improvvisamente la loro famiglia si è distrutta.
Nessun figlio chiede di essere messo al mondo ma quando si fa una scelta del genere il minimo che si può e si deve fare è cercare di garantirgli una vita quanto più serena e felice possibile, proteggendoli e responsabilizzandoli, rendendoli persone autonome ma consapevoli del fatto che la loro famiglia è sempre lì pronta ad aiutarli in ogni scelta, pronta a gioire con loro a ogni traguardo raggiunto e soprattutto a rimettere insieme i cocci e ripartire quando qualcosa va male.

“Tanto non boccia nessuno” è un libro veramente bellissimo, pieno di ottimi spunti di riflessione e di sentimenti autentici. Personalmente l’ho apprezzato tantissimo e ve lo consiglio vivamente! Verrete catturati dallo stile semplice ma incisivo di Viviano Vannucci e se tutti ci sforzassimo di stare più attenti alle parole che pronunciamo e soprattutto all’esempio che ogni giorno diamo con le nostre azioni potremmo veramente lasciare a questi giovani un mondo migliore e più sicuro nel quale diventare adulti felici e realizzati.
Buona lettura!

Il nostro giudizio:


TramaVoto 4


StileVoto 4,5


PiacevolezzaVoto 4,5


CopertinaVoto 4


Voto finaleVoto 4,5

Si ringraziano la casa editrice e l’autore per averci cortesemente fornito il materiale.