di Ilaria Mossa
Una nota nel cuore di Ilaria Mossa
Editore: Self-publishing
Genere: Romance
Pagine: 246
Edizione: 2020
a cura di Elisa Mazza
Amici Lettori,
oggi recensirò per voi Una nota nel cuore prequel: Marta e Joseph di Ilaria Mossa; un romanzo dove la musica vive e respira al suo interno, così come l’amore, e si fa spazio sul filo dell’equilibrio dell’esistenza.
Buona Lettura!
Sinossi di UNA NOTA NEL CUORE prequel
Alla Moz-Art è tempo di prime volte e cuori in subbuglio. Sono gli anni Novanta e in America si respira una certa aria di ribellione e cambiamento che non fatica a riversarsi anche sugli adolescenti. Marta non ha mai conosciuto un ragazzo introverso come Joseph. Anzi, i tipi come lui nemmeno li guarda. Ma, come spesso accade nella vita, l’amore si rivela nei luoghi più inaspettati e magari un ragazzo dagli occhi dolci e la grande capacità di ascoltare saprà aprire una breccia nel suo cuore. I genitori di Marta, però, non vedono di buon occhio quel ragazzo insicuro, povero, così diverso da ciò che si aspettano per la propria bambina. Così, fra pazzie e incertezze, Marta e Joseph dovranno fare i conti con il futuro per capire se il cuore ha la priorità o gli ostacoli sono troppo grandi da superare.
*ROMANZO AUTOCONCLUSIVO*
Recensione
“« E mi sono spesso chiesta come è iniziato tutto e chi ha scoperto che niente riesce a catturare un cuore come fa una melodia?»
È proprio vero, la musica ti cattura, ti rapisce, ti rende sua. E potremmo anche impegnarci a non darle ascolto, potremmo opporre resistenza. Ma la verità è che è impossibile.”
Entrambi hanno i loro pesi da portare: Marta, una ragazza apparentemente tosta, solare, deve far i conti con una madre anaffettiva, opprimente che trova sua figlia semplicemente deludente, “non abbastanza”. Joseph timido e sensibile, vive all’ombra del fratello Stefan, continuamente denigrato a casa a suo favore, ma che, nel mondo esterno nonché “quello che conta”, appare il vincente, quello “figo”.
Una nota nel cuore ci dedica questa romantica storia d’amore come una canzone, melodica e a tratti triste.
Questi ragazzi vacillano nelle intemperie, ballano al vento, si aprono l’un l’altro ma vivono soprattutto grazie alla musica, canto che li accompagna quotidianamente, spinta emotiva a compiere passi avanti.
Ilaria Mossa ci mostra sincera quanto 7 note possano lavorare per far sbocciare un fiore, motivarlo, collegarlo al resto del mondo. Lo stile dell’autrice è diretto, semplice, molto sentimentale e sensibile e si evidenzia nei dialoghi tra i protagonisti o i loro momenti introspettivi in cui il dialogo (anche con se stessi) è pieno, ansioso e conflittuale, genuino anche nell’egoistico bisogno di star bene, in pace.
“Non ero una stupida, l’avevo capito dal modo in cui mi guardava che gli piacevo. Gliel’avevo chiesto solo per conferma, perché mi sarebbe piaciuto sentirmelo dire. A una ragazza piace sentirselo dire. E per me sarebbe stata la prima volta, perché il suo “mi piaci”, ne ero certa, sarebbe stato diverso da tutti gli altri.”
I personaggi all’interno della vicenda sono realistici, anche se edulcorati: nonostante non manchi la profondità d’essere, mi sfuggono alcuni dettagli, come la totale complessità del carattere di Stefan, (elemento assai interessante) o quella del venerato padre di Marta, legato ad una moglie così manchevole verso la propria figlia. Il ritmo di lettura è piacevolmente scorrevole, risulta appena disomogeneo sul finire del testo, quando il cammino di questi innamorati giunge al parossismo. “La vita adulta” busserà prepotente, e Marta e Joseph se la dovranno cavare: occorre crescere!
La Moz-Art, prestigiosa scuola musicale, segnerà la svolta, il destino, il proseguo degli eventi. Non mancheranno i colpi di scena. L’amore non è solo occhi a cuoricino e armonia di violini. Richiede lotta, pugni stretti, denti in grado di mordere. Può farti sbattere violentemente a terra, creare pensieri, veri labirinti mentali in grado di farti perdere la pace per tutta la vita.
Una nota nel cuore si prospetta un romanzo godibile, che si legge tutto d’un fiato e che genera spontanee riflessioni sugli essenziali dell’esistenza. La Musica lega parole e capitoli come perfetto mezzo d’espressione o di rivelazione di ciò che i nostri protagonisti sono e dimostrano. Lo fa senza forzare, fluisce come una sorgente spontanea e istintivamente si insinua, fa presto parte anche di noi. È ciò che vogliamo e ciò che diveniamo… non è impressionante il suo potere?
Il nostro giudizio:
Trama
Stile
Piacevolezza
Copertina
Voto finale
Ilaria Mossa
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